Bella di notte - Mirabilis jalapa
Pianta erbacea tuberosa perenne, spesso coltivata come annuale,originaria dell'America centrale e meridionale. Si presenta come un denso cespuglio eretto, molto ramificato, con grandi foglie verde scuro, lucide, con la base a forma di cuore. In estate produce molti fiori profumati, pentalobati, di colore giallo, rosso, rosa o bianco oppure bicolori; spesso su una stessa pianta sbocciano fiori di due colori diversi; i fiori si schiudono all'imbrunire. Produce moltissimi semi fertili, legnosi, neri e forma di uovo. La Mirabilis Jalapa è una perenne (in Italia utilizzata per lo più come annuale) originaria dell’America Meridionale e più in particolare del Perù. Inizialmente da Linneo fu chiamata Admirabilis Jalapa. Si fa infatti “ammirare” non tanto per la bellezza, ma per la sua originalità. Prima di tutto il capolino si apre soltanto alla sera, di solito dopo le 5 del pomeriggio. I fiori non hanno corolla, ma sono costituiti da un calice, unico, che si apre a tromba. Altro particolare che fa notare questo vegetale è la grande varietà di colori possibili. Questi si possono combinare in maniere straordinarie anche sullo stesso singolo fiore!
Come abbiamo detto è originaria del Nuovo Mondo e giunse in Europa nel 1524. Divenne subito popolare presso i meno abbienti che ne apprezzavano la lunga fioritura e la capacità di diffondersi facilmente. Venne però anche notata dai botanici (Correns) in particolare per la qualità di avere brevi cicli di crescita e sviluppo. Questi, uniti alla grande variabilità di colori, erano requisiti indispensabili per renderla la perfetta cavia per lo studio dell’ereditarietà genetica nelle piante.
In generale si tratta di una erbacea alta fino a 30 cm. La sua radice è nerastra all’esterno e bianca all’interno. Il fusto è nodoso, macchiato di cremisi scuro e può presentarsi liscio o leggermente lanuginoso. Crescendo diventa ben ramificato e forma un piccolo cespuglio di forma tondeggiante. Le foglie sono alterne, lisce, ovali ma appuntite. La base risulta invece cuoriforme. I fiori sono raccolti in mazzetti agli apici, composti da come minimo 3 e come massimo 6 capolini. Dopo l’impollinazione vengono prodotti dei grandi semi neri.
I colori disponibili sono tantissimi: rosso, bianco, giallo, rosa tenue o acceso e possono essere variamente macchiati o screziati. In commercio generalmente si trovano bustine di semi in colorazioni miste. Se vogliamo una singola cromia è bene ricercare presso rivenditori specializzati in sementi. Se ci piace un colore in particolare possiamo però divertirci praticando noi stessi l’impollinazione per poi procedere con la selezione fino a raggiungere un colore in purezza.
Mirabilis longiflora appartiene allo stesso genere, ma è molto meno diffusa a livello orticolo. Proviene dal Messico, dall’Arizona e dal Texas. Ha radice nera, fusto molto ramificato e inizialmente prostrato, per poi divenire eretto. Le foglie sono alterne e lanuginose. Produce fiori bianchi con gola rossa, molto allungati. Un grande pregio di questa pianta è il suo forte profumo simile a quello dei fiori d’arancio. Può essere ibridata con la jalapa.
- che cosa fa la bella di notte?come è ? è una pianta curativa...
Le belle di notte preferiscono le posizioni soleggiate, possibilmente in pieno sole, almeno per alcune ore della giornata. All'arrivo dei primi freddi la parte aerea della pianta tende a seccare e a scomparire completamente, i tuberi produrranno nuove piante l'anno successivo, ma solo nei luoghi temperati; volendo nei luoghi ad inverno rigido è possibile estrarre i tuberi dal terreno e conservarli in luogo riparato fino a primavera. Questa operazione non è comunque necessaria poichè nuove piante spunteranno in gran quantità dai semi caduti dalla pianta.
Famiglia e genere | Nyctaginaceae, gen Mirabilis, jalapa e longiflora |
Tipo di pianta | Erbacea perenne coltivata come annuale |
Esposizione | Pieno sole |
Rusticità | Poco rustica |
Terreno | Ricco e umido |
Colori | Bianco, rosa, rosso, giallo |
Irrigazione | Frequente in estate |
Fioritura | Da giugno a ottobre |
Concimazione | Una volta a settimana |
Queste piante erbacee necessitano di annaffiature frequenti, abbastanza abbondanti, da aprile a ottobre, soprattutto nei periodi più caldi dell'anno; lasciare asciugare il substrato tra un'annaffiatura e l'altra. Aggiungere del concime per piante da fiori all'acqua delle annaffiature ogni 15-20 giorni.
Avviene per seme, si può praticare a partire da marzo in semenzaio, oppure da aprile direttamente a dimora. La propagazione è molto semplice e avviene di norma da seme. Questi si raccolgono a fine estate e si pongono in vasetti di torba nel mese di marzo, in un luogo riparato. Di solito se ne inseriscono tre, formando un triangolo. Una volta spuntate le piantine vanno diradate eliminando subito quelle che risultino troppo gracili. In ogni caso lasciamo al massimo due piante per contenitore.
Mano a mano che vi è la crescita ci si impegnerà in diverse cimature per rendere gli esemplari ben accestiti e dar loro una forma il più rotonda possibile.
La coltivazione della mirabilis jalapa non è per nulla difficile, visto che si adatta molto bene ai più diversi terreni ed esposizioni. I suoi pregi sono certamente l’autonomia, la capacità di auto disseminarsi (a volte anche eccessiva), la lunga stagione di fioritura e l’intenso profumo che viene emanato durante le ore notturne, specie nella stagione calda.
È inoltre una pianta molto interessante per gli amanti degli insetti. Con il suo effluvio e la forma del capolino è in grado di attirare una grande quantità di impollinatori serali e notturni, dalle farfalle al macroglossum stellatarum.
Calendario dei lavori |
Febbraio-Marzo | Semina in serra o in casa |
Aprile-maggio | Messa a dimora, semina a dimora, irrigazione, concimazione |
Giugno-ottobre | Fioritura, concimazione, irrigazione, pulizia |
Settembre-ottobre | Raccolta dei semi |
Ottobre-novembre | Estrazione dei tuberi |
Novembre-aprile | Conservazione dei tuberi in locale riparato e non umido |
Si tratta di un vegetale poco rustico. Viene infatti coltivato in quasi tutta Italia come annuale.
Bisogna però precisare che nei luoghi di origine (e con qualche accortezza anche da noi) gli esemplari possono essere conservati fino a 5 anni, mantenendo ottime capacità di fioritura.
Il mio consiglio è di tentare questa strada solo nel caso possediamo delle piantine con corolle di una colorazione particolarmente bella e che, in mezzo ad altre di altro colore, sarebbe difficile mantenere per seme negli anni successivi.
In questa eventualità all’arrivo dell’autunno (verso novembre e comunque prima delle gelate) possiamo prelevare le radici dal terreno. Le lasceremo per qualche giorno in una zona asciutta, ombrosa, ma ben aerata. In questa maniera si asciugheranno bene e non ci sarà pericolo di sviluppo di muffe durante la stagione invernale.
Le riporremo in seguito in un locale ben aerato ricoperte da segatura grossolana, torba secca o vermiculite agricola e attenderemo la primavera per porle poi nuovamente a dimora.
Se viviamo a Sud della Campania è anche possibile lasciarle svernare direttamente nel terreno. Per evitare che eventuali giornate più rigide della media possano danneggiarle sarà bene coprire la zona con abbondante pacciamatura a base di paglia, foglie o altro materiale coibentante. Può anche essere una buona idea spargere qualche centimetro di stallatico sfarinato molto maturo che, oltre a fungere da isolante termico, sciogliendosi, alleggerirà e renderà più ricco il substrato.
Non hanno grandi esigenze per quanto riguarda il terreno, crescono senza problemi in qualsiasi terra da giardino, preferendo i terreni sciolti, ben drenati e fertili.
Come abbiamo accennato la
bella di notte è una pianta poco esigente e si adatta ad una moltitudine di terreni diversi. Fioriscono anche in terreni sabbiosi, ma, perché sia decorative al massimo, bisogna dar loro un substrato molto ricco in sostanza organica e piuttosto leggero. Ottima è la comune terra da giardino arricchita con un ammendante organico ben decomposto.
Se vogliamo coltivarle in contenitore possiamo scegliere del terriccio per piante fiorite (va bene per esempio quello per gerani) mescolato con abbondante stallatico e, se se ne dispone, una manciatina di cornunghia torrefatta. Sul fondo bisognerà predisporre uno strato drenante con ghiaia o perle di argilla espansa.
Per la scelta dei contenitori ci si può sbizzarrire. Vanno bene i comuni vasi in terracotta o plastica, ma, con un po’ di fantasia, si possono utilizzare anche bidoncini di latta ridipinti, (con un’altezza di almeno 30 cm), lattine o cassette di legno recuperate e decorate in vario modo. L’accostamento tra diversi materiali aggiungerà un tocco di fascino retrò al nostro giardino o terrazzo.
Una attenzione di cui la bella di notte ha certamente necessità è quella che riguarda l’irrigazione. La pianta ama vivere in terreni sempre umidi e freschi. Bisognerà, quindi, specie durante l’estate e se la pianta è collocata in pieno sole, intervenire almeno una volta al giorno, possibilmente la mattina, prima che arrivi il grande caldo.
Se le nostre piante crescono in contenitore dovremo intervenire in maniera inversamente proporzionale alla grandezza di quest’ultimo. Più piccolo sarà e più volte dovremo distribuire acqua.
Se i vasi sono tenuti su terrazzi assolati o in regioni molto calde sarà bene predisporre dei sottovasi pieni di biglie o argilla espansa. Andranno poi riempiti di acqua. In questa maniera la costante evaporazione aumenterà l’umidità circostante e darà sollievo alle piante nelle ore più roventi.
Anche questo è un punto da non sottovalutare se vogliamo ottenere degli esemplari sempre molto decorativi.
È importante che il substrato risulti sempre ricco in materia organica. Oltre a questo, se in piena terra, potremo somministrare un concime granulare a lenta cessione per piante fiorite ogni circa 3 mesi (ma seguiamo sempre le indicazioni del produttore). È molto importante che nella composizione sia prevalente il potassio, che incentiva la produzione di abbondanti e molto colorate corolle.
Se le
belle di notte crescono in vaso, invece, un’ottima soluzione può essere l’utilizzo di un prodotto liquido per piante fiorite da distribuire una volta alla settimana oppure da diluire in minime dosi nell’acqua di irrigazione quotidiana.
La mirabilis jalapa sotto questo aspetto non è particolarmente esigente. Riesce a fiorire sia in pieno sole sia a mezz’ombra (e spesso anche con ombra luminosa). La posizione ideale, ad ogni modo, è molto assolata e calda. Non teme assolutamente i venti e quindi è ideale per le terrazze e per le zone costiere.
Sotto questo aspetto non necessitano di grandi attenzioni. Si dovrà solamente intervenire per ripulire gli steli dai fiori appassiti (in maniera che sia incentivata la rifiorenza e non vi sia un disseminazione spontanea troppo accentuata).
Accertiamoci sempre che la zona intorno al piede resti ben pulita. È molto facile, infatti, che vi nascano piccole piantine che, col tempo, finiscono per soffocare la madre.
Spesso gli afidi rovinano i nuovi germogli e i fiori. Raramente si incorre in problemi di questo tipo. Può capitare che vengano attaccate da afidi, ma solo eccezionalmente subiscono danni seri.
Le piantine nate da poco possono invece venire mangiate da chiocciole o limacce, specie durante le nottate umide primaverili. Predisponiamo, in quel caso, delle trappole con della birra o, in caso di presenza massiccia, spargiamo del lumachicida.
Le belle di notte sono caratterizzate da un inebriante profumo che si avverte particolarmente verso sera. È quindi consigliabile coltivare qualche vaso nelle vicinanze di una finestra, per poterne godere appieno.
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