Dalia, Giorgina - Dahlia
La dalia, chiamata comunemente anche Giorgina, è una pianta perenne, con radici costituite da grandi grappoli di tuberi allungati, originaria dell'America centrale; esistono circa quindici specie di dahlia, ma poichè la loro coltivazione è stata introdotta in Europa da secoli, sono disponibili in commercio innumerevoli ibridi. In primavera i tuberi di Giorgina producono un corto fusto, talvolta semilegnoso, che porta numerose foglie di forma tondeggiante, con margine dentato; in estate e per gran parte dell'autunno tra le foglie si elevano sottili fusti rigidi, eretti, che portano uno o alcuni fiori. Come dicevamo esistono numerosissimi ibridi di giorgina, quindi possiamo avere dahlie con vegetazione alta solo 20-25 cm, come dahlie di grandi dimensioni, i cui fusti floreali raggiungono i 150-180 cm di altezza. I fiori sono di varia forma, generalmente doppi o stradoppi, ma talvolta anche semplici, a margherita. Come la forma dei fiori, molto variabile è anche il colore, in genere nei toni del rosso e del giallo, esistono anche dahlie bianche, rosate o viola.
Queste piante tuberose necessitano di una buona insolazione per fiorire abbondantemente; poniamole quindi in un luogo in cui possano essere raggiunte dalla luce del sole per almeno alcune ore ogni giorno, evitando l'ombra completa, che inibisce la fioritura. I tuberi temono il gelo, quindi vengono coltivati in vaso, da riporre in serra fredda durante l'inverno; oppure si procede estraendo i grappoli di tuberi dal terreno in ottobre-novembre, e mantenendoli in luogo asciutto, ben aerato e buio fino alla fine dell'inverno. Dopo averli dissotterrati ricordiamo di ripulire i tuberi dal terreno, di tagliare qualsiasi rimanenza della parte vegetativa esterna e di spolverarli con un buon fungicida, quindi riponiamoli in un sacchetto di carta o di iuta, con poca sabbia o segatura, evitando di porre vicini più tuberi.
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Le dahlie sono piante originarie dell’America Centrale e in particolare della regione di Città del Messico.
Allo stato spontaneo sono generalmente caratterizzate da fiore a corolla singola. Sono comuni in aree di origine vulcanica con suolo molto ben drenato, ma piuttosto ricco. Da ciò si potrà intuire che per crescerle al meglio l’ideale è proprio riprodurre il più possibile questo habitat dando quindi terreni ben permeabili, posizioni soleggiate, regolare fertilizzazione e prevenzione nei confronti di eventuali parassiti.
Queste piante sono provviste di uno dei più ampi ventagli di forme, colori e dimensioni. Si possono per esempio trovare i fiori a pompon, quelli appiattiti singoli, quelli a semplice forma di margherita, di anemone oppure molto doppi e pieni.
Le dahlie possono essere ottenute sia tramite seme sia per via vegetativa. Entrambi i metodi possono essere buoni, ma per alcune specie sarà bene proferire un procedimento rispetto all’altro.
LE STAGIONI DELLA DAHLIA |
Febbraio | Preparazione terreno |
Marzo-aprile | Semina, messa a dimora in serra calda |
Maggio | Trasferimento all’aperto, semina a dimora, irrigazione, concimazione |
Giugno | Cimatura, sbottonatura, irrigazione, concimazione |
Luglio-agosto | Fioritura, irrigazione, concimazione |
Settembre | Fine della fioritura, appassimento |
Ottobre | Prelievo dal terreno, divisione e asciugatura delle radici |
Novembre-dicembre-gennaio | Conservazione in locale fresco e asciutto |
Appena poste a dimora in genere le dahlie non necessitano di annaffiature, visto che in genere la primavera è abbastanza piovosa; in caso di siccità inumidiamo il terreno per favorire lo sviluppo dei primi germogli. In seguito annaffiamo con buona regolarità, evitando di lasciare il substrato costantemente umido, e quindi fornendo annaffiature solo quando il terreno è asciutto. Da aprile a settembre forniamo del concime per piante da fiore, sciolto nell'acqua delle annaffiature, ogni 10-12 giorni. Le annaffiature vengono completamente sospese da ottobre fino alla primavera successiva, anche per gli esemplari coltivati in vaso.
Le dahlie sono vegetali dalla crescita veloce e richiedono grandi quantità di acqua. Teniamo presente che è importante trovare un equilibrio, quindi mantenere il suolo sempre umido, ma non zuppo perché quest’ultima condizione può favorire asfissie radicali.
In linea generale possiamo dire che durante l’estate e in fioritura, in mancanza di piogge, si deve intervenire all’incirca 2 volte alla settimana.
Per uno sviluppo ottimale coltiviamo le nostre dahlie in un buon substrato, costituito da torba mista a sabbia e poco stallatico; un terreno soffice e ben drenato favorisce lo sviluppo di piante sane.
Le dahlie temono particolarmente la marcescenza dei tuberi e anche le lumache, che sono ghiotte del fogliame e dei tuberi.
La dalia oltre che essere un fiore bellissimo è anche una specie ricca di storia e di significato. Questa pianta viene generalmente utilizzata per comunicare sentimenti positivi e le occasioni in cui viene consigliata sono numerose. In primo luogo, la dalia è un regalo perfetto quando si vuole esprimere gratitudine ad una persona. Quando per esempio si vuole comunicare ad una persona alla quale si vuole bene un sentimento di vicinanza e di stima per qualche traguardo che quella persona ha raggiunto la dalia è un fiore ideale. Un'altra occasione nella quale si possono regalare questi fiori è per complimentarsi con i propri collaboratori per un lavoro svolto in maniera ottimale o per un traguardo raggiunto.
Affetto e ammirazione sono quindi i due principali sentimenti che si esprimono quando si regala una Dalia, pianta che prima di diventare ornamentale venne utilizzata anche in cucina. Il tubero della Dalia infatti veniva cucinato in alcune ricette dell'alto Medio Evo ma visti i scarsi risultati l'utilizzo culinario venne abbandonato a favore dell'uso ornamentale.
Questo tipo di propagazione non crea particolari difficoltà (se non il dover alle volte aspettare parecchio prima di vedere la fioritura). Bisogna però precisare che raramente le piante ottenute avranno le stesse caratteristiche dei progenitori in particolare per colore, dimensioni, forma e anche vigoria.
Un buon risultato può essere garantito solo acquistando sementi selezionate da aziende del settore (specialmente nel caso di ibridi).
La semina può essere effettuata in serra calda oppure, più tardi, in piena terra. Si dovrà ad ogni modo utilizzare un substrato dall’impasto medio, ma sempre ben drenato. L’ideale è acquistarlo in sacchi o comunque assicurarsi che sia privo di insetti o altri parassiti.
La composta dovrà essere un misto di torba e vermiculite agricola. Se vogliamo prepararla personalmente possiamo mescolare 1/3 di terra limosa e sabbiosa, 1/3 di torba e 1/3 di sabbia fine di fiume.
I semi vanno inseriti a circa 1 cm di profondità e ricoperti con la stessa mistura oppure anche solo con vermiculite. Si dovrà poi vaporizzare abbondantemente fino a quando il terriccio non risulti umido. Il tutto andrà coperto con un sacchetto di plastica trasparente (oppure pellicola da cucina) e collocato in un locale o in una posizione calda (ma non con luce diretta) fino a quando non si avrà la germinazione. Generalmente sono sufficienti da 5 a 7 giorni con una temperatura che vada dai 20 ai 25°C. Appena si vedono le foglioline ergersi dal terriccio si eliminerà la plastica e si continuerà con leggere irrigazioni (senza esagerare, per evitare marciumi).
Visto che i semi di dahlia sono piuttosto grandi, possono essere posti direttamente a dimora, soprattutto se il substrato è ben lavorato. Il periodo migliore va da metà aprile alla fine di maggio. La semina può essere precisa ( a una distanza di almeno 20 cm una dall’altra, anche se molto dipende dalla varietà), oppure a sparglio. Infatti possono essere tranquillamente ripicchettate perché, se trattate con cura, non patiscono particolarmente il trapianto.
La moltiplicazione avviene per seme, verso la fine dell'inverno, oppure per divisione dei grappoli di tuberi, prima di proli a dimora.
Propagazione vegetativaLe dahlie sono caratterizzate da organi di accumulo localizzati nelle radici. Queste possono assumere forma fascicolata o tuberosa. Dividere queste parti è un modo semplice, veloce e molto comune di ottenere nuove piantine garantendosi, tra l’altro, il mantenimento di tutte le caratteristiche dell’esemplare madre.
L’unico accortezza è procedere assicurandosi che ogni frammento sia dotato di almeno un occhio. Per ottenere buoni risultati è inoltre estremamente importante utilizzare attrezzi ben affilati e puliti (possibilmente disinfettati con la fiamma o tramite candeggina).
Le parti che otteniamo possono essere messe a dimora in giardino oppure inizialmente tenute in vaso. In quest’ultimo caso utilizziamo una composta molto ben drenata e il più possibile sterile per evitare l’insorgere di marcescenze dove sono stati effettuati i tagli (che è sempre bene disinfettare con zolfo o altri prodotti appositi).
Le porzioni di radice ottenute per divisione possono essere poste nuovamente a dimora in genere alla metà di maggio. Si scaverà una buca abbastanza profonda da contenere la radice, badando che la parte superiore (con l’occhio) risulti a circa 6-8 cm dal livello del terreno. Copriamo con 3 cm di terriccio soffice. Quando vedremo spuntare lo stelo rincalziamolo aggiungendo ulteriore terra fino al normale livello. La distanza tra una pianta e l’altra è mediamente di 60 cm, ma molto dipende dalla varietà. Facciamo sempre riferimento alle indicazioni del vivaista o del produttore.
Propagazione tramite taleaUn ulteriore metodo è la talea, che può essere effettuata durante il periodo vegetativo, di solito all’inizio dell’estate. Si dovranno prelevare delle porzioni di steli provviste almeno di due coppie di foglie e lunghe almeno 20 cm. Le si inserirà in un substrato drenante o sterile (perlite o vermiculite). Questo dovrà essere mantenuto umido e la temperatura intorno ai 25°C. La radicazione avviene mediamente in tre settimane, ma molto dipende dalla varietà specifica.
Come trapiantare delle piantine ben formate (da seme, da divisione o da talea) in piena terraSe abbiamo proceduto alla semina in casa o in serra bisognerà in seguito trasferire le piante in giardino. Generalmente il clima non è adatto fino al mese di maggio, se vogliamo essere sicuri di evitare nottate troppo fredde. L’ideale è estrarre tutto il pane di terra senza disturbare troppo le radici. È importante che il colletto mantenga la stessa profondità che aveva quando era nel contenitore.
Le dahlie diventano spesso molto alte e di conseguenza necessitano di supporti.
I loro fiori grandi e i fusti molto umidi vengono infatti spezzati facilmente dal vento e dalla pioggia. Inseriamo quindi ben in profondità le canne e leghiamo le piante senza stringere troppo, per evitare di danneggiarle. L’ideale è utilizzare della rafia naturale o del tubetto morbido in plastica.
Le dahlie sono piante molto avide di nutrimento. È bene quindi impegnarsi da febbraio lavorando molto bene il terreno fino almeno a 30 cm di profondità. A questo punto si incorporerà una buona quantità di ammendante organico (l’ideale è stallatico maturo) che renderà il substrato più aerato e i minerali più disponibili per i nostri tuberi. Aggiungiamo anche del concime granulare a lenta cessione (secondo le istruzioni del produttore). Otterremo ottimi risulti in quanto a crescita e fioritura se la composizione si avvicinerà il più possibile a NPK 5-10-15 (quindi con prevalenza di fosforo e potassio).
Teniamo inoltre presente che le dahlie prediligono un substrato leggermente acido. Correggiamolo quindi di conseguenza con zolfo o calce, se fosse necessario.
È anche da annotare che, in particolar modo nella fase di crescita e quella precedente il riposo invernale, la dahlia necessita di buone quantità di potassio: è essenziale per una buona radicazione e per un buon accumulo delle riserve prima del riposo. Se il nostro terreno ne fosse naturalmente privo si renderà necessaria una integrazione con fertilizzanti specifici.
Le dahlie sono piuttosto suscettibili alle malattie e agli insetti e agli attacchi di lumache. Per ottenere una buona e soprattutto lunga fioritura bisogna dedicare loro attenzioni costanti.
Si comincia quando gli steli raggiungono dai 5 ai 15 cm di altezza. Si dovrà distribuire ogni 15 giorni un insetticida (possibilmente piretrina). Monitoriamo sempre anche l’eventuale comparsa di acari e la presenza di chiocciole durante la notte.
È inoltre di fondamentale importanza tenere pulita l’area dalle infestanti perché queste competono per i nutrienti, per la luce e per l’acqua e sono spesso portatrici di parassiti. Si può procedere con periodiche zappettature oppure approntando una spessa pacciamatura. Molto utile per questo tipo di piante è quella a base di fogli di polietilene che, oltre a evitare le infestanti, scalda il terreno evitando l’eccessiva evaporazione di acqua.
Quando gli individui avranno raggiunto circa 35 cm di altezza emetteranno un bocciolo apicale. È fondamentale che sia questo sia altri vicini vengano immediatamente tolti. In questa maniera la pianta crescerà maggiormente in larghezza creando un cespuglio fitto e accestito e producendo di conseguenza molti più fiori.
In seguito compariranno degli altri gruppi di boccioli. Per ottenere fiori grandi è indispensabile lasciare soltanto quello centrale più grande, eliminando i laterali.
I bulbi di dalie hanno delle forme molto particolari. Le radici infatti, come già detto in precedenza, sono molto grandi e tuberose e riunite in grappoli. La forma tipica dei bulbi di dalia è quella che potete vedere nell'immagine e si capisce che le dalie, ma mano che crescono, allargano i loro bulbi aumentando le loro dimensioni a grappolo.
Il culmine della fioritura si ha tra luglio e agosto. In questo periodo si può decidere di tagliare gli steli per utilizzarli nelle composizioni. Tagliamo sempre con forbici molto affilate e in obliquo. Poniamoli poi subito in acqua tiepida. Per mantenere più a lungo la loro bellezza possiamo utilizzare dei conservanti per fiori o qualche goccia di candeggina e cambiare l’acqua a giorni alterni.
Se le Dalie sono i vostri fiori preferiti o se comunque vi piacciono i fiori e tutte le stranezze legate al mondo vegetale c'è una cittadina nella quale dovete assolutamente far tappa. Si tratta di una cittadina olandese di nome Zundert, famosa per essere la città nella quale è nato Van Gogh ma anche per essere uno dei maggiori centri di produzione di dalie in tutto il mondo.
Nei campi di questa città vengono infatti piantati oltre 600.000 bulbi in un anno in ben 31 ettari che sono dedicati solo ed esclusivamente alla coltivazione di questa specie.
Se decidete di visitare la "città della dalia" dovrete farlo però assolutamente la prima settimana di Settembre. In questo periodo infatti, ogni anno dal 1936, si svolge una incredibile parata di fiori che è in grado di stupire qualsiasi persona.
Carri giganteschi a metà strada fra l'ingegneria, l'arte e la decorazione, invadono le vie della cittadina olandese regalando uno spettacolo unico. Tutti i carri sono decorati secondo un tema principale ma sopratutto utilizzando i fiori di Dalia. Vi basterà guardare poche foto per restare a bocca aperta.