succo di noni
Il succo di noni è venuto "alla ribalta" dei salutisti da qualche tempo e promette di diventare il nuovo "elisir di lunga vita" dopo la papaya e l'aloe.
In realtà bisogna essere sempre consapevoli del fatto che frutta, infusi ed erbe hanno di sicuro un impatto sul nostro organismo ma niente fa miracoli.
Il noni (nome scientifico morinda citrifolia) è un arbusto che cresce da sempre nel sud-est asiatico e viene utilizzato come vera e propria "panacea" nella medicina tradizionale polinesiana (i suoi due nomi più diffusi in Polinesia sono letteralmente "pianta che calma il dolore" o "pianta contro il mal di testa"). Il succo viene estratto dal frutto di questa pianta, dalla forma ovale e dalla polpa giallastra che viene spremuta e, il succo così ottenuto, viene pastorizzato.
Ad oggi il succo di noni si trova in bottigliette e viene commercializzato da erboristerie e negozi specializzati, esso viene definito un integratore alimentare: come tutti i prodotti di questa categoria, il suo utilizzo non ha particolari controindicazioni ma per coloro che assumono regolarmente farmaci, è sempre bene consultare il proprio medico di base prima di iniziarne l'assunzione.
Il succo di noni puro ha un sapore decisamente amaro ma i prodotti in commercio sono quasi gradevoli al palato grazie all'aggiunta di succo di lampone o di uva. In alcuni negozi invece si trova anche sotto forma di polvere da diluire in acqua e sorseggiare durante la giornata.
In realtà non esistono benefici specifici del succo di noni: la sua composizione chimica contiene elementi utili all'organismo come calcio e magnesio per fortificare le ossa ma anche pectina e proteine del beta-carotene per la salute della pelle.
Fondamentalmente il succo di noni aiuta a rinforzare il nostro sistema immunitario: in questo modo non solo si prevengono i classici malanni di stagione ma un utilizzo continuato del prodotto è anche in grado di supportare i nostri anticorpi nell'eliminazione di sostanze cancerogene che immettiamo inconsapevolmente nell'organismo.
Alcune sostanze come ferro,sodio e potassio aiutano il sistema circolatorio, per questo motivo il succo di noni viene anche definito un integratore energizzante.
Una delle proprietà curative più specifiche del succo di noni è invece quella antinfiammatoria applicata al fastidiosissimo problema femminile della cistite: il frutto polinesiano contiene infatti sostanze utili (se assunto con regolarità per un periodo di tempo medio-lungo) ad incrementare l'acido ippurico nelle urine, sostanza che uccide i batteri e li fa scivolare via dalle pareti della vescica.
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E' importante rivolgersi al proprio erborista o al proprio medico di famiglia perchè il dosaggio ideale del succo di noni varia per ciascuno di noi soprattutto in base a peso ed età. In ogni caso, essendo un prodotto omeopatico, prima di iniziare a portare benefici necessiterà di qualche tempo in più rispetto ai medicinali tradizionali. La dose mediamente consigliata agli adulti di norma non è mai inferiore ai trenta grammi al giorno.
Per quanto riguarda la modalità di assunzione è consigliabile bere il succo di noni (almeno la sua gran parte) al mattino; alcuni erboristi lo consigliano addirittura qualche tempo prima della colazione, a stomaco vuoto.
Un dosaggio errato o una reazione chimica innescata dalla presenza di altri farmaci (soprattutto beta-bloccanti) nell'organismo potrebbe dare il via a spiacevoli effetti collaterali come dissenteria,nausea o sensazione di gonfiore diffuso. Sono anche possibili reazioni allergiche che porterebbero con sè difficoltà respiratorie. Per questo è sempre necessario consultare un medico prima di iniziare a bere il succo di noni. In ogni caso basterà interrompere l'assunzione del prodotto e i sintomi svaniranno lentamente.
Riassumendo, le principali proprietà attribuite al succo di noni sono: antinfiammatorie, antidolorifiche, immunostimolanti, antimicrobiche, antiossidante e addirittura antitumorale ma recenti studi sperimentali lo definiscono anche come agente attivo sulla molecola dell'umore, antiossidante ed analgesico.
Un recente studio condotto dal dott. Solomon su un campione di ben ottomila persone, ha dimostrato che oltre l'ottanta per cento del campione sperimentale a cui era stato somministrato il succo di noni ha dichiarato di aver ottenuto benefici dall'assunzione, descritti fondamentalmente come sensazione di benessere diffuso e ritrovata energia ma anche come aiuto concreto contro sintomi dolorosi del ciclo mestruale come, ad esempio, crampi al basso ventre o mal di testa.
C'è anche da dire però che recentemente anche la comunità europea ha studiato il succo di noni sia con ricerche scientifiche sulle sue proprietà chimiche e organolettiche, sia grazie a sperimentazioni cliniche di media durata nelle quali campioni di persone hanno fatto una cura a base di succo di noni. Ebbene, la comunità europea è giunta alla conclusione che si, il succo di noni può essere legittimamente inserito nella categoria degli integratori alimentari ma no, esso non ha alcun "potere miracoloso" che lo differenzi da qualunque altro succo.
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