Cimice nera

Caratteristiche principali

Le cimici nere sono insetti diffusi in tutta l'Europa, l'America e nel continente asiatico. Sono insetti inoffensivi e inodori che non recano grandi danni all'agricoltura, a differenza delle loro cugine dal colore verde acceso. Questa specie si coalizza in primavera, formando grandi greggi di individui adulti che si stanziano ai piedi di alberi, riparandosi dal sole. In inverno le cimici nere sopravvivono grazie a rifugi naturali nei quali si nascondono, affrontando così le basse temperature. Si nutrono principalmente di linfa e semi di piante e non rappresentano alcuna minaccia per il raccolto.Questi insetti sono ghiotti di malvaceae e tigli, ma si nutrono anche di noccioli, querce, oleandri e ibiscus. Queste ultime, quindi, sono le principali piante e alberi infestate dalle cimici nere. Questa specie, all'occorrenza, può anche nutrirsi di altri piccoli animali o addirittura di carcasse, succhiandone l'emolinfa.
Cimice nera

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Ciclo vitale

Gregge cimici Da ricordare che, a differenza della cimice verde, la cimice nera non produce alcun odore sgradevole se schiacciata accidentalmente. Le cimici nere si riproducono in primavera. Le femmine depongono dalle dodici alle sessanta uova, prediligendo un posto umido in cui farlo, al riparo da agenti esterni o possibili predatori. Le uova sono di colore nero e lunghe circa 1 mm. Una volta schiuse le uova, le piccole larve iniziano il loro ciclo vitale. Queste diventano adulte all'inizio dell'inverno attraversando cinque stadi di evoluzione, fino a raggiungere le dimensioni e la colorazione tipica degli esemplari adulti. Bisogna però fare attenzione alle larve. Se è vero che gli adulti sono inodori, le larve adottano un meccanismo di difesa tipico di questo genere di insetti: emanare uno sgradevole odore grazie a tre ghiandole situate sul lato dorsale dell'addome.

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Pericoli per le coltivazioni

Cimici tronco albero Chi si occupa di agricoltura, sarà già a conoscenza del fatto che le cimici verdi sono veramente dannose per il proprio orto e che rappresentano un pericolo enorme per piante e frutti. Sono molto infestanti e prediligono le piante più comune che si trovano in quasi tutti gli orti nostrani: i pomodori, i fagioli, i fagiolini, le patate e i cavoli. E' necessario, quindi, stare molto attenti a questi insetti se si coltivano proprio queste specie di piante. Da temere sono anche le cimici asiatiche, da poco diffuse in occidente, dannose in egual modo per il proprio raccolto. Non bisogna, invece, temere le cimici nere dal momento che questi piccoli insetti sono inoffensivi, quindi, non è affatto necessario correre ai ripari. Nessun rimedio chimico o fatto in casa per tenere lontana la cimice nera: predilige alberi e arbusti, in modo particolare tigli e noccioli.


Cimice nera: Come difenderci

Cimice asiatica Se la cimice nere è inoffensiva, inodore e non rappresenta un pericolo per il mondo dell'agricoltura, il discorso è totalmente diverso quando si parla della cimice verde o, peggio ancora, di quella asiatica. Della prima si è già abbondantemente parlato. La cimice asiatica, invece, approdata in occidente prima negli Stati Uniti e poi successivamente in Europa, è molto dannosa per le piante. Questa specie è causa di danni estesi alla frutticoltura e all'orticoltura. Le specie principalmente danneggiate sono il pesco, il melo, il fagiolino, la soia, il ciliegio, il lampone e il pero. Per nutrirsi, questo insetto perfora i tegumenti della pianta ospite formando dei buchi, definiti aree necrotiche, sulla superficie esterna dei frutti e delle foglie. Questo comporta la perdita di semi e la possibilità che vengano trasmessi degli agenti fitopatogeni alle piante colpite. A causa dell'assenza di predatori naturali, le cimici asiatiche vanno combattute con rimedi chimici e pesticidi.


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