Curcuma longa
Curcuma longa è il nome botanico col quale si chiama la comune curcuma, conosciuta anche come turmerico o zafferano delle Indie. Il nome deriva da Kourkoum, un termine di origine indio-persiana che stava ad indicare proprio lo zafferano, spezia con la quale la curcuma condivide il colore giallo. Fa parte delle Zinziberaceae ed è una pianta erbacea perenne e rizomatosa. Le sue origini sono asiatiche, non a caso da questa pianta si ricava una delle spezie più usate in cucina in molti paesi dell’Asia, come in India o in Thailandia. Della curcuma, antichissima pianta conosciuta da millenni, esistono circa ottanta specie diverse, delle quali quella longa è la più comune. Oggi è ormai diffusa in tutti i continenti, soprattutto per il suo uso culinario e per la sua capacità di rendere esotico ogni piatto; l’India è il maggior esportatore di curcuma nel resto del pianeta.
La pianta di curcuma longa non supera mai il metro di altezza ed è formata da grandi foglie di massimo 40 centimetri di lunghezza di forma ovale e da un lungo picciolo. La curcuma produce anche delle particolari infiorescenze, molto appariscenti, formate da brattee verdi nella parte inferiore e da brattee bianche e viola nella parte superiore. I fiori veri e propri sono contenuti negli spazi tra le brattee verdi nella parte inferiore: i fiori possono essere gialli oppure con sfumature arancioni. La curcuma è anche una pianta rizomatosa: il suo rizoma è molto grande e ha una forma a cilindro, sotto è molto ramificato ed è di colore giallo e arancione. È proprio la radice ad essere aromatica ed è proprio da lì che si ricava la preziosa spezia. La curcuma non è solo coltivata, esiste anche spontanea in natura in tante zone del mondo e in tantissime specie diverse.
La spezia che si ricava dalla curcuma longa contiene diverse sostanze, come la curcumina, che le conferisce quell’odore e quel sapore molto forte e aromatico, e poi l’amido e soprattutto il potassio e la vitamina C. Questa spezia, anche se non piace a tutti per il suo sapore particolare, è in realtà molto nutritiva per il nostro organismo e mangiarla fa bene, non solo per le sostanze che contiene, ma anche per le sue proprietà. La curcuma è un antiossidante, un antinfiammatorio, un antisettico, oltre a favorire la stimolazione delle difese immunitarie. Questa pianta è da sempre usata dalla medicina indiana, detta anche ayurvedica, ma anche dalla tradizionale medicina cinese. Anche la medicina moderna occidentale, però, in tempi recenti ha effettuato degli studi scientifici sulle proprietà della curcuma: è stato scoperto che questa pianta sarebbe anche efficace nel trattamento dei tumori, poiché la curcumina aiuterebbe a sconfiggere le cellule tumorali resistenti alle normali medicine.
Dalla curcuma longa si ricava la spezia chiamata, appunto, curcuma, dal colore giallo ocra e dal sapore molto intenso. Questa spezia, oltre a essere utilizzata da sola per insaporire i piatti, costituisce anche la base del curry, la spezia forse più famosa proveniente dall’India, ma usata anche nelle cucine di altri paesi, come la Cina e la Thailandia. La curcuma non viene utilizzata solo come ingrediente in polvere per condire le pietanze, ma anche come colorante naturale ed è alla base di molti prodotti alimentari, come lo yogurt, alcuni formaggi, alcune salse come la mostarda, o alcuni preparati come brodi. Inoltre, grazie alle sue proprietà benefiche, nelle medicine orientali la curcuma longa viene usata anche per trattare i disturbi intestinali, come quelli del colon o dell’intestino, oltre che il meteorismo. Grazie alla sua capacità antiossidante, la curcuma è usata anche per contrastare malattie come il diabete e l’Alzhaimer. In ogni caso assumere troppa curcuma potrebbe causare dei problemi all’organismo; per digerire meglio la curcumina, il suo consumo andrebbe accompagnato con del tè verde o del pepe nero.
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