Acer autumn blaze
buonasera desidero sapere se la pianta di acero autumn blaze è chiamata anche acero freemanii e poi di conseguenza mi chiedo se è meglio la pianta acero autumn blaze o rubrum autumn flame. la distanza tra una pianta e l'altra va bene 4 metri grazie e saluti
Gentile Diego,
il nome autumn blaze è il nome commerciale per una varietà di acero ibrido, chiamata Acer x freemanii “Jeffersred” ; quindi si tratta di una particolare varietà di acer freemanii, che a sua volta è un ibrido tra Acer rubrum e Acer saccharinum; albero a sviluppo non eccessivamente rapido, che può raggiungere i 10-12 metri di altezza (nel passare degli anni), con un bellissimo colore rosso ciliegia in autunno. L’acer rubrum autumn flame è una varietà di acer rubrum, con colori autunnali altrettanto belli e vistosi. Si tratta di due alberi abbastanza simili, visto che acer x freemanii ha tra i suoi antenati proprio l’acer rubrum. Per trovare differenze tra i due c’è da considerare che gli esemplari di acer rubrum autumn flame sono tutti di sesso maschile, e quindi non produrranno mai frutti e potrebbero “sporcare” un po’ meno; oltre a questo l’acer rubrum, anche in natura, vive in condizioni varie, senza soffrire in alcun modo; lo troviamo infatti in zone dal suolo roccioso e secco, come anche in luoghi spesso inondati dall’acqua di ruscelli, o a fianco di grandi stagni. Si tratta quindi di un albero che sopporta anche condizioni limite, senza che la sua vigoria diminuisca in alcun modo. Ma anche acer freemanii è un albero vigoroso e resistente; quindi la scelta tra i due dipende solo dai tuoi gusti personali, e da cosa trovi in vivaio; nel seno che se in vivaio trovi un alberello con una chioma bella ed elegante, è forse meglio scegliere quello, indipendentemente dalla specie e dalla varietà a cui appartiene. Crescendo questi alberi raggiungono i 10-12 metri di altezza, con una bella chioma ampia; alcune particolari varietà hanno chioma a fiamma, che comunque tende ad allargarsi un poco; se ti fosse possibile io terrei gli alberi ad almeno 5-6 metri di distanza, che con soli 4 metri rischi che un domani le chiome si intersechino. Anche se un domani questi alberi saranno egregiamente in grado di sopravvivere senza che tu faccia nulla per loro, ovvero non necessiteranno di potature e annaffiature; ora che sono piccoli sarà opportuno favorire il lor attecchimento. Quindi prepara una ampia buca di impianto, con un terreno ben lavorato; ponili a dimora alla stessa profondità a cui si trovavano nel vaso del vivaio; quando il terreno risulta asciutto, durante la prossima estate, annaffia bene, evitando di annaffiare troppo spesso, o di lasciare il terreno completamente zuppo a lungo. In autunno spargi ai piedi delle piante dello stallatico, o del fertilizzante granulare a lenta cessione. Dopo che, tra qualche anno, i tuoi alberi avranno raggiunto qualche metro di altezza, e quindi avranno prodotto un bon apparato radicale, allora potrai smettere di annaffiarli in estate. Glia ceri tendono a produrre una bella chioma equilibrata, quindi in genere non necessitano di potature di alcun tipo.
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