camelia malata

Domanda : camelia malata

Buongiorno! Innanzitutto complimenti per il sito fantastico, che visito spesso per avere le notizie e consigli per la mia passione di giardinaggio. Oggi mi trovo con un problema, che non riesco a capire e risolvere da sola, cosi ho pensato , che mi potreste aiutare Voi. Ho una camelia japonica, che ha 5 anni e nei primi anni mi regalava ogni primavera una fioritura bellissima rosso e fogliame vigoroso, ma da due anni non capisco cosa le succede: hanno scorso ha fatto 4-5 boccioli e ha cominciato ad avere questo stato spoglio , malato direi. questo anno non ha fatto neanche un bocciolo e vedo che sta soffrendo tanto e non so come aiutarla. I suoi fogli sono mezza-bruni ed anche gli rami si seccano. Il mio giardino è a Pontedera. Non fa mai tanto freddo. Un po’ caldo si - d'estate, ma la rinfresco con spruzzandola la mattina con acqua. Vi prego darmi un consiglio cosa fare per salvarla. Grazie in anticipo! saluti!
Camelia rosa

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Risposta : camelia malata

Gentile Svetlana,

le camelie sono arbusti bellissimi, dalla fioritura abbondante, originari dell’Asia, che in natura vivono in un clima fresco e umido; quando un arbusto tende con il tempo a produrre sempre meno fiori, di solito si tratta di un problema dovuto alla coltivazione, e penso sia così anche nel tuo caso, visto poi che oltre a non fiorire, la tua pianta comincia anche ad avere il fogliame rovinato e un aspetto sofferente. Visto che non mi ai indicazioni su come la coltivi, provo a darti qualche suggerimento generale su come si coltivano le camelie, in modo che tu possa poi capire dove sbagli e dove invece stai già agendo nel modo migliore. Prima di tutto il clima, considera la più grande mostra italiana dedicata alle camelie si tiene ogni anno, nei mesi di fine inverno, a Verbania Pallanza, sul lago Maggiore; chiaro che se a Verbania le camelie possono venire poste a dimora in pieno sole, a Pontedera è forse il caso di far loro godere un poco di ombra, soprattutto durante i mesi più caldi, per evitare che godano di un clima eccessivamente caldo ed asciutto; fai quindi benissimo a vaporizzare la chioma, ma oltre a questo, se la tua pianta è in pieno sole, sarebbe opportuno ombreggiarla leggermente. Le camelie amano un terreno acido, e in gran parte dei giardini italiani invece il terriccio non è adatto per queste piante, e va quindi periodicamente corretto con particolari fertilizzanti ricchi in ferro; ogni 3-4 anni però è opportuno sostituire la maggior parte del terreno in cui è posta la pianta, anche se si trova in piena terra. Puoi anche pensare dia sportare ogni anno qualche centimetro di terriccio e sostituirlo con terriccio apposito per piante acidofile; se le piante acidofile si trovano in un terreno eccessivamente basico, tendono a non riuscire ad assorbire il ferro dal terreno, e quindi non riescono a produrre clorofilla: le foglie diventano sempre più giallastre e la pianta soffre, perché non riesce ad espletare la fotosintesi clorofilliana e quindi “non mangia”. Se pensi al clima presente sul lago Maggiore, oltre al fresco subito pensi ad una costante umidità, le camelie provengono da zone fresche e umide, con piogge frequenti; infatti non amano che il terreno resti asciutto a lungo, e necessitano di annaffiature regolari, soprattutto quando il clima è caldo. Se annaffiamo spesso però dobbiamo anche cercare di evitare di lasciare il terreno sempre inzuppato, cosa che causerebbe il soffocamento delle radici; quindi annaffiamo regolarmente, da marzo a ottobre, un poco meno negli altri mesi (se fa molto freddo o se piove molto possiamo anche evitare di annaffiare), evitando di annaffiar se il terreno risulta ancora umido. Se le annaffiature sono scarse la pianta manifesta bruciature sul bordo del fogliame, e ha le foglie rivolte verso il basso, direi mosce; se invece annaffiamo troppo, si sviluppano con facilità marciumi, muffe e funghi, che causano ingiallimento fogliare, perdita delle foglie, marcescenza apicale dei rametti. Oltre a tutto questo, la maggior parte delle piante che troviamo in vivaio, soprattutto quelle con fiori grandi e appariscenti, sono ibridi, coltivati nei primi anni di vita con fertilizzazioni regolari; quando portiamo a casa queste piante, i fertilizzanti che hanno nel terriccio di coltivazione, durano ancora alcune settimane ( a volte mesi), ma poi dovremo supplire noi alle carenze di minerali nel terreno; quindi è importante fornire il giusto fertilizzante, nei mesi di rigoglio vegetativo, nel caso della camelia da dopo la fioritura fino all’autunno, quando la pianta prepara i boccioli per l’anno successivo. Un buon fertilizzante per piante da fiore acidofile esiste anche in granuli a lenta cessione, che quindi puoi fornire anche solo un paio di volte all’anno, e si scioglierà progressivamente con l’acqua delle annaffiature.


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