Punteruolo rosso
Il punteruolo rosso della palma, il cui nome scientifico è "Rhynchophorus Ferrugineus", è un parassita che rappresenta attualmente il pericolo più temuto da moltissime tipologie di palme. E' un coleottero di origine asiatica che si è diffuso enormemente dopo che alcune palme infette sono state commercializzate dapprima nei paesi arabi e successivamente in Europa dove è comparso per la primissima volta in Spagna nel 1994. E' il 2004 quando il punteruolo rosso viene segnalato anche in Italia, precisamente a Pistoia. Da allora la diffusione di questo temutissimo coleottero è stata veramente velocissima e la sua azione talmente distruttiva da portare in pochi anni all'inevitabile abbattimento di migliaia di palme. La vita di questo insetto non è lunghissima (mediamente 3 mesi) ma la sua proliferazione è garantita dalla deposizione di un grande numero di uova ad ogni ciclo.
Le palme sono le vittime preferite del punteruolo rosso che non casualmente viene denominato "delle palme". Nessuna varietà passa indenne: palme da cocco, da dattero, da olio, palme ornamentali e tantissime altre tipologie. Si è dimostrato che il punteruolo rosso attacca irrimediabilmente anche le canne da zucchero. Per moltissimo tempo le piante infestate rimangono completamente asintomatiche. I primissimi sintomi si manifestano già quando la palma è irrimediabilmente compromessa. La chioma inizia ad avere portamenti anomali richiudendosi "a mo' di ombrello". Successivamente le palme iniziano a rimanere senza foglie. Più si va avanti e più la situazione peggiora finché la palma non collassa completamente. E' solo in questo momento che il punteruolo rosso abbandona la palma per infestare la successiva.
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In Italia combattere il punteruolo rosso è obbligatorio per legge in base a quanto stabilito dal D.M. 9/11/2007 "- Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il punteruolo rosso della palma". Quest'operazione rimane comunque un'operazione complicatissima, specialmente perché il punteruolo adulto si muove con estrema semplicità e spesso le barriere di protezione sono inutili. Il trattamento chimico, per essere efficace, deve prevedere una diagnosi precoce (cosa complicatissima). Interventi tardivi, infatti, sono inefficaci. In Asia ma anche in Europa si sperimentano spessissimo le trappole ai feromoni. Ma anche in questo caso le percentuali di successo si devono ulteriormente migliorare. Le potature sono operazioni che possono servire a ridurre i rischi di infestazione perché vi sono minori possibilità di penetrazione per il punteruolo. Le palme malate, poi, vanno bruciate velocemente.
Talmente grave è la situazione cui far fronte a causa dell'infestazione da punteruolo rosso che diverso tempo fa si è svolto nella città ligure di Sanremo (località molto colpita dal parassita) il cosiddetto "Convegno internazionale sulla lotta al punteruolo rosso". In quest'occasione si sono contati gli esemplari di palme già colpite dall'infestazione ed è stata diffusa una particolare lista contenente 7 elementi chimici che potrebbero mettere in salvo le palme. Si tratta dell'Abamectina, dell'Azadiractina, del Ciflutrin, del Clorpirifos, del Clorpirifos-metile, del Clothianidin e dell'Imidacloprid. I primi 2 andrebbero somministrati alle palme per via endoterapica 2 volte l'anno. In alternativa, andrebbero sparsi sul terreno per essere assorbiti dalle radici. Il Ciflutrin, il Cloripirifos e il Clorpirifos-metile si applicherebbero, invece, direttamente sulle chiome delle palme da salvaguardare.