Tulipani sfioriti

Domanda: Bulbi di tulipano sfioriti

Chiedo aiuto: i miei tulipani sono sfioriti , cosa devo fare adesso? devo metterli a dimora?

ma prima devo tagliare lo stelo'?

Carmela

tulipani

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Risposta: Bulbi di tulipano sfiorit

Cara Carmela, i bulbi di tulipano, dopo aver fiorito, devono essere tolti dal terreno una volta che le foglie si sono seccate (quindi verso il mese di giugno, o anche prima se è a fioritura precoce). Si conservano in ambiente asciutto, dopo aver tolto dal bulbo le foglie e le radici vecchie. Si ripiantano in novembre.


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Approfondimento sui tulipani sfioriti

tulipani I tulipani sono amatissimi dai giardinieri: la loro fioritura segnala l'inizio della primavera e le loro corolle, così grandi e colorate, rendono allegre le nostre aiuole.

Ci sono però anche dei lati negativi: una volta caduti i petali bisogna attendere prima di eliminare la parte aerea, pena l'indebolimento del bulbo. In questo articolo daremo dei suggerimenti per farli durare molti anni e su come comportarsi nel difficile passaggio del disseccamento.


Quali tipi di tulipani ci sono in commercio?

coltivazione di tulipani Nei vivai i più diffusi in assoluto sono i tulipani a grandi fiori: hanno un lungo stelo, grandi corolle e, per la maggior parte, portano un solo fiore. I negozianti specializzati possono però anche rifornirci di altri bulbi, quelli dei tulipani botanici. A differenza dei primi hanno dimensioni più contenute e spesso portano più di uno stelo. Sono ideali nelle prime linee delle aiuole, ma possono essere usati proficuamente anche nei prati, perché piano piano si naturalizzino e si diffondano liberamente.


Come trattare i bulbi dopo la fioritura

bulbi di tulipani I tulipani più comuni sono molto esigenti perché la produzione dello stelo e del fiore riduce sensibilmente le scorte presenti nel bulbo.

Quando i petali cominciano a cadere dobbiamo in tutte le maniere cercare di ripristinare queste scorte: il bulbo centrale si manterrà in buone condizioni e verranno prodotti anche dei bulbilli laterali.

Suggeriamo di distribuire settimanalmente un concime liquido ricco di potassio, fino a quando la parte aerea non sarà completamente secca.


Estrazione dei bulbi

bulbi Quando le foglie appaiono completamente secche possiamo procedere con l'estrazione. Questa operazione non è strettamente necessaria, ma ci dei vantaggi: possiamo monitorare se i bulbi sono stati danneggiati da funghi o da parassiti. Inoltre possiamo procedere alla divisione dai bulbilli laterali, che potremo coltivare per rinnovare le nostre aiuole.

Consigliamo di smuovere tutto il terreno con una vanga, operando attentamente per non danneggiare le piante. In alternativa, se l'impianto non è troppo fitto, possiamo usare due piccoli forconi su ogni bulbo.


...E se non volessi attendere l'essiccazione delle foglie?

tulipani in bulbo Effettivamente è la fase più fastidiosa del processo, perché in quel periodo le nostre aiuole appariranno, purtroppo, non solamente spoglie, ma anche un po' trascurate. Un buon compromesso consiste nell'estrarre delicatamente il bulbo con una paletta e porlo in un luogo ombreggiato fino a quando non avverrà l'essiccazione. Risultati ancora migliori si hanno inserendoli in vasi pieni di terra e procedendo con la concimazione, come si farebbe in aiuola.


Stoccaggio dei bulbi

bulbi in cassette Prima di tutto dovremo selezionare i nostri tulipani: scartiamo quelli troppo piccoli e anche quelli che presentino segni di marciumi o danneggiamenti.

Passiamo poi all'eliminazione delle parti aeree secche e delle radici, usando forbici affilate e disinfettate. Poniamoli poi per qualche giorno in un luogo ombroso e arieggiato perché si asciughino bene. Spargiamo poi della polvere fungicida specifica e prepariamoli per l'immagazzinamento. Ottimi risultati si ottengono ponendoli in cassette su della carta di giornale, della sabbia asciutta o della segatura, in un luogo buio e secco come un garage o una cantina. Se in quel locale si aggirano dei topi copriamo con una rete metallica fine o usiamo dei cestini appesi.


I bulbilli

bulbilli Come abbiamo detto dobbiamo conservare in questa maniera solo i bulbi più grandi, vale a dire quelli centrali. Vanno staccati i piccoli bulbi che vediamo intorno perché crescerebbero a loro discapito. Anch'essi però possono essere valorizzati e fatti crescere per farli arrivare a dimensioni adatte a dare una bella fioritura. Per ottenere questo scopo dobbiamo porli in un vaso riempito di sabbia, da tenere all'ombra, distanziandoli di almeno 5 cm uno dall'altro. Fino ad autunno inoltrato somministreremo un concime ad alto titolo di potassio e magari, se l'abbiamo, un po' di cenere. Riponiamoli in autunno e riprendiamo il trattamento in primavera, dopo che avranno emesso le foglie. Di solito raggiungono buone dimensioni in circa 2 anni, quando finalmente riusciranno a fiorire.


Tulipani sfioriti: Tulipani botanici

tulipani botanici I tulipani botanici sono meno conosciuti e diffusi, ma andrebbero rivalutati per la loro indubbia bellezza e la notevole praticità di coltivazione. Sono difatti molto più resistenti e meno esigenti rispetto a quelli a grandi fiori. Raramente vengono attaccati da crittogame o marciumi, specialmente se inseriti in un terreno discretamente drenato e con pH basico.

Metterli nelle aiuole o anche nel prato (magari in compagnia di ciclamini, crochi e muscari) ci darà splendidi effetti e avremo la soddisfazione di vederli fiorire anno dopo anno, quasi senza lavorazioni. Non è raro inoltre che si diffondano sempre di più, sia grazie ai bulbilli laterali sia per seme. La distribuzione di concime potassico dalla primavera in avanti ci aiuterà a valorizzare ancora di più queste peculiarità.