Camelie sofferenti
salve potete aiutarmi...ho 5 camelie...ma una presenta foglie accartocciate e bruciate in punta e. Un altra presenta ingiallimento sulla punta delle foglie...un'altra ha le foglie sbiadite di un verde chiaro...l'altra ha tutti i boccioli piccoli e bruciati e anche questa ha le foglie un bruciacchiate....evidenzio che le ho tutte in vaso e le ho in terrazza...ma in una zona riparata da sole e vento...vi prego aiutatemi perché tutti vivaisti pur di guadagnare mi hanno sempre consigliato male
Gentile Sele,
le camelie sono arbusti di dimensioni anche grandi, a crescita abbastanza lenta, originari dell’Asia; in particolare, le camelie più coltivate in Europa sono ibridi delle specie giapponesi. Possono sopravvivere anche in vaso, anche per molti anni, ma solo a patto di seguire nel modo migliore le necessità di coltivazione. Le camelie sono piante acidofile, ovvero amano terreni acidi, e non sopportano alte concentrazioni di calcio nel terreno. Se le coltiviamo in vaso, e le annaffiamo con l’acqua del rubinetto, nel corso egli anni il terriccio contenuto nei vasi tenderà ad accumulare il calcare dell’acqua, e quindi anche la torba più acida, tenderà progressivamente ad avere un ph sempre più basico. Le piante acidofile quando vivono in terreni calcarei tendono a non riuscire ad assorbire dal terreno il ferro, che è loro necessario per la vita, e soprattutto per svolgere al meglio la fotosintesi; il risultato di molti mesi in un terreno ricco in calcare, per una pianta acidofila, consiste in un fogliame ingiallito, spento, triste. Visto che le tue camelie sono in vaso, il migliore metodo per garantire loro un terriccio costantemente acido, è rinvasarle ogni 2-3 anni, sostituendo tutta la terra nei vasi, con terriccio specifico per piante acidofile. In questo modo, anche se le tue piante, oltre all’acqua delle piogge riceveranno anche acqua calcarea, il terreno non riuscirà ad accumulare così tanto calcare da divenire dannoso per le piante. Le altre problematiche delle tue camelie, come maculature scure e foglie accartocciate, possono essere state causate da diverse problematiche. La prima a cui si pensa di solito è l’acqua: le camelie amano un terreno umido e fresco, e annaffiature regolari; questo non significa necessariamente che il terreno in cui affondano le radici deve rimanere sempre inzuppato di acqua o con acqua stagnante; piuttosto è importante che, da marzo a settembre, non capiti mai che il terreno rimanga secco per alcuni giorni di seguito, e quindi dovrai annaffiare con regolarità, soprattutto ine state e quando non piove. Ma se quando stai annaffiando, noti che il terreno è ancora umido, rimanda le annaffiature di almeno un giorno. E anche nei mesi invernali, evita di lasciare le piante all’asciutto completo, e almeno una volta ogni 8-12 giorni, controlla lo stato del terriccio, e se risulta molto asciutto, annaffia leggermente. Un’altra problematica che spesso affligge le piante in vaso (tutte) è legata ai fertilizzanti: nel corso degli anni il terreno tende a perdere la maggior parte dei Sali minerali, che vengono assorbiti dalle radici della pianta; per ristabilire il giusto tenore di Sali minerali, dobbiamo per forza intervenire noi. Se i vasi sono molto grandi, è sufficiente spargere circa un paio di cucchiaiate di concime granulare a lenta cessione sulla superficie del vaso, e interrarlo leggermente con una zappetta; impiegherà circa 4 mesi per sciogliersi, e quindi, se lo spargi a fine inverno, continuerà a fertilizzare la pianta fino all’estate. Se invece hai costanza e determinazione, da aprile fino a settembre, puoi aggiungere del fertilizzante all’acqua delle annaffiature, ogni 12-15 giorni, scegliendo un concime per piante da fiore acidofile, che contenga una buona varietà di microelementi.
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