alchemia
Cresce spontanea nelle zone molto umide delle montagne del vecchio continente e dell’America settentrionale ed è formata da sette o più foglie dette lobi e da un picciolo. La caratteristica di questa pianta è che nelle prime ore del mattino, si formano sulle foglie delle goccioline di rugiada che venivano raccolte dagli alchimisti medioevali per trarne beneficio. La pianta chiamata volgarmente Achemilla vulgaris ha il nome specifico di erba stella o erba ventaglia. Largamente usata nella cosmesi, l’alchemia da centinaia di anni è considerata una di quelle piante dalle virtù miracolose. Le gocce di rugiada, esaltano l’odore speziato della pianta che comunque emana un gradevolissimo odore balsamico, nei mesi estivi.
Su questa pianta aleggiano leggende di ogni tipo ma quello che si sa, è che l’alta concentrazione di elementi come i tannini, fanno si che la pianta, abbia delle proprietà emorragiche molto importanti. Non a caso viene sfruttata per patologia come la metroraggia e l’ulcera allo stomaco. Antibatterico potentissimo, è un altro beneficio di questo vegetale che annienta lo Staphylococcus aureus e ilBacillus subtilis, principali causa dell’ulcera. Le foglie della pianta contengono acido ellagico e ellagitannini che permette un’azione vaso protettiva. Le foglie opportunamente preparate, danno anche un beneficio antivirale infatti curano patologie come l’Herpes zoster. La parte della pianta che viene utilizzata in cosmesi e per la preparazione di prodotti fitoterapici, sono le foglie. Usta soprattutto per i disturbi mensili delle donne, l’alchemia trova il suo utilizzo anche in malattie molto più importanti ma anche nelle diarree e le malattie a livello gastroduodenale e in tutte quelle malattie che richiedono effetti astringenti ed emostatici. Le foglie dell’alchemia, molto aromatiche, trovano utilizzo nella preparazione di the e di tisane e sotto quest’ultima forma, vengono utilizzate dalle donne in età fertile, per controllare e alleviare i disturbi delle mestruazioni mensili. La sua efficacia testata e dimostrata, ha permesso che questa pianta si trovi in erboristeria sotto forma di gocce, di estratto o capsule. Il professionale consiglio di un erborista di fiducia, vi darà indicazioni esatte su come usare e dosare le gocce e le capsule a seconda della patologia della quale soffrite. E’ bene specificare però, che nel corso del trattamento, potrebbero verificarsi problemi di assorbimento proprio per l’alta concentrazione di tannino. L’uso dei prodotti derivanti dall’alchemia, per ora, non segnalano effetti collaterali ne reazioni tossiche anche dopo trattamenti abbastanza lunghi.
L’alchemia trova largo uso anche nella cosmesi. Basta solo pensare che le antiche cortigiane, usavano le erbe come prodotti per la loro cura della pelle, dei capelli e del corpo in generale. Gli studiosi hanno cercato dopo approfonditi studi, di ritornare alle origini cercando di intraprendere lo stesso cammino di quelle persone che usavano le erbe officinali per far rimanere intatta nel tempo la loro bellezza. La saggezza popolare, è entrata in perfetta simbiosi con la tecnologia moderna che sfrutta al massimo le proprietà delle erbe
Gli appassionati di erboristeria che sanno dosare bene le erbe e sanno dare consigli esatti, hanno la sana abitudine di coltivare le erbe officinali e poi usare le loro foglie per preparare prodotti terapeutici e di bellezza. Come abbiamo menzionato, l’alchemia ha bisogno di terreno abbastanza umido perché cresce spontaneamente proprio nelle zone montagnose con queste caratteristiche. Se vogliamo seminarla anche noi, l’operazione risulta meno complicata del previsto perché questa pianta si auto dissemina con estrema facilità. I presupposti naturalmente, devono essere quelli di essere piantata in un terreno appropriato al suo habitat naturale. E’ possibile seminarla in autunno in un ambiente non surriscaldato per poi trapiantarla su terreni umidi, nella tarda primavera. Il terriccio deve essere ricco di humus e mescolato con palline sferiche di argilla espansa in modo che le piantine che andranno piantate a 15 centimetri di distanza l’una dall’altra, vengano drenate a dovere. Abbiate l’accortezza di piantare le piccole piante in posti semi ombreggiati e soprattutto (condizione essenziale) mantenete il terreno sempre umido senza comunque esagerare con le innaffiature. Troppa acqua porterebbe sicuramente le piante alla morte prematura perché le radici, potrebbero ammuffire o essere invase da insetti e malattie da fungine. Andateci piano con le concimazioni perché le piantine di alchemia, devono essere concimate solo in caso di estremo bisogno e fatelo possibilmente, usando prodotti green o composti derivanti dal fai da te. Questo naturalmente deve accadere solo se notate che piantine sono state invase da insetti o cocciniglie sebbene la pianta è rustica e resiste benissimo agli attacchi di acari in genere. Al massimo potete arricchire il terreno con fertilizzante organico.
Sebbene il decotto di alchemia va usato per mali comuni come diarrea, malattie virali e dolori di testa e reumatici, l’uso dei decotti e delle tisane, è richiestissimo per le donne in età fertile e per lenire i dolori mensili e le perdite abbondanti. Di antichissimo uso, la posologia oggi viene indicata da un erborista di fiducia che saprà dirvi le dosi esatte da assumere in decotti, tisane o macerati. I disturbi femminili sono molto diffusi ma le donne che fanno uso di quest’erba dalle proprietà terapeutiche così importanti, la decantano molto e si ritengono soddisfatte. Solitamente l’infuso viene preparato mettendo due o tre cucchiaini di foglie essiccate in una tazza sulla quale si versano 150 grammi di acqua bollita. Si copre la tazza altrimenti le virtù dell’erba si dissipano e poi si beve l’infuso tiepido. Conviene fare questa operazioni almeno tre volte al giorno. Se invece volete procedere alla macerazione delle foglie, potete mettere due o tre cucchiaini di queste a macerare in 150 grammi di acqua fredda per qualche ora. Se invece volete assumere un decotto, farete bollire due o tre cucchiaini di foglie essiccate in 200 grammi di acqua per dieci minuti circa. Dovete poi, filtrare il composto, lasciarlo riposare coperto in una tazza e poi sorseggiarlo almeno per due volte al giorno. Volendo, invece di recarvi ogni mese in erboristeria, potete conservare le foglie essiccate di alchemia, in un barattolo di vetro ermeticamente chiuso. Potete quindi acquistare l’erba in quantità maggiore. Tenete presente però, che qualsiasi erba officinale, dopo sei mesi, perde la sua naturale efficacia ed i suoi principi terapeutici. Naturalmente in erboristeria, troverete sia gocce che capsule che vi esenteranno dal compiere queste operazioni e potrete assumere entrambe, con della semplice acqua. I benefici sono garantiti.