Melissa erba

Caratteristiche della melissa

La melissa è un'erba officinale perenne e rustica detta anche cedronella grazie all'odore che emana, molto simile al limone. Appartiene alla famiglia delle Labiatae. Il suo nome deriva dal greco mèlissa, a sua volta derivante da mèli (miele): questo nome indica l'ape, ovvero colei che dà il miele. Le api infatti amano moltissimo il nettare di questa pianta officinale. La melissa cresce facilmente sia in zona mediterranea che montana, in luoghi freschi e ombrosi: in generale, è una pianta spontanea che cresce nell'Europa meridionale e nell'Asia occidentale. La Melissa officinale si presenta con un fusto diritto, peloso e ramificato che raggiunge anche gli 80 cm di altezza. I fusti si ramificano fitti alla base; le foglie verde chiaro hanno il picciuolo e sono ovali, rugose e a reticolo picciolate. I fiori sono bianco rosati o giallastri, raccolti in infiorescenze. Sono piccoli e poco appariscenti e fioriscono nel periodo tra l'estate e l'autunno.
La melissa: una pianta officinale

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Storia della melissa, erba officinale

La melissa in fiore La melissa veniva usata da Greci e Romani come tonico contro la tristezza e il malumore. Nel Medio Evo, in Europa, l’acqua di melissa era usata sia come tonico che come sedativo in caso di attacchi isterici e convulsioni. a partire dal XVII secolo venne impiegata nella composizione dell'acqua di melissa dei Carmelitani Scalzi: rinomata come tonico efficace contro diversi tipi di disturbo fisico e nervoso, era usata per curare l'eccessiva eccitabilità, l'insonnia e il nervosismo. Per la preparazione dei Carmelitani Scalzi si facevano macerare melissa, garofano, noce moscata, limone, angelica, cannella e coriandolo. Le Sacerdotesse dei misteri di Eleusi e di Efeso venivano chiamate Melisse e nei riti di iniziazione si lavavano mani e bocca col miele simboleggiando l'intenzione di purificarsi.

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    Coltivazione e conservazione

    Tisana alla melissa La melissa si può coltivare in giardino: cresce su ogni tipo di terreno, possibilmente fresco, leggero e in ombra. La melissa si semina in primavera ed è possibile moltiplicare per divisione i cespi, piantando le piantine ad una distanza tra loro di circa 30 cm; per farle crescere bene è necessario annaffiarle abbondantemente; una volta attecchito, deve essere ridotta l'annaffiatura per non perdere l'aroma naturale della pianta. La conservazione della melissa prevede il taglio della pianta ancora in fiore: i rami vengono legati in fasci e appesi ad essiccare un luogo fresco e asciutto. La melissa può essere distillata ottenendone un'essenza che viene usata sia in profumeria che nei liquori come l'Arquebuse, l'Assenzio e lo Chartreuse.


    Melissa erba: Melissa: erba medicinale amica dell'uomo

    Un cesto di melissa La melissa, detta amica dell'uomo, si dice rallegri e conforti, aiutando la digestione e calmando l'infelicità che porta a batticuore e ansia. Usata spesso come erba aromatica, viene aggiunta alle insalate e alle minestre, mentre i fiori essiccati trovano un largo uso in erboristeria. La pianta contiene acido caffeico, triterpeni, acido rosmarinico e flavonoidi. L'erba officinale melissa viene usata come sedativo in caso di soggetti ansiosi ed irrequieti e in soggetti affetti da patologie dispeptiche gastroenteriche: la melissa infatti ha proprietà spasmolitiche ed è anche efficace contro l'emicrania. L’infuso di melissa si prepara con un cucchiaio di sommità fiorite in una tazza d’acqua bollente, lasciando in infusione circa dieci minuti. Si consiglia di berne tre tazze al giorno. Contro l’asma è efficace invece il vino di melissa: esso si ottiene lasciando macerare 50 gr dell'erba officinale essiccata in un litro di vino bianco per 48 ore. Prima di procedere alla preparazione di infusi o vini, tuttavia, è sempre consigliabile chiedere consiglio al proprio medico o all'erborista.


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