Piante invernali da esterno
Fra le specie botaniche a portamento arboreo più adatte a rallegrare il vostro giardino invernale possiamo annoverare fra le altre:
l'
agrifoglio, popolare albero sempreverde che può raggiungere l'altezza di 8 metri e che vegeta già allo stato spontaneo nella flora italiana. La pianta si caratterizza per le sue foglie a margine spinoso e pungente, ma sopratutto per le sue belle bacche rosse che nelle varietà "Angustifolia" "Argenteo-marginata", "Bacciflava" e "Pyramidalis", hanno la particolarità di svilupparsi dalle piante femminili solo se nelle vicinanze c'è una pianta maschile;
il
corbezzolo, altro sempreverde alto fino a 6 metri, caratteristico della macchia mediterranea, me che vive bene anche nei giardini di città, in posizione riparata. Le sue foglie scure, lucide e dentate hanno una forma oblungo-lanceolata mentre i fiori campanulati e profumati, portati in pannocchie terminali pendenti, sono di color bianco o rosato e maturano contemporaneamente ai frutti, simili a piccole fragole;
l'
erica invernale, che nella sua varietà "Lusitanica", originaria della costa atlantica di Portogallo, Spagna e Francia, resiste bene al gelo e produce nei mesi di gennaio-febbraio dei fiori bianco-rosati leggermente profumati portati da pannocchie piramidali che si sviluppano su rami grandi e piumosi;
l'
hamamelide, in particolare la specie "Intermedia", pianta decidua con belle foglie decorative autunnali che però in inverno si ammanta di grandi e splendidi fiori color rosso-rame o giallo a seconda delle varietà.
Fra le piante da esterno a portamento arbustivo, nel giardino invernale non possono non mancare specie come;
il
viburno, in particolare la specie "fragrans", a carattere deciduo, che può raggiungere anche altezze considerevoli e presenta portamento eretto e foglie ovali e dentate acuminate all'apice di colore verde scuro con sfumature arancioni. ma sopratutto bei fiori bianchi che, spuntando nei mesi di novembre e dicembre, appaiono in mazzi molto profumati;
la
forsizia bianca, specie poco conosciuta, originaria della Corea e appartenente alla famiglia delle Oleacee, caratteristica per i suoi fiori bianchi a forma di stella e intensamente profumati che spuntano sulla pianta a gennaio e possono essere utilizzati anche come fiori recisi;
la
bergenia, appartenente alla famiglia delle Saxifragacee e originaria della Siberia, la cui specie più precoce e diffusa è la "Crassifolia"che fiorisce a partire da gennaio e in alcuni casi, da novembre. I fiori della bergenia crassifolia, di forma campanulata e color rosa pallido sono riuniti in pannocchie e spuntano da scapi che nascono all'ascella della foglia e che devono essere rimossi al termine della fioritura;
la
skimmia nella specie "Japonica", chiamata anche pepe verde, arbusto sempreverde di dimensioni piccole o medie, originario del Giappone. Questa specie produce foglie di color verde scuro brillante, di forma ovale o lanceolata e aspetto leggermente cuoioso, e fiori bianco-crema i cui boccioli rossastri appaiono sulla pianta già in autunno;
il
rododendro, il cui nome deriva dal greco e significa albero delle rose, arbusto sempreverde poco esigente con rami robusti, foglie coriacee di colore verde scuro e fiori simili a rose con corolla a forma d'imbuto.
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Che assumano un aspetto a cespuglio o spuntino spesso come singoli esemplari da una coltre di neve, varie piante erbacee a fioritura invernale possono ottimamente vegetare anche sul balcone di casa.
Fra le specie certamente più conosciute sono da citare:
l'
elleboro, nella sua varietà "Foetidus", una pianta erbacea alta da 50 a 100 cm, che da gennaio ad aprile porta degli steli fioriferi che producono piccoli fiori raggruppati e durevoli a cinque petali di un particolare colore verde acido con una bordatura rossa. Questa pianta possiede inoltre un apparato radicale formato da grosse radici nere, che le consente di assicurarsi il fabbisogno idrico anche in periodo di siccità;
la
camelia nella specie "Sasanqua", originaria del Giappone, una camelia invernale che fiorisce dal mese di ottobre a quello di marzo e produce fiori a corolla semidoppia di colore rosa carico o bianco e assai profumati;
la
viola cornuta, piccola pianta assai adattabile e resistente al freddo, con fogliame compatto e piccoli fiori profumatissimi dal caratteristico colore che appaiono dall'autunno fino a primavera inoltrata;
il
senecio, specie erbacea con fogliame persistente che può trasformarsi in un piccolo arbusto, di un caratteristico colore grigio che spicca ancora di più nella scarsa luminosità invernale in contrasto ad altri fogliami o fioriture.
Abbiamo visto fino ad ora le piante fiorite in questa stagione e le loro principali caratteristiche. Tuttavia se volessimo realizzare un mazzetto di fiori, quali sarebbero i migliori fiori invernali?
Nel periodo invernali, i fiori che non dovrebbero mancare dal fiorista, almeno sulla carta, sono l'amarillis, il tulipano, l'azalea, il ciclamino e la poinsettia, meglio conosciuta come Stella di Natale.
Ovviamente anche i fioristi cercano di dare un tocco di stagionalità e di rusticità alle loro creazioni e quindi utilizzano delle specie più rustiche e meno appariscenti ma che comunque fioriscono in inverno. Per esempio delle specie che possono essere utilizzate per le creazioni invernali sono le skimmie, l'elleboro, il calicanto invernale, l'amamelide ed altre specie molto belle.
Nell’immaginario comune durante i mesi più freddi dell’anno il giardino è a riposo; i suoi colori non possono che essere tenui e le attrattive davvero scarse.
È però un pregiudizio che, almeno parzialmente, può essere smentito. I mesi che vanno da novembre a febbraio possono in realtà venire illuminati da fiori, foglie, bacche e cortecce di colori accesi, pronti a fondersi con l’atmosfera rarefatta e renderla estremamente più accogliente e interessante.
Per sfruttare al meglio queste opportunità è bene, in fase di progettazione, pensare le diverse aree nel susseguirsi delle stagioni e inserire in ciascuna uno o più elementi che possano renderle sempre attraenti.
Possiamo pensare di giocarci tutto sul contrasto di colori. Molto semplice è, per esempio, inserire molti tocchi di rosso (presente in fogliame persistente, in cortecce, in bacche) che verrà sottolineato dal candore delicato della neve.
Anche le forme hanno una loro importanza. Le infiorescenze (come quelle delle ortensie o le spighe delle graminacee) sono splendide quando vengono “congelate” all’interno della brina mattutina.
Bisogna poi sottolineare che vi sono fioriture che si possono prolungare fino a novembre e alcune che cominciano ad apparire già da metà gennaio-inizio febbraio. Il periodo in cui le corolle sono completamente assenti è quindi veramente breve.
Ecco una piccola antologia di piante da prendere in considerazione, suddivise in base alla loro attrattiva.
Le piante erbacee sono tendenzialmente quelle meno resistenti al freddo. Alcune però, specialmente quando le temperature sono superiori allo zero per buona parte della giornata, riescono a crescere e anche a fiorire.
Helleborus niger detto anche “rosa di Natale”; è dotato di grandi e belle foglie verde scuro persistenti. Nei mesi di gennaio-febbraio (prima, se forzato) produce grandi corolle bianche che, col tempo e con le gelate, assumono sui bordi interessanti sfumature rosate. Sono piante molto resistenti, che crescono bene e autonomamente soprattutto in piena terra, con un’esposizione a mezz’ombra. Gli ibridi, ottenuti tramite incrocio con l’orientalis, fioriscono un po’ più tardi (già verso marzo, se ben esposti), ma offrono una gamma di colori più ricca.
Erica è uno dei fiori più apprezzati di questo periodo. In particolare la lusitanica è meno esigente di altre, adattandosi anche a terreni calcarei, e fiorisce tra gennaio e febbraio, nei colori del bianco e del rosato.
Altre regine incontrastate sono la
Carnea e la
Erigena e i loro molti ibridi orticoli (detti Erica x darleyensis) , nei colori (rosa, violetto, bianco) e altezze più vari. Adattabilissime per quanto riguarda il terreno (meglio se ammendato con della torba e con un ottimo drenaggio) sono davvero tra le più rustiche e affidabili. Un poco più tardiva, ma sempre interessante è la Sicula, a fiori rosati.
Bergenia cordifolia affidabilissima tappezzante anche per le zone più rigide, colonizza velocemente ampie aree grazie ai suoi rizomi. Il suo fogliame è sempreverde, anche nelle sfumature del rosso o dell’allegro verde mela. Le infiorescenze, spesso prodotte già a marzo, si declinano nei toni del rosa, del rosso e del bianco, alle volte in bel contrasto con le foglie.
Senecio annuale o perenne, è incantevole da inserire per le sue foglie coperte da una sottile lanugine argentata. In alternativa possiamo, per avere un effetto simile, impiegare perenni sempreverdi come la Santolina o l’elicriso.
Heuchera bella sempreverde tappezzante. Le moderne selezioni hanno creato cultivar con foglie di ogni colore, dal verde acido al rosa acceso al rosso, al viola. Di solito nel pieno dell’inverno cessa di crescere, ma riprende appena finiscono le gelate, soprattutto se ben esposta.
Ophiopogon nigrescens bella perenne dal fogliame nero-violaceo sempreverde. Molto interessante per creare contrasti con il rosso e l’argenteo.
Alcuni dei fiori più precoci si ottengono inserendo nel giardino delle bulbose. Possono essere utilizzate nelle aiuole o anche liberamente nel prato, creando dei gruppi. In questa maniera l’effetto sarà più naturale riproducendo l’aspetto dei prati di montagna al momento del disgelo.
Ciclamino molto interessanti gli ibridi da vaso. È però possibile inserirli anche in giardino. Alcuni fioriscono fino a novembre, come il Neapolitanum, altri cominciano verso marzo, come il repandum o il coum
Bucaneve uno dei fiori più rappresentativi dell’inverno. Possono spuntare da sotto alla neve già dagli inizio di febbraio.
Leucojum vernum molto simili ai bucaneve, ma più economici. È quindi possibile utilizzarli per colonizzare ampie aree, facendoli naturalizzare.
Iris reticolata nonostante la piccola taglia si fanno notare per i loro colori che vanno dal blu al giallo, tra febbraio e marzo
Crocus vivaci colori dal giallo al viola al bianco, tra febbraio e marzo. Tra i più popolari.
Pie di gallo erathis hyemalis una tuberosa rustica tappezzante che produce, a marzo, bei fiori gialli simili ai ranuncoli.
Sono tra gli elementi “stabili” del giardino e vanno inseriti quindi il prima possibile in maniera che abbiano il tempo di crescere e rappresentare la struttura portante intorno a cui disporre erbacee e annuali.
Jasminum nudiflorum può essere cresciuto come cespuglio o piccolo rampicante. Già da febbraio, sui rami nudi, produce abbondantissimi fiori gialli, tra i più apprezzati in quel periodo.
Hamamelis mollis e virginiana medio arbusto, fiori da giallo ad arancio a rosso, in mazzetti, molto profumati, tra gennaio e marzo. Alle volte ripetono in autunno.
Chaenomeles japonica bellissima e abbondante fioritura tra febbraio e maggio, nei toni del rosa, seguita poi, in estate da bei frutti eduli. Pianta molto resistente, che può essere cresciuta come medio cespuglio o a spalliera, come rampicante.
Forsythia tra i primi arbusti a fiorire, uno dei simboli della primavera che sta arrivando. Può essere impiegata sia come esemplare isolato sia per la realizzazione di siepi, di preferenza informali. La fioritura, nel giallo (ma oggi disponibile anche in bianco) avviene infatti sui rami prodotti nell’annata precedente ed è quindi importante limitare il più possibile le potature o effettuarle appena le corolle appassiscono.
Calicanto Chimonanthus praecox fiorisce abbondantemente, sui rami spogli, da gennaio a marzo spandendo nell’aria un dolce profumo. Alto e largo circa 3 metri è bellissimo come arbusto isolato o cresciuto a spalliera e, sebbene un po’ disordinato, sa essere decorativo anche durante la bella stagione
Camelia sasanqua originaria del Giappone, ha foglie più strette rispetto alla japonica e una fioritura più precoce, che a seconda del clima, si protrae da ottobre fino a marzo. Mediamente rustica (sopporta fino a -10°C) ha corolle semplici o semidoppie, più rari quelli a peonia. Il colore va dal bianco, al rosa al rosso. Alcune sono anche deliziosamente profumate. Richiede terra acida.
Un altro elemento decorativo di primo piano in inverno sono le bacche e le cortecce colorate. Le possibilità sono davvero molte e ognuno deve scegliere secondo i propri gusti ed esigenze.
Skimmia japonica piccolo arbusto, che cresce bene anche in vaso. Gli esemplari femminili producono in autunno pannicoli di bacche rotonde di un bel rosso scarlatto, molto durevoli. In giardino richiede invece terriccio acido.
Berberis le moltissime specie producono bei frutti rossi, viola o neri e alcune hanno anche fogliame persistente. Le dimensioni sono molto variabili (da 30 cm fino a 5 metri) e possono quindi trovare molti usi differenti, adattandosi a vari contesti.
Cotoneaster le bacche, per lo più rosse o arancioni, permangono per tutto l’inverno. In alcune varietà anche le foglie sono persistenti e assumono belle colorazioni. Anche in questo caso c’è solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda dimensioni e conseguentemente utilizzi.
Nandina domestica altro bell’arbustino con grappoli di bacche rosse, adatto in bordure, come esemplare isolato e per la creazione di siepine. Le foglie in autunno si accendono nell’arancio.
Piracantha bella per le siepi, si riempie in inverno di innumerevoli bacche arancioni.
Biancospino arbusto cespuglioso comune nelle nostre campagne. Fiorisce in bianco in primavera per coprirsi di bacche rosse nei mesi invernali. Attira incredibilmente i piccoli uccelli che rendono più vivace il giardino.
Rose molte producono belle bacche. Segnaliamo le rugose e la maggior parte degli ibridi di moscata (molto bella Ballerina). Interessantissime le botaniche: Moyesii Geranium, le pimpinnefolia (es. Single Cherry, con bacche nere), le Roxburghii, virginiana (bacche rosse e foglie arancioni in autunno), Complicata (gallica, grandi bacche rosse), pendulina, Glauca. Particolare la sericea pteracantha, con spine enormi, come delle ali, di color rosso acceso, ben visibili in inverno.
Corbezzolo albero o piccolo arbusto che porta frutti gialli rossi e arancio, eduli.
Ilex simbolo del Natale. Albero o cespuglio a foglia persistente, coriacea e lucida. Esistono varie specie e cultivar con foglie omogenee, con variegature o margini a contrasto. Gli individui femminili portano bacche rosse sui rami prodotti l’anno precedente.
Cornus sono molte le varietà interessanti. Proponiamo alba per la bellezza dei suoi rami che si accendono di un intenso rosso nei mesi invernali, dando calore e bel grafismo. Simile è anche il sanguinea. Il florida,dopo la fioritura primaverile in bianco, si presenta in inverno carico di bacche rosse.
Acer tutti interessanti in autunno, però alcune varietà presentano i rami di un bel rosso acceso durante i mesi più freddi. Tra questi segnaliamo i palmatum “sango-kaku”, “eddisbury””Orido Nishiki”.
Betulle, con il colore bianco della loro corteccia e le occhiature nere si abbinano perfettamente all’atmosfera invernale.