Lavanda pianta
La lavanda è una pianta che non ha bisogno di innaffiature particolarmente abbondanti e frequenti. Infatti questo genere di cespuglio preferisce anche stare qualche giorno all'asciutto piuttosto che avere uno strato di terreno inzuppato d'acqua. La lavanda preferisce degli ambienti non troppo umidi per questo motivo è fondamentale che il terreno sia ben asciutto quando si intende procedere nuovamente con la sua irrigazione. E' comunque consigliato sospendere le innaffiature dal periodo che va da novembre a febbraio; mentre durante l'autunno e la primavera è sufficiente innaffiare la pianta 1-2 volte al mese, invece durante l'estate è necessario irrigare la lavanda 1-2 volte alla settimana. In ogni caso qualora il terreno risultasse completamente asciutto da diversi giorni è possibile procedere con la sua innaffiatura.
Il momento migliore per piantare e quindi coltivare la lavanda solitamente è l'autunno o la primavera. Se questa viene piantata in una zona molto piovosa è consigliato piantarla durante la primavera, in quanto la lavanda è una pianta che teme il ristagno idrico. Viceversa se la lavanda viene piantata in un ambiente particolarmente caldo la sua piantumazione è consigliata durante la stagione autunnale. Oltre alla sua innaffiatura, un intervento di fondamentale importanza per la cura e quindi per la crescita della lavanda è la sua potatura. Infatti questo genere di intervento dev'essere eseguito durante il mese di settembre, e si procede tagliando la pianta il più basso possibile senza arrivare al legno spoglio perché altrimenti questa non vegeterebbe più. Grazie alla potatura è possibile rendere il cespuglio di lavanda più ordinato e soprattutto più duraturo.
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La pianta di lavanda non richiede cure particolari, ma una prima e quindi fondamentale operazione è quella della concimazione. Questa dev'essere eseguita inizialmente per la preparazione del terreno dove poi sarà per l'appunto piantata la lavanda. Infatti in concomitanza alla fertilizzazione del terreno con del letame maturo si esegue anche la vangatura cioè il rivoltamento degli strati di terreno che permette lo sviluppo di nuovi microrganismi. Durante la fase vegetativa della lavanda, che va da marzo a settembre, per favorirne la sua crescita e quindi il suo sviluppo, è necessario diluire nell'acqua che viene solitamente impiegata per l'irrigazione, del concime liquido a base di azoto. Qualora la lavanda venisse piantata dentro a dei vasi si consiglia di sistemare sul fondo degli stessi uno strato di letame maturo ricoperto da uno strato di ghiaia.
Essendo una pianta rustica, la lavanda è resistente alle malattie, ma se il terreno in cui si trova è argilloso, oppure viene tenuto troppo umido causando la presenza di ristagni idrici, si rischia di provocare il marciume dell'intera pianta. Inoltre a volte è possibile che questo genere di pianta venga assalito da funghi o larve d'insetti. Infatti il peggior nemico della lavanda è il fungo di Septoria che attacca le foglie dal basso, causando delle macchie gialle sulle stesse. In questo caso la lavanda può essere curata solo eliminando le parti infettate, e soprattutto cercando di ridurre o se è possibile di eliminare l'umidità presente in ambiente. Qualora il fungo colpisse l'intera pianta è possibile intervenire utilizzando degli appositi fungicidi. Per evitare la comparsa di questi funghi è consigliato eseguire delle zappettature sullo strato superficiale del terreno che permettono una migliore ossigenazione dello stesso e delle radici.
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