fiori da bulbo
I Fiori da bulbo donano ai nostri giardini i primi colori e profumi della primavera e gli ultimi dell'autunno. Possiamo scegliere tra le numerose varietà presenti in commercio ed adornare i nostri giardini con fioriture alternate nel tempo in modo da godere del loro splendore per lungo periodo.
Le
piante bulbose crescono generalmente bene in terreni neutri o tendenzialmente acidi, leggeri e ben drenati, mentre non amano quelli calcarei o argillosi. Poco prima di porre i bulbi a dimora dovrete concimare moderatamente utilizzando fertilizzanti chimici che siano ricchi di potassio o, in alternativa, del concime organico che però dovrà essere completamente decomposto. In quest'ultimo caso la concimazione dovrà avvenire parecchio tempo prima della messa a dimora. Con queste piante potrete avere buone soddisfazioni anche nella fase moltiplicativa. Si riproducono infatti abbastanza facilmente per mezzo di bulbetti che si formano ogni anno attorno ai bulbi adulti. Generalmente per questi fiori viene scelta una disposizione sparsa o in piccoli gruppi, per simulare la disposizione spontanea; potrete scegliere se creare aiuole monocolore o miste oppure scegliere di accostare i fiori alla base di alberi o cespugli. Molte di queste piante possono essere coltivate con successo anche in vaso. Vediamo nel dettaglio alcune dei fiori più comuni e decorativi.
Il Tulipano appartiene alla famiglia delle Gigliacee ed il genere comprende più di 150 specie bulbose. tutte piuttosto rustiche e resistenti. Le varietà poi, sono numerosissime, ottenute sia per effetto di incroci ad opera dei coltivatori che da mutazioni spontanee. Inoltre i tulipani presentano una caratteristica particolare, ossia la capacità di trasformarsi nel tempo. Lo stesso bulbo che inizialmente aveva prodotto fiori di un unico colore può successivamente dare origine a fiori variegati, Questa peculiarità è dovuta a virosi che non hanno alcun effetto nocivo sulla pianta. Contrariamente ad altre bulbose il tulipano cresce bene in terreni argillosi e leggermente alcalini purché ricchi di humus.Dovrete effettuarne la messa a dimora all'aperto nel mese di novembre, con anticipazione a settembre se la zona di coltivazione presenta temperature particolarmente rigide. Dovrete invece ritardare l'interramento dei bulbi al mese di dicembre se vi trovate nelle regioni meridionali dove il clima è più mite. I bulbi andranno piantati alla profondità di 15 centimetri e posti ad una distanza l'uno dall'altro che varia in funzione della specie coltivata. A fioritura avvenuta si asporteranno i fiori, si toglieranno i bulbi dal terreno per essere conservati in cassette poste in un ambiente asciutto e ben aerato.
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Anche il Giacinto rappresenta una delle piante considerate bulbose per eccellenza. La sua fioritura precoce desta sempre meraviglia ed entusiasmo dando ottimi risultati quando coltivati all'interno della casa, mentre la loro coltivazione all'esterno risulta piuttosto difficile. Dovrete sempre cercare di scegliere dei bulbi sodi e compatti che non presentino ammaccature di sorta. Tenete conto che un vaso del diametro di 15 centimetri potrà ospitare da tre a cinque bulbi, a seconda della dimensione. Nel mese di settembre dovrete coprirli con un composto terroso in modo da lasciare affiorare solamente l'apice e posizionare i vasi in una posizione ombreggiata, possibilmente su di un balcone esposto a nord. Una volta spuntate le prime foglie dovrete trasferire i vasi all'interno della casa in posizione luminosa e cominciare ad annaffiarli, poco, ma con regolarità. Potrete anche somministrare del concime liquido idoneo e godervi la fioritura intorno a Natale. Oltre ad essere fortemente decorativi per i loro colori brillanti, i giacinti sono anche molto profumati e diffonderanno nella vostra abitazione un gradevole profumo.
Per concludere non potevamo non citare quello che a buona ragione può essere considerato il re delle bulbose, ossia il Giglio, fiore maestoso appartenente al genere Lilium che comprende ben 80 specie differenti. Si tratta di una pianta perenne, per lo più rustica, che nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale cresce spontaneamente . I gigli crescono bene in terreni leggeri, acidi e ben drenati. Anche in questo caso, prima della messa a dimora dei bulbi, meglio sarà se dedicherete un po' di tempo alla preparazione del terreno. Dovrete aggiungere del terriccio di foglie e torba e, se il terreno si presentasse pesante, della sabbia o della ghiaia fine. Le molte varietà presenti sul mercato vi faciliteranno il compito in condizioni di terreno anche molto diverse. Esistono infatti specie che tollerano bene il calcare, mentre altre proprio non possono essere assolutamente coltivate dove esso sia presente, neppure in piccole quantità. Dovrete piantare i bulbi all'aperto nel mese di marzo o, in autunno, nel caso delle specie che emettono radici solo dal fusto. La posizione dovrà essere scelta in funzione della specie, a volte sarà indicato un luogo ben soleggiato, altre volte sarà preferibile optare per un luogo parzialmente ombreggiato. Ricordatevi di mettere i bulbi in torba umida prima di esser messi a dimora, in quanto tendono a seccarsi durante la conservazione. La fioritura sarà spettacolare ed i colori e le forme che questo fiore vi regalerà vi ripagheranno per le attenzioni che avrete dato loro prima dell'impianto.
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