come realizzare un giardino
Come realizzare un giardino? Sono numerosi gli aspetti di cui occorre tenere conto nel momento in cui si vuole dare vita alla progettazione di un giardino: dal clima al tipo di piante, dall’esposizione al sole alla superficie a disposizione, dal budget alla quantità di attenzione che si è in grado di dedicargli. E’ bene sottolineare, in primo luogo, che per seminare un prato nuovo il periodo migliore è quello compreso tra marzo e maggio, o in alternativa quello che va dalla metà di settembre agli ultimi giorni di ottobre. Bisogna iniziare diserbando il terreno, impiegando un diserbante totale reperibile in qualsiasi garden center, rispettando le dosi precisate sul flacone. Quindi, dopo aver fatto passare almeno tre settimane per far sì che le erbacce scompaiano del tutto (quelle recidive o di dimensioni importanti, comunque, possono anche essere eliminate manualmente, aiutandosi con un coltello), si può ripulire il terreno da rami e pietre, e quindi rivoltarlo con una zappa perlomeno nel suo strato superficiale. E’ bene ricordarsi, d’altra parte, di non camminare sul terreno dopo aver applicato il diserbante (il quale tra l’altro, essendo tossico, deve essere evitato se nei paraggi sono coltivate piante che saranno destinate all’alimentazione). Dopodiché, occorre posare sul terreno una strato di terra per prato, non più alto di due dita, che rispetto alla terra universale presenta una quantità di sabbia maggiore; eventualmente, si può mischiare con granuli di concime a cessione lenta. Prima di procedere alla semina, è bene rammentare che tanto più il prato sarà pregiato, tanto più sarà fragile, ossia sensibile alle intemperie, e tanto più avrà bisogno di cure, irrigazione e fertilizzante. E’ consigliabile, pertanto, optare per un miscuglio in parti uguali di festuca e loietto: il primo semente, fino ma rustico, risulta lento a germogliare, ed è in grado di adattarsi senza problemi a condizioni estreme quali siccità, sole a picco e ombra prolungata; il secondo, invece, è decisamente più veloce e fine. E’ importante eseguire la semina a spoglio, così che sulla superficie i semi vengano distribuiti in maniera uniforme.
Conclusa la semina, il prato dovrà essere irrigato due volte al giorno, usando però un getto di acqua leggero, particolarmente nebulizzato. Tali innaffiature dovranno proseguire fino al momento in cui i fili d’erba non avranno raggiunto i tre centimetri di altezza. Da questo punto in poi, il prato, ormai germogliato, avrà bisogno di cure periodiche. Per quel che riguarda la somministrazione di acqua, il prato dovrà essere bagnato nelle prime ore del mattino una volta ogni due giorni in maniera abbondante. L’erba non può essere trascurata, per questo motivo è preferibile fare affidamento su un impianto di irrigazione automatico: in pratica, irrigatori connessi a un temporizzatore, che risulta collegato a un rubinetto. Altrettanto essenziale risulta la concimazione, da effettuarsi quattro volte all’anno: la prima, con granuli NPK (sigla che sta per azoto, fosforo e potassio) a lenta cessione, intorno alla fine di febbraio; la seconda, con concime anti-stress, intorno alla metà di maggio, in maniera tale da preparare l’erba alla siccità estiva; la terza, ancora con granuli NPL a cessione lenta, a metà settembre; e infine l’ultima, ancora con concime anti-stress, alla fine di ottobre, in vista del freddo invernale. Nella realizzazione del giardino, un ruolo fondamentale è esercitato dall’arieggiamento, visto che l’erba soffre in maniera particolare i ristagni di acqua. Per questo motivo, sarebbe importante essere in grado di individuare i punti di ristagno, creandovi in corrispondenza dei fori, usando una forca, così da facilitare il flusso di acqua. Una volta ogni tre mesi, è indispensabile passare con le scarpe chiodate sul terreno, al fine di rendere migliore il drenaggio complessivo. Con la stessa frequenza, è opportuno rimuovere il feltro dal prato, utilizzando un rastrello a pettine: lo scopo è quello di rimuovere gli steli secchi che, avvolgendo le radici, potrebbe esporre l’erba a patologie e infezioni.
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Nella creazione di un giardino, d'altra parte, oltre che alla componente vegetale bisogna pensare all'elemento umano: il riferimento è a tutti quegli oggetti e accessori che contribuiscono ad abbellire e a rendere più funzionale uno spazio verde. Se lo spazio a disposizione è piuttosto ampio, per esempio, non potrà mancare una zona destinata ai bambini, con giochi come scivoli e altalene per far divertire in tutta sicurezza i più piccoli. In un giardino che si rispetti, ovviamente, c'è bisogno di almeno un tavolo, con sedie e panchine, per creare una zona relax che all'occorrenza può servire anche come postazione per pranzare o cenare. E, a proposito di cibo, vale la pena prendere in considerazione l'idea di arricchire il giardino con un barbecue, in mattone o in pietra, per preparare gustose grigliate di carne e verdure durante la bella stagione all'aria aperta. Non ci si può dimenticare, comunque, di creare una zona sufficientemente ombreggiata: e, se a provvedere a tale compito non sono presenti abbastanza piante, o comunque alberi grandi, si può pensare di optare per un gazebo, con una bella sedia a dondolo posizionata al suo interno.
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