artemisia

L'artemisia

L'artemisia è una pianta conosciuta fin dall'antichità per le sue proprietà officinali, esistono due specie di questa pianta: una è L'artemisia absintium ricca di olio essenziale e conosciuta poichè impiegata nella preparazione dell'assenzio e l'artemisia vulgaris meno pregiata e conosciuta. Si parla di Artemisia già ai tempi di ippocrate che la consigliava per far espellere la placenta alle donne dopo il parto.Nel XVI secolo l'artemisia veniva usata per calmare i sintomi dell'epilessia mentre nel XIX secolo questa pianta diventò celebre in tutta Europa grazie al suo impiego, nella variante artemisia absintium, nella preparazione del potente liquore assenzio, chiamato "fata verde" dalla corrente dei poeti maledetti per le sue spiccate proprietà alcooliche ed allucinogene. Al di là di questo uso l'uso dell'artemisia come pianta medicinale è molto efficace e diffuso. Le maggiori proprietà sono quelle antiepiretiche, vermifughe, toniche, stimolanti, antielmintiche, antipiretiche. Inoltre l'artemisia era adoperata già in antichità per provocare le mestruazioni o indurre il parto grazie alle sue proprietà emmenagoghe. Dell'artemisia si usano solo le estremità fiorite ricche di resine e le foglie essicate in luogo ventilato e ombroso in quanto l'azione diretta del sole potrebbe indebolirne il principio attivo. Oltre all'uso interno l'assenzio è adatto come cicratrizzante delle ferite e può essere utile sottoforma di pomata o olio essenziale per contrastare la foruncolosi e le lesioni acneiche.

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Descrizione della pianta

artemisia l'artemisia è una pianta ad arbusto che può arrivare ai due metri di altezza, si tratta di piante perenni, legnose alla base con gemme poste a circa 30 centimetri dal suolo. Le gemme differiescono per posizione e per consistenza da specie a specie. L'infiorescenza è terminale dell'arbusto e consiste in fiorellini bianchi detti capolini peduncolati di 1,5 millimetri. I capolini sono raccolti in grandi racemi che formano delle specie di piccole spighe o grappoli. Questi fiori in genere sono divisi tra fiori solamente femminili e fiori bi-sessuali. L'odore di questi fiori è molto caratteristico, somigliante al cedro, con punte di canfora che lo rendono per alcuni simile all'odore del vermouth. I frutti dell'artemisia sono delle gemme chiamate achenio di forma elissoide di grandezza inferiore al millimetro.

L'artemisia è una specie di pianta diffusa in tutto i continenti in habitat asciutti o semiasciutti.

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Come si utilizza

L'uso più diffuso dell'Artemisia è sottoforma di olio essenziale e nella sua riduzione in liquore con L'assenzio. Bisogna precisare che la messa fuori legge dell'assenzio non è dovuta alle proprietà dell'artemisia ma all'aggiunta di laudano ( composto a base do'oppio) che si faceva nel corso del XIX secolo. La pianta in questione non ha quindi nessun potere allucinogeno.

Con i fiori dell'artemisia si possono preparare efficaci decotti per sedare la febbre alta, stimolare l'appetito nei degenti di lungo corso o placare gli spasmi intestinali. Con i cataplasmi a base di artemisia si combattono i vermi intestinali. In cucina è utilizzato come erba aromatica ed ha un particolare gusto amaro e intenso che si accompagna bene alle cacciagioni.

Sotto forma di olio essenziale l'artemisia è efficace per neutralizzare le lesioni dell'acne e migliorare l'aspetto della pelle, il suo potere cicatrizzante lo rende un' ottima cura nelle ferite. Bisogna stare attenti perchè una dose eccessiva di assenzio provoca intossicazione e bisogna cautelarsi dal consumo durante l'allattamento perchè rende il latte amaro.


Controindicazioni

L'uso di artemisia in dosi massicce è sempre tossico. E' sconsigliato anche in dosi contenute a chi soffre di ulcera gastrica o duodenale. Siccome è in grado di provocare le doglie il suo consumo è vietato in gravidanza, durante l'allattamento rende amaro il latte materno e può essere tossico. In soggetti normali e in buona salute i rischi sono legati solamente al sovradosaggio con conseguente vomito e diarrea.


Curiosità

artemisia L'artemisia era molto utilizzata nella preparazione del liquore assenzio nel corso del XIX secolo. Si attribuivano a questo liquore doti magiche e se ne faceva un gran consumo nei bistrot parigini. Fu fonte di ispirazione per poeti come Paul Valery e Baudelaire e per pittori come Degas. Agli inzi del 900 fu messo al bando in molti paesi perchè il suo consumo eccessivo stava diventando una piaga per la società e minacciava il mantenimento dell'ordine pubblico. E' molto famoso il dipinto "Absinthe" di Edagr Degas custodito al museo d' Orsay a Parigi. In questo quadro che raffigura un uomo e una donna seduti al tavolo del cafè la nouvelle athènes di Pigalle e mette in evidenza le espressioni inebetite causate dall'abuso di assenzio. Curioso è sapere che l'assenzio è citato nelle sacre scritture per simboleggiare l'amarezza e i dolori della vita e il suo stesso nome deriva dal greco e significa "privo di dolcezza"