Potatura lavanda
Salve a tutti! Mi hanno regalato una lavanda in vaso che ho poi trapiantato in piena terra. Quest’anno ho apprezzato tutta la sua bellezza quando e come potarla dato che presenta già delle parti legnose? Grazie in anticipo per il vostro aiuto.
Gentile Rosalba,
la lavanda è una bellissima pianta aromatica, tipica del paesaggio mediterraneo; purtroppo ha un portamento spesso poco elegante, perché gli arbusti, se lasciati a se stessi, tendono a svilupparsi in altezza, fino a 150-180 cm, producendo fogliame e fiori solo all’apice dei rami, e lasciando invece la parte bassa dei fusti completamente spoglia; il legno con corteccia grigia ha un aspetto abbastanza particolare, che sicuramente non tutti trovano decorativo. Per evitare che gli arbusti di lavanda tendano a svilupparsi in questo modo, tipicamente si tende a potarli spesso, almeno una volta all’anno; visto che le parti legnose tendono a non produrre germogli, le potature si effettuano appena dopo la fioritura, quando i fiori dal viola vivace stanno passando al lilla-grigio; si pota andando quasi fino in fondo al rametto, o almeno, qualche centimetro al di sopra della zona in cui cominciano le foglie nuove. In questo modo si stimola la produzione di nuovi germogli e nuovo fogliame, mantenendo al contempo l’arbusto sempre denso e fitto, senza spazi vuoti. In Provenza in effetti le piantagioni di lavanda vengono tenute molto basse, grazie al fatto che periodicamente i fiori vengono potati per estrarne l’olio profumatissimo. Le lavande sono anche molto facili da propagare, anche al momento della potatura: prendi alcuni dei rametti più belli e meglio sviluppati che hai potato, e semplicemente interrali per circa un terzo della loro lunghezza; nell’arco di alcune settimane cominceranno a sviluppare delle nuove piantine. Questa operazione si pratica a fine fioritura, in estate, o anche in primavera. I fiori che hai ottenuto con la potatura possono venire utilizzati per creare dei bouquet secchi; una volta essiccati basta semplicemente appoggiare i rami su un telo di cotone (o su un ampio foglie di giornale) stringerli un poco ed agitarli con le mani: nel foglio troverai tutti i profumati fiorellini, che possono venire utilizzati per profumare l’ambiente, o i cassetti. La mia nonna prendeva i rametti e li pareggiava, con della rafia li legava in stretti mazzetti, con la legatura appena sotto le spighe di fiori; poi piegava i rametti a coprire i fiori e li fissava nuovamente con la rafia; in questo modo otteneva delle enormi olive profumate di lavanda, che metteva nell’armadio.
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