Bonsai a Boschetto
I bonsai sono alberi o arbusti, coltivati in vaso, in modo da rimanere miniaturizzati, con dimensioni quindi assai minori rispetto agli esemplari delle stesse piante coltivati in piena terra; un bonsai però, per essere tale, oltre ad avere dimensioni minute, deve anche avere il portamento di un albero adulto e vetusto; quindi non è sufficiente fare in modo che le nostre piante rimangano piccole, ma è anche importante che vengano allevate e potate in modo da ricordare, in miniatura, un grande albero adulto, con una chioma ben sviluppata. Oltre agli esemplari singoli, la tradizione bonsaistica, ci ha tramandato anche esemplari di bonsai delle stesse piante, posti tutti nello stesso vaso, a formare una sorta di piccolo bosco, anche in questo caso mantenendo l’aspetto di un piccolo bosco reale e naturale.
Se preparare ed allevare un bonsai è un’arte che si apprende nel corso di svariati anni, sicuramente preparare un boschetto di bonsai è un’operazione assai difficile complessa; si tratta di ampie composizioni che necessitano della cura di un vero esperto, quindi sono sicuramente poco consigliati per il principiante.
Per preparare un boschetto di bonsai, prima di tutto è importante procurarsi le piante adatte; tradizionalmente i boschetti di bonsai sono costituiti da piante tutte appartenenti alla stessa specie, in modo da dare una sorta di uniformità alla composizione; le piante devono essere in numero dispari, anche perché la disposizione nel vaso risulta così assai più naturale e semplice, senza lasciare ampie aree completamente vuote. Gli alberi che compongono un boschetto di bonsai devono avere una bella chioma ben sviluppata, e si consiglia di scegliere esemplari che possiedano una chioma che parte da circa un terzo o metà dell’altezza del fusto, e non da troppo in basso. Uno degli esemplari (almeno) dovrà essere più grande deli altri, per riuscire a conformare un boschetto che presenti comunque un apice, più alto rispetto al resto della chioma.
Possiamo preparare un boschetto già a partire dai prebonsai, ma vista la difficoltà di produrre un vaso equilibrato, in genere si preferisce coltivare per alcuni anni le future piantine del boschetto separatamente, tenendo già presente nella mente il fatto che un domani queste piante dovranno vivere tutte assieme; solo quando gli alberelli sono già dei veri e propri bonsai, potremo cominciare a posizionarli nello stesso vaso.
Tradizionalmente, per i
boschetti bonsai si utilizza un vaso ampio e molto poco profondo, con un bordo che non supera i 3-4 cm di altezza; moltissimi dei vasi per boschetto di bonsai che si trovano in commercio sono blu, e si armonizzano in modo incredibile con il fogliame delle conifere. Possiamo preparare un boschetto di bonsai anche su una roccia, e qui l’operazione di preparazione della composizione, e le successive cure, sono decisamente operazioni per grandi esperti di bonsaistica.
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Se abbiamo già delle piante che possono essere indicate per preparare un boschetto, possiamo metterci all’opera; spesso i bonsaisti utilizzano per preparare un bosco piante ottenute da seme, dalla stessa semina, che quindi si sono già in partenza sviluppate tutte assieme.
Ricordiamo che è fondamentale scegliere una’ o due, piante che costituiranno il fulcro del boschetto, da posizionare un poco spostate rispetto al centro del vaso; è importante che le piante più alte non abbiano molti rami nella parte bassa, perché altrimenti diviene difficoltoso posizionare le altre piante del bosco. Importante è anche posizionare altre piante di misure diverse, tra cui le più minute andranno a riempire gli spazi, in modo da dare anche un effetto di maggiore profondità al vaso. Evitiamo di mettere a dimora un numero eccessivo di alberi, e facciamo molta attenzione a come posizioniamo le piante, perché nel corso degli anni futuri ci risulterà difficile, se non impossibile, spostare le piante.
Se prepariamo un boschetto su una lastra di roccia, prepariamo dell’akadama intrisa di acqua, con cui prepareremo una sorta di cordolo, che fungerà da bordo del futuro bosco. Per un maggiore effetto scenografico, e per dare l’effetto del sottobosco, è consigliabile ricoprire il terriccio con del muschio, che simulerà l’erbetta del bosco.
Come dicevamo, in genere per i boschetti si scelgono esemplari di conifere, come pinus penthaphylla, cipressi, tassi, ginepri; oppure delle piante a foglia caduca, come olmi, carpini o ginkgo; in effetti la scelta delle piante dipende anche dal numero di esemplari che vogliamo posizionare nel nostro boschetto, perché se ci limitiamo a tre piante, possiamo preparare un bosco con qualsivoglia essenza; se invece il nostro bosco conterà molti esemplari, è importante scegliere essenze che abbiano un fogliame minuto, e apparati radicali che non necessitino di grandi quantità di spazio, che forzatamente non è presente all’interno del vaso di un boschetto bonsai.
Alcune piante, come ad esempio il ginkgo, tendono naturalmente a produrre polloni basali; talvolta si utilizzano queste piante per produrre l’effetto di un boschetto; in sostanza in questi casi non si tratta di un vero e proprio bosco, ma di un singolo esemplare allevato a boschetto, isto che tutte le piante insistono sullo stesso apparato radicale. In questo caso tale tipo di bosco di bonsai è adatto anche a persone non del tutto esperte, perché le difficoltà di coltivazione sono decisamente minori rispetto a un certo numero di piante tutte nello stesso vaso.
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