Cicas
ho piantato nel giardino di casa alcune cicas di piccola entita' . Alcune foglie presentano chiazze gialle come posso risolvere il problema . Inoltre sono stato consigliato di dare anche del ferro alle stesse è consigliabile . Grazie
Gentile Giosue,
le cycas sono piante a sviluppo molto lento, il cui aspetto esotico ci porta a pensare che siano delicate, di difficile cura, o facile preda di insetti e malattie fungine; in realtà si tratta di piante resistenti, che se poste nel clima corretto non richiedono grandi cure e sopravvivono senza problemi anche in condizioni critiche; l’unico “difetto” che hanno consiste in uno sviluppo assai lento.
Detto questo, capita spesso che le piante di cycas si riempiano di piccole macchie sul fogliame, in genere giallastre; il motivo principale di solito è da imputare ad una carenza di elementi nutritivi nel terreno. La concimazione delle cycas si pratica in genere spargendo ai piedi del fusto una piccola manciata di concime granulare a lenta cessione per piante verdi, che verrà sciolto gradatamente dall’acqua delle intemperie e delle annaffiature; fornendo tale concime all’inizio della primavera, la pianta ne avrà per circa quattro mesi, e quindi in pratica per tutta la stagione vegetativa. Se non ami il concime granulare, sciogli del concime per piante verdi nell’acqua delle annaffiature della tua cycas, ogni 15-17 giorni, da aprile a settembre.
Capita che in particolari condizioni le cycas soffrano di clorosi ferrica; in questo caso pero difficilmente presentano delle maculature gialle, piuttosto il colore del fogliame, di solito di un bel verde scuro, diviene progressivamente sempre più chiaro, fino a divenire quasi giallo: tutto il fogliame, a partire dal picciolo spesso e carnoso, fino all’apice della fronda.
Nel caso in cui un domani la tua pianta dovesse diventare completamente gialla, potresti dover praticare un trattamento rinverdente, utilizzando appsito concime; ma in questo caso ritengo non si tratti di questo problema.
Capita anche che alcune maculature siano dovute alla presenza di parassiti sulla pianta, in genere si tratta di cocciniglie; in questo caso però dovresti vedere a occhio nudo gli insetti ben attaccati alle foglie, sulla pagina inferiore. Se noti dei piccoli puntini bianchi, rigonfi, che scoppiano alla semplice pressione con un dito, allora irrora la pianta con olio bianco, attivato con un prodotto insetticida a base di piretro. Oppure, se le macchie sono poche, e gli insetti in numero esiguo, rimuovili con un bastoncino cotonato imbevuto di alcool. La cocciniglia si sviluppa su pianta coltivate in condizioni di aria e terreno molto aridi, e carenza di ventilazione.
L’ennesimo motio per cui alcune cycas presentano delle maculature è spesso dovuto a eccessi di annaffiature, o eccessi di acqua dovuti alle intemperie; in questo caso oltre alle maculature, le fronde si presentano mollicce e un poco flosce; se le piante sono in giardino, e quindi non è possibile dosare la quantità d’acqua che ricevono, c’è solo da sperare che il terreno asciughi con il sole dei prossimi mesi.
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Le cycas fanno parte della famiglia delle Cycadaceae che comprende 12 specie. Sono molto simili alle palme, anche se sono a tutti gli effetti piante diverse. Hanno un tronco centrale con in cima una corona creata da foglie coriacee e pennate, lucide, color verde scuro. Vi sono esemplari maschi ed esemplari femmine, visto che sono piante dioiche. A piena maturità possono produrre delle infiorescenze gialle molto vistose e decorative dal centro del ciuffo di foglie. Di solito nei vivai e a livello casalingo vengono riprodotte per via agamica: in Italia, di conseguenza, gli esemplari presenti sono quasi tutti femmine. Se il fiore femminile viene impollinato (da noi bisogna farlo manualmente) si sviluppa una falsa drupa durante l’estate. I semi saranno poi completamente maturi all’inizio dell’anno seguente quando assumeranno una colorazione che può andare dal giallo all’arancione intenso. Provengono principalmente dall’Asia, dall’Africa, dall’Oceania e dalle isole del Pacifico.
Le cicas sono piante molto utilizzate sia in piena terra sia come piante da vaso perché danno molte soddisfazioni senza richiedere cure e attenzioni particolari.
Famiglia | Cycadaceae, 12 specie |
Origine | Asia, Africa, Oceania |
Esposizione | Pieno sole o molto luminosa se all’interno |
Terreno | Medio, non particolarmente esigente. Ben drenato. |
Irrigazione | Abbondante senza ristagni |
Concimazione | Una volta ogni 2 mesi |
Altezza | Fino a 6 metri. La revoluta al massimo 3 metri. |
Riproduzione | Semina o prelievo di polloni basali. |
In Italia possono vivere all’esterno quasi ovunque. È bene solo evitare le zone alpine e prealpine. Sopportano bene il freddo fino a -10°C, ma se inserite in un posto riparato dal vento resistono anche fino a -15. Se viviamo quindi in una zona in cui, anche occasionalmente, si raggiungono queste temperature è meglio metterle a dimora accostate ad un muro, possibilmente esposto a Sud in maniera che durante la giornata assorba del calore da rilasciare durante la notte. In caso di inverni molto rigidi possiamo anche attivarci proteggendo il tronco con materiale isolante o con del tessuto-non tessuto specifico. Porle nelle vicinanze di un muro può a nche essere utile per proteggerle dai venti e dalle correnti, visto che non le amano particolarmente. Possono chiaramente essere anche coltivate in vaso. In quel caso è preferibile tenerle all’interno solo durante l’inverno. Durante il periodo vegetativo, invece, sarebbe meglio spostarle in giardino o su di un balcone, in una zona molto luminosa, ma non con luce diretta (perché la pianta, poco abituata, potrebbe subire dei danni).
Se posizionata all’esterno questa pianta vive bene sia in pieno sole, sia a mezz’ombra. È consigliabile solo evitare la completa ombra. In casa deve avere un’esposizione il più possibile luminosa.
Se la nostra pianta è in piena terra necessiterà di essere annaffiata abbastanza frequentemente in maniera che il terreno rimanga sempre umido. Evitiamo solo che vi siano degli avvallamenti intorno al tronco che, permettendo all’acqua di ristagnare, causerebbero dei marciumi radicali o del colletto.
Se cresce invece in contenitore l’irrigazione dovrà essere commisurata all’esposizione. L’unico modo per regolarsi è inserire un dito in profondità nel terriccio per sincerarsi del grado di umidità presente. È comunque sempre importantissimo evitare i ristagni con molto equilibrio negli interventi e predisponendo sul fondo uno spesso strato drenante formato da cocci, ghiaia o argilla espansa.
Evitiamo anche il più possibile l’utilizzo del sottovaso.
Non sono molto esigenti in fatto di substrato. In piena terra tollerano bene praticamente tutti i suoli. L’ideale però è un misto di terra argillosa, terra di bosco e sabbia. È importante però creare un buon strato drenante sul fondo della buca con della ghia al momento della messa a dimora specie il substrato è piuttosto argilloso e compatto. Anche in contenitore l’unica accortezza che bisogna osservare è quella di creare un bello strato drenante piuttosto spesso, come già accennato precedentemente. Sono piante che crescono molto lentamente e questo aspetto viene enfatizzato se vengono tenute in contenitore. Quindi il rinvaso deve essere effettuato raramente, di solito ogni tre anni. L’importante è sceglierne uno di poco più grande del precedente in maniera che la pianta sia stimolata a produrre foglie piuttosto che radici.
Si tratta di vegetali dalla crescita molto lenta. Se tenute all’esterno in media crescono in altezza 3 cm all’anno, se tenute in vaso al massimo 1 cm. Per questo non necessitano di concimazioni abbondanti. Di solito si interviene ogni 2 mesi con un prodotto liquido ben equilibrato che apporti macro e microelementi. Se la pianta è in piena terra possiamo distribuire anche solo una o due volte all’anno (magari alla fine dell’inverno e a metà estate) una piccola manciata di concime granulare a lenta cessione. Può capitare che le foglie risultino di un verde pallido. Questo può essere causato da una carenza di ferro legata ad un pH piuttosto alto del nostro terreno. In quel caso possiamo intervenire preventivamente incorporandovi dello solfato di ferro. Se la situazione continuasse a ripresentarsi possiamo anche somministrare prodotti a base di ferro chelato, sia tramite irrigazione sia come con concimazione fogliare. Ricordiamoci sempre di distribuirli alla sera o alla mattina presto in quanto la luce e il calore portano ad un veloce degrado e quindi ad una minor efficacia del prodotto.
Se la pianta cresce regolarmente è normale vedere ogni anno ingiallirsi almeno due foglie alla base. Queste vanno eliminate senza lasciare monconi perché potrebbero marcire trasformandosi in veicoli per i patogeni. Il modo migliore per eliminare le foglie è semplicemente tirarle forte verso il basso. In genere in questa maniera si staccano direttamente dal tronco senza lasciare tracce.
Per poter fiorire le cycas devono essere piuttosto grandi raggiungendo almeno i 2,5 metri di altezza. Questo significa che la pianta deve essere come minimo di 10 anni. E’quasi impossibile veder fiorire gli esemplari cresciuti in vaso.
Si tratta in linea generale di piante molto resistenti. Se vi è qualche errore nella coltivazione possono però venir attaccate da patogeni di varia natura. È bene quindi mantenerle ben monitorate osservando il tronco e la pagina superiore e inferiore delle foglie con regolarità.
Foglie gialle cycasPuò capitare soprattutto in estate. La causa può essere un eccesso di irrigazione (specie se sono in contenitore o in un terreno troppo pesante) oppure un eccesso di fertilizzante azotato.
In questo caso è molto importante sospendere per un certo periodo le somministrazioni di acqua e di prodotti coadiuvanti e mantenere per un po’ il terreno più secco del necessario.
Si ricorda, che a parte qualche rara eccezione, l’utilizzo del sottovaso risulta per lo più dannoso perché ostacola il defluire dell’ acqua portando a marcescenza le radici.
Foglie con macchie scure rotonde Possono essere causate da gelate invernali oppure da carenze idriche (in estate). È bene in questo caso rimuovere le foglie eccessivamente danneggiate e ripristinare un’adeguata irrigazione.
Se le macchie fossero sulla pagina inferiore della foglia potrebbero invece essere causate dalla cocciniglia cotonosa. Se si osserva con attenzione la pianta non dovrebbe essere difficile identificarne qualche esemplare. In questo caso (se l’infestazione è di piccole-medie dimensioni) possiamo rimuoverle manualmente con un cotton fioc imbevuto di alcool e lavando bene le foglie con acqua saponata per rimuovere l’eventuale fumaggine.
Se invece vi accorgete che il problema è molto diffuso potete utilizzare un insetticida sistemico in combinazione con un olio minerale. Esistono anche formulazioni con entrambi i prodotti premiscelati.
Se l’infestazione si presenta ogni anno con regolarità e le vostre piante sono in vaso potete anche pensare di agire preventivamente inserendo nel terriccio delle pastiglie di insetticida. Di solito durano circa 3 mesi e proteggono da un’ampia gamma di insetti.
La moltiplicazione delle cycas si può ottenere principalmente tramite seme o da pollone.
La riproduzione per seme è molto lenta in quanto solo per la germinazione sono richiesti circa nove mesi. Inoltre, come abbiamo detto, è difficile far in modo che la pianta riesca a produrli.
Se si procedere prelevando un pollone si riuscirà invece ad avere una nuova pianta in tempi piuttosto brevi. Bisogna prima di tutto prelevare i germogli che si trovano alla base o lungo il tronco. Vanno inseriti in un piccolo vaso a metà della loro altezza. Il terriccio deve essere molto leggero e drenante, possibilmente composto da sabbia e perlite. Bisogna lasciare sempre questo substrato piuttosto secco in maniera che il pollone sia stimolato a produrre radici. Quando queste saranno comparse si potrà cominciare ad irrigare più abbondantemente.
Ci vorranno almeno 10 mesi prima che compaiano le prime foglie. A quel punto si potrà trasferire la piantina in un vaso un po’ più grande (ma non troppo!) con un terriccio più ricco. Le prime foglie sono sempre piuttosto tenere e delicate: bisogna quindi maneggiare la pianta con molta delicatezza.
Cycas revoluta: è originaria del Sud-Est asiatico. È la specie più coltivata in Europa. Ha foglie arcuate. La crescita è molto lenta. Di solito raggiungono al massimo i 2 metri di altezza.
Cycas siamesis: assomiglia molto alla revoluta, ma è di taglia ancora più contenuta.
Cycas circinalis: è più alta della revoluta (fino a 6 metri), ha una crescita più veloce e foglie più grandi (possono raggiungere anche il metro di lunghezza).
La cycas è una pianta dioica ovvero è una pianta che ha specie a sesso maschile e specie a sesso femminile. Solitamente le piante portano sia i fiori maschili che quelli femminili ma ci sono delle eccezioni, come per esempio le cycas o i kiwi , nelle quali le piante sono di un sesso ben distinto, o maschio o femmina.
Per capire se si tratta di un maschio o di una femmina tuttavia è necessario vedere il fiore perchè le altre caratteristiche sono identiche in entrambe le piante.
La cycas maschio a fioritura produce uno strobilo, una specie di grande pigna allungata che porta i singoli fiori maschili (si chiamano microsporofilli) che sono squamiformi e portano delle sacche polliniche sparse o raggruppate. I fiori maschili vengono prodotti al centro di un gruppo di foglie ed hanno un colore giallo-arancio molto caratteristico.
Le
cycas femmina producono invece dei fiori diversi rispetto a quelli maschili sia da un punto di vista estetico che da un punto di vista funzionale. I fiori femminili (detti sporofilli) formano sempre strobili terminali ma la loro forma è più larga e meno allungata e le "squame" sono più accentuate.
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