Piante da giardino sempreverdi
La varietà di piante sempreverdi che la Natura ci mette a disposizione è assai vasta e comprende anche un numero consistente di specie arboree ornamentali di facile coltivazione in un giardino, con forme differenti di chiome o foglie e fiori di diversi colori e profumi.
Del resto la diversa varietà climatica che contraddistingue la nostra penisola consente la crescita di varie specie, da quelle originarie delle zone temperate più fresche a quelle termofile tipiche dell'area calda mediterranea.
Tra di esse vanno ricordate:
l'Araucaria, una conifera il cui nome deriva dalla tribù indigena cilena degli Araucari, la regione originaria di questa specie, chiamata anche "Puzzle della scimmia". Quest'albero raggiunge altezze considerevoli (anche 30 metri) e produce foglie acuminate verde lucido. Nelle piante giovani la disposizione dei rami le conferisce una forma conica, che diventa caratteristicamente arrotondata man mano che la pianta si sviluppa;
la Magnolia, originaria del Sud-Est degli Stati Uniti, importata in Europa agli inizi del Settecento e il cui nome deriva dal francese Pierre Magnol, direttore del giardino botanico di Montpellier in quello stesso periodo. Le magnolie sono tra le più antiche Angiosperme e di esse sono stati ritrovati reperti fossili risalenti al Cretacico. Sono piante maestose che possono raggiungere 25 metri d'altezza, con grandi foglie lanceolate, rigide e coriacee, e grandi fiori bianchi profumatissimi;
l'Olivo, bellissima pianta utilizzata fin dall'antichità per le sue innumerevoli proprietà, estremamente longeva anche se di crescita lenta, che adornerà i vostri giardini con la forma contorta del suo fusto e il colore argenteo delle piccole foglie;
l'Alloro, altro esponente della flora mediterranea che vegeta anche allo stato spontaneo formando dei veri e propri boschetti. Questa pianta, con corteccia verde-nerastra e fiori giallo chiaro che si sviluppano da infiorescenze ad ombrello, possiede foglie ovate verde scuro, coriacee, lucide nella parte superiore e opache in quella inferiore e gradevolmente profumate, il che le rende adatte a vari usi in cucina;
il Corbezzolo, altro alberello tipico delle zone calde mediterranee, che può raggiungere anche i dieci metri d'altezza e la cui particolarità è quella di fiorire tra ottobre e dicembre e di produrre dolcissime bacche di colore rosso aranciato nell'autunno successivo.
Se vogliamo che il nostro giardino invernale si colori oltreché del verde intenso delle foglie anche dei toni accesi del rosso aranciato e del giallo, è necessario mettervi a dimora degli alberi da frutto come quelli appartenenti al genere degli agrumi. Oltre ad ottenere un giardino vivace ricco di colori e profumi, potrete disporre della frutta di stagione che desiderate direttamente a casa vostra.
Tra questi ricordiamo:
l'arancio, pianta coltivata fin dall'antichità, con foglie di un colore verde scuro e piccoli fiori bianchi profumatissimi;
il limone, col suo frutto in spicchi di sapore aspro ma assai versatile anche in cucina;
ll clementino, un albero dalle ridotte dimensioni ma che può contare su un'ottima vigoria, ottenuto come ibrido dall'incrocio fra il mandarino e l'arancio amaro.
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Riservando le dovute cure ed attenzioni è possibile coltivare in giardino inoltre differenti varietà di piante erbacee aromatiche, che possono formare veri e propri cuscini sempreverdi profumati.
Tra di esse ricordiamo:
la lavanda, una pianta che cresce a cespugli molto ramificati, di facile adattabilità, tipica dei paesi attorno al Mediterraneo e diffusa allo stato spontaneo nei luoghi aridi e sassosi e il cui nome è dato dal fatto che, nell’antichità, veniva utilizzata soprattutto per lavarsi. I suoi steli sono dritti, a carattere legnoso e possono arrivare ad una lunghezza di circa un metro, mentre le foglie, di tipo lineare, sono appuntite all’estremità superiore e di colore verde-grigiastro. I fiori invece, per i quali la pianta è maggiormente conosciuta, si sviluppano sugli steli formando una spiga e sono di colore azzurrino-violaceo gradevolmente profumati;
la salvia, una pianta sempreverde che cresce a folti cespugli, originaria dell’Europa meridionale, con foglie grigio-verdi di forma ovale allungata vellutate nella parte superiore e fiori di color violetto che crescono in forma asimmetrica sugli steli;
la maggiorana, originaria dell’Asia, con piccoli fusti eretti e ricchi di rami e foglioline opposte, ovali e coperte da una leggera peluria e fiori bianco-rosati raccolti in spighe;
la menta, facile da coltivare e fortemente aromatica, apprezzata sin dal tempo degli Egizi e dei Romani. Essa si presenta con steli eretti e foglie opposte, semplici o lanceolate, coperte da leggera peluria e di colore verde brillante con fiori raccolti in spighe, che vanno eliminati appena compaiono per evitare di indebolire l’aroma.
La caratteristica di mantenere le foglie nella stagione fredda è comune anche a certe varietà di piante arbustive ornamentali che producono bacche o possiedono fogliame e fioritura molto decorativi.
Nel novero possiamo certamente includere:
l'agrifoglio, utilizzato spesso anche per la creazione di siepi e molto longevo (può vivere fino a trecento anni) che talvolta raggiunge altezze anche considerevoli e assume così portamento arboreo. Le sue bacche rosse che maturano in inverno e le foglie coi margini tipicamente spinosi vengono da sempre utilizzate per le decorazioni natalizie;
il mirto o mortella, con portamento estremamente compatto e privo di spine, di dimensioni abbastanza ridotte e le cui foglie sono caratterizzate da una forma tipicamente ovale mentre i fiori, di un color bianco crema, sbocciano durante l'estate. I frutti, al contrario, giungono a maturazione in autunno e sono utilizzati, sopratutto in Sardegna, per produrre il caratteristico liquore;
l'oleandro, arbusto abbastanza sensibile alle basse temperature e amante perciò dei climi miti, coltivato a scopo ornamentale per i suoi fiori che vanno dal bianco al rosa al rosso ed emanano
un intenso profumo;
l'azalea, che costituisce un genere a se stante, una pianta nana con piccoli fiori e un'altezza abbastanza modesta compresa fra i 40 e 90 centimetri;
il rododendro, appartenente alla famiglia delle Ericaceee e il cui nome deriva dal greco e significa "albero di rose". Il rododendro è una pianta di origini molto antiche e la sua provenienza è da far risalire al continente asiatico, in particolare Cina e area caucasica. Da queste zone esso si diffuse in Europa solo nell'Ottocento e da allora fu oggetto di studi da parte di botanici inglesi che ne crearono vari ibridi;
la camelia, anch'essa originaria del continente asiatico, in particolare di Cina, Giappone e India, che può raggiungere dimensioni elevate e fiorisce a partire dal mese di gennaio fino a primavera inoltrata.
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