Giardino di Boboli
Il giardino di Boboli è il polmone verde di Firenze. È stato progettato nell'epoca rinascimentale come giardino granducale privato di palazzo Pitti. Attualmente è il giardino all’italiana più importante del mondo sia per estensione che per la sua impostazione architettonica. Contiene un numero cospicuo di opere che spaziano da quelle di età romana fino a quelle realizzate nel ventesimo secolo. Sono circa 800.000 i visitatori che ogni anno varcano le soglie del giardino per ammirare le bellezze dislocate su un’area di 45.000 metri quadrati.La parte più prossima a Palazzo Pitti è quella più antica. Nel corso dei secoli sono state aggiunte nuove parti con impostazioni dissimili. I tempietti e le fontane suscitano sempre una grande ammirazione così come le grotte e i vialetti alberati.
Intraprendendo il cosiddetto viottolone, una strada in discesa fiancheggiata da cipressi e statue, si arriva all’isolotto. L’isolotto, conosciuto anche con il nome di vasca dell’isola, è stato progettato dai fratelli Giulio e Alfonso Parigi nel 1618. Si trova al centro di un piazzale circondato da siepi di leccio che hanno un’altezza prossima ai 12 metri. Dinnanzi alle piante sono posizionate numerose statue con soggetti vari: da quelli storici a quelli campestri. La vasca circolare si trova al centro ed è caratterizzata dalla presenza di un isolotto collegato a terra con due passerelle identiche.Sull'isolotto ci sono le fontane in marmo raffiguranti arpie che riversano l’acqua in conchiglie adornate con creature marine. Al centro dell’isola troneggia il complesso scultoreo del Nettuno realizzato dal Giambologna.
- Nel corso del Rinascimento lussuosi giardini vennero realizzati dai signori, non solo nei palazzi urbani, ma anche nelle ville suburbane e di campagna. Gli apporti della scienza geometrica e della cul...
Furono i Medici a diffondere la moda di collezionare piante di agrumi. Per evitare che tali arbusti potessero perire durante l'inverno, era necessario costruire un rifugio coperto a loro dedicato chiamato appunto limonaia. Il trasferimento delle piante era reso possibile grazie all'utilizzo dei vasi di terracotta di piccole, medie o grandi dimensioni a seconda delle proporzioni della pianta ospitata. La limonaia si trova nella parte centrale del giardino. È stata realizzata su progetto di Sanobi del Rosso nel 1778 er volere del duca Leopoldo. La facciata è caratterizzata da quattro finestroni separati da lesene. Ancora oggi, in inverno, la limonaia ospita numersi agrumi e altre piante sensibili al freddo. Alcuni limoni risalgono addirittura all’epoca medicea.
Non si può uscire dal giardino di Boboli senza prima essere entrati nella celeberrima grotta del Buontalenti. Fu commissionata da Francesco I de’ Medici a Bernardo Buontalenti che realizzò un’opera unica e irripetibile. L’ingresso è decorato con concrezioni paragonabili alle stalagmiti e, ai due lati, sono poste le sculture di Apollo e Cerere del Bandinelli. Nella prima stanza che si incontra ci sono elementi di pittura, architettura e scultura sapientemente dosati per creare un effetto di smarrimento nell’avventore. Agli angoli un tempo erano posti i prigioni di Michelangelo, oggi sostituiti con copie. Nel recente restauro portato a termine nei primi anni novanta, sono stati individuate canalette seminascoste in terracotta che creavano giochi d’acqua non più visibili.
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