La potatura delle rose
vorrei sapere perché le mie rose dopo la potatura che faccio a novembre alla primavera non fanno boccioli ma getti ciechi
Gentile Elvira,
le rose sono arbusti vigorosi e rigogliosi, che portano i fiori solo sui nuovi rami, quelli prodotti in primavera, o comunque nella stagione di fioritura; funziona più o meno così: la pianta viene potata, produce nuovi germogli, nell’arco di 4-5 settimane i nuovi rami si riempiono di boccioli. Questo processo si può ripetere all’infinito, sempre che si tratti di rose ibride di varietà contemporanee e che il clima rimanga favorevole al loro sviluppo per tutte le 4-5 settimane che intercorrono dal momento della potatura fino alla fioritura. Quindi se noi potiamo le nostre rose all’inizio di febbraio, verso metà aprile cominceranno a presentare i primi boccioli; sfiorite queste rose, andremo ad accorciare i fusti che li portano, favorendo lo sviluppo di nuovi rami, e quindi ancora di nuovi boccioli. Nelle zone con clima estivo molto caldo, o caratterizzate da siccità estrema, il ciclo tende a fermarsi in luglio o agosto, per poi riprendere a fine estate; quindi in settembre di solito si ha un’altra fioritura, e ancora una verso fine ottobre. Se il clima si mantiene mite, e potiamo in novembre, i nuovi germogli si svilupperanno, ma poi tenderanno a bloccarsi, all’arrivo dell’inverno. Questi rami, difficilmente produrranno fiori all’arrivo della primavera, e dovrai attendere la produzione delle foglie e in seguito quella di nuovi rami prima di vedere le rose. La potatura di pulizia degli arbusti di rose si effettua in autunno, ma se vivi in una zona con clima invernale fresco, senza grandi gelate, è meglio che tu le poti più avanti nella stagione, ad esempio in dicembre o in gennaio. Se invece vivi in una zona con inverni veramente molto freddi, ripuliscile dai fiori appassiti in novembre, e rimanda la potatura drastica in febbraio o marzo, quando non ci sarà più rischio di gelate. Oltre a questo, in febbraio-marzo, potrai anche vedere bene le gemme che cominciano a gonfiarsi, e quindi la tua potatura potrà essere più accurata, mantenendo circa 3-5 gemme per ogni ramo accorciato. Ultimamente si sta diffondendo anche la moda di non potare gli arbusti di rose; tale pratica funziona benissimo con le rose botaniche, che tendono a fiorire sui fusti prodotti l’anno precedente, e quindi se potate eccessivamente in autunno o a fine inverno, rimangono praticamente prive di fiori in primavera; anche alcune rose moderne e antiche non amano potature eccessivamente drastiche, e se potate vigorosamente tendono a produrre pochi fiori. Gli arbusti rigogliosi e vigorosi di rose ibride contemporanee di solito prediligono potature abbastanza vigorose; ma volendo, se si ha a disposizione molto spazio, si può anche provare con potature che si limitino a rimuovere i rami rovinati dall’inverno, per vedere quanti nuovi germogli produce un arbusto di rose. A dirti la verità, ho provato più volte a non potare le rose; con alcune varietà il risultato è decisamente deludente; con altre varietà invece si ha un ottima fioritura, solo che ora mi trovo con un paio di rosai alti circa 3 metri, e ampi quasi altrettanto, anche se è solo da un anno che non li poto.
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