trapianto ulivo e pino
Salve,
Abito nella provincia di Roma.
Un mio amico mi ha regalato degli ulivi selvatici e dei piccoli pini che crescevano spontanei nel suo terreno e di cui aveva necessità di liberarsi subito.
Siamo a maggio quindi so benissimo che non è il periodo adatto per il trapianto.
Le radici sono intatte c'è molto pane radicale, ma non vi è zolla di terreno attaccata ad esse.
Ora li ho sistemati con cura in appositi vasi da coltura della grandezza appropriata.
C'è qualche speranza che si riprendano?
Un'altra cosa... Gli ulivi, hanno una bella chioma prosperosa... Secondo voi è il caso di ridurla un po'?
Gentile Lela,
come dicevi tu, maggio non è il momento migliore per spostare degli alberelli, sarebbe stato meglio attendere un periodo di riposo vegetativo, come l’autunno; ma ormai il trapianto è stato fatto, cerchiamo di mantenere in vita queste piante. Per fortuna il maggio 2013 è stato molto fresco e umido, e quindi le tue piante non dovrebbero aver risentito eccessivamente del trasporto, soprattutto se avete cercato di mantenere la gran parte delle radici; di solito in primavera le piante sono in pieno rigoglio vegetativo, e succhiano dal terreno acqua e Sali minerali che contribuiscono al lavoro fatto dal fogliame, per produrre nuovi germogli, i futuri fiori e i futuri frutti; se si riesce a mantenere costante l’apporto di acqua alle piante, anche un espianto fatto in un periodo “pericoloso” può andare a buon fine. Come suggerisci tu, il modo migliore per cercare di alleviare i problemi delle piante appena rinvasate, è sicuramente quello di potare la chioma: le foglie tendono a perdere molta umidità nelle giornate calde, per traspirazione, quindi una pianta con meno foglie tenderà a soffrire di meno per eventuali carenze di acqua. Quindi si, una bella potata generale, diradando bene la chioma, ed accorciando i rami più lunghi, può sicuramente aiutare; oltre a questo, anche il cercare di non rovinare l’apparto radicale nel momento in cui le pianete vengono tolte dal terreno è ancora più importante, ma siccome questo è già stato fatto, non si può far altro che accontentarsi delle radici che hai a disposizione. Sarebbe anche opportuno evitare di posizionare i vasi, per il momento, in pieno sole per molte ore al giorno: prima lascia che le piante si riprendano, e che dimostrino di aver attecchito nei vasi producendo nuovi germogli; solo dopo potrai spostarle in pieno sole, dove potranno restare per il resto dell’anno. Sicuramente poi giocano un ruolo fondamentale le annaffiature: seppure le tue piante, in condizioni normali, possono sopportare periodi anche lunghi di siccità, subito dopo il trapianto, e soprattutto se coltivate n vaso, non puoi lasciare che rimangano all’asciutto a lungo, perché ora come ora non hanno alcuna difesa contro gli stress vegetativi. Allo stesso modo, vigila che non arrivino dei parassiti, perché anche contro quelli le tue piante non sono in grado di combattere: considerale come se fossero in convalescenza dopo una lunga malattia, e cerca di curarle nel modo migliore possibile.
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