Pistacchio - Pistacia vera
questo genere riunisce alcune piante di origine mediterranea e asiatica, non molto utilizzate come bonsai, ma che offrono caratteristiche interessanti, non molto adatte per un principiante. I pistacchi hanno crescita moderatamente rapida, il fusto è generalmente contorto e ramificato in maniera densa e disordinata; la corteccia è grigia o marrone, con l'età tende a sfaldarsi e a divenire rugosa; la chioma è tondeggiiante, a ombrello. P. vera, la pianta che produce i pistacchi commestibili, ha foglie coriacee, spesse, composte, costituite da piccole foglie ovali; P. chinensis ha foglie composte, di colore verde chiaro, costituite da piccole foglie lanceolate; entrambe queste essenze hanno foglie caduche, che divengono gialle o rosse in autunno, prima di staccarsi dalla pianta: Producono piccoli fiori verdastri o giallo-rosastri, in estate, seguiti, nelle piante femmina, da mazzetti di frutti, che contengono un unico seme. P. lentiscus ha foglie molto piccole, sempreverdi, di colore verde scuro brillante. Le foglie e i fiori del pistacchio sono delicatamente profumati.
queste piante si possono potare durante tutto l'arco dell'anno, praticando le potature di formazione preferibilmente in autunno o all'inizio della primavera; in genere i pistacchi non sopportano molto bene le potature vigorose, è quindi bene evitare di eccedere con l'asportazione di rami di grandi dimensioni. I germogli si cimano, da aprile a ottobre, lasciando una-due foglie. Il filo si può posizionare sulla pianta tutto l'anno, evitando interventi massicci, o legature molto strette, che possono segnare per molti anni la corteccia.
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porre in pieno sole per tutto l'arco dell'anno; le piante giovani vanno leggermente ombreggiate durante i mesi più caldi dell'anno. I pistacchi possono in genere sopportare brevi periodi di freddo intenso, è però bene ripararli in serra fredda, oppure porli in una posizione riparata, per esempio adossati ad un muro della casa, coprendoli con tnt, da dicembre a marzo.
in natura sopportano senza problemi periodi anche lunghi di siccità; in vaso è bene annaffiare regolarmente, da marzo a ottobre, lasciando però ben asciugare il substrato tra un'annaffiatura e l'altra; in luglio-agosto è bene intensificare le annaffiature, bagnando a fondo il terriccio. Nei mesi freddi annaffiare sporadicamente, solo nell'eventualità di lunghi periodi con assenza di precipitazioni. In marzo e in autunno è bene fornire una dose non eccessiva di concime granulare a lenta cessione, ricco in azoto.
Terreno: utilizzare un substrato ricco, sciolto e molto ben drenato; si può preparare un composto ideale mescolando una parte di torba con due parti di sabbia e tre parti di argilla. Queste piante comunque in genere si sanno adattare a svariate condizioni di suolo. La crescita è abbastanza vigorosa, è quindi bene rinvasare le piante giovani ogni anno.
Moltiplicazione: avviene per seme, oppure per talea in primavera.
Parassiti e malattie: in genere i pistacchi non vengono colpiti da parassiti o da malattie; la scarsa ventilazione può causare l'attacco da parte della cocciniglia, mentre annaffiature eccessive o scarso drenaggio del terreno possono favorire l'insorgenza di marciume radicale.
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