La pianta del cacao proviene dall'America meridionale e centrale, dove già gli aztechi ne sfruttavano le caratteristiche medicamentose; Si tratta di un piccolo albero, dal fusto eretto, sempreverde, con grandi foglie ovali, coriacee; durante tutto l'anno produce piccoli fiori a stella, bianchi, in mazzetti penduli, che sbocciano dal legno vecchio, quindi sul tronco e sui rami dell'albero. Dai fiori hanno origine alcune grandi frutti ovali, simili a dei grandi cedri o papaie, dalla buccia verde rugosa, che diviene color cioccolato a maturazione. I frutti, chiamato cabossidi, contengono una polpa gelatinosa e 30-40 grossi semi duri; il raccolto può avvenire per tutto l'arco dell'anno, anche se in alcuni periodi le piante producono più frutti.
Dal frutto al cacao
Il cacao viene prodotto con i semi del theobroma, i quali vengono dapprima fatti fermentare, assieme alla polpa in cui sono contenuti; i semi, separati completamente da buccia e polpa, vengono essiccati al sole e quindi macinati; si ottiene così la pasta di partenza da cui si ottiene il cacao e il burro di cacao.
Da ogni pianta si ottengono alcuni chili di semi, e pochi chili di cacao; anche se questa produzione sfrutta il fatto che gli alberi non vanno sostituiti se non dopo alcuni decenni, sicuramente il cacao resta un prodotto prezioso, poichè da ogni singola pianta di theobroma si ottiene poco prodotto finito, inpiegando inoltre alcuni giorni nel processo di trasformazione dei frutti.
Il burro di cacao viene utilizzato nella produzione di creme idratanti.