Il giardino dei semplici
Fin dall'antichità in diverse città europee le università erano dotate di Giardini dei semplici; si trattava di giardini protetti in cui venivano coltivate le piante medicinali che venivano comunemente utilizzate dai medici; si trattava di giardini di modeste dimensioni, in genere strutturati in maniera geometrica, con aiole be definite, tra camminamenti in terra battuta o pietra; alcuni giardini erano anche protetti da mura, in modo da potervi coltivare anche piante medicinali non adatte ai climi più rigidi.
Il primo giardino dei semplici Italiano sembra sia stato il Giardino della Minerva, a Salerno, costruito verso la fine del 13° secolo; tra il 15° ed il 16° secolo tutte le città universitarie italiane vennero dotate di giardini dei semplici, dove gli studenti potevano studiare le piante, preparare erbari in cui indicarne le caratteristiche e soprattutto imparare a riconoscerle.
In molte di queste città nel corso dei secoli i Giardini dei semplici divennero veri e propri orti botanici, con presenza di piante medicinali ed ornamentali, provenienti da tutto il mondo.
Il giardino dell'università di Bologna venne fondato nel 16° secolo; si trattava di un cortile di dimensioni modeste, posto in un palazzo al centro della città. In seguito il giardino venne spostato in luogo più consono, dove tutt'ora si trova l'orto botanico di Bologna, dotato anche di serre per le piante tropicali e di un palazzo dove trova posto la biblioteca.
A Firenze fu Cosimo I de Medici a far costruire un ampio giardino dei semplici, vicino all'Università, in modo che tutti gli studenti potessero imparare a conoscere le piante da utilizzare in medicina.
A Padova tutt'ora esiste l'antico giardino dei semplici, si trova in città, all'interno dell'orto botanico; possiamo ancora oggi vedere l'area circoscritta da un alto muro, al cui interno si dipanano le lunghe aiole, tutt'ora coltivate con semplici diffusi anche in natura nel nostro paese ed in Europa.
Forse proprio a Padova possiamo meglio capire come fossero gli antichi giardini; le dimensioni sono contenute, rispetto soprattutto alle aree oggi occupate dai più grandi orti botanici. Le specie che vi trovano posto sono soltanto piante medicinali, e soltanto specie autoctone; inoltre le piante trovano posto in piccole aiole, dove ne viene indicato il nome. Le piante sono protagoniste; le serre, ove presenti, venivano utilizzate per coltivare i semplici più delicati, come ad esempio gli agrumi.
Sicuramente i giardini dei semplici furono i progenitori dei moderni orti botanici, ma con uno spirito e delle finalità ben diverse; ai nostri giorni gli orti botanici hanno anche la finalità di avvicinare più persone possibile all'amore ad alla comprensione degli spazi naturali che ci circondano; nei secoli passati invece le piante venivano coltivate nei giardini dei semplici solo per scopi di studio.
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