Ginco - Ginkgo biloba
Il nome è esotico, ma la pianta lo è meno di quanto possa sembrare: il ginco, o ginkgo biloba è una delle piante più antiche presenti sulla terra, ne sono state rinvenute tracce in fossili antichissimi, ma nonostante questo il ginkgo è tutt'ora presente nelle nostre città, nonostante le sue origini siano remote nel tempo e nello spazio. I
ginco infatti provengono dall'Asia, e più precisamente sono originari della Cina, dove vengono tutt'ora coltivati come piante da frutto.
Questi alberi maestosi trovano spazio nei giardini e nei parchi cittadini; sono alberi che raggiungono negli anni i 15-20 metri di altezza; hanno foglie caduche, a forma di ventaglio, di colore verde chiaro, che divengono dorate in autunno, prima di cadere; in effetti i ginkgo sono tra gli ultimi alberi a perdere il fogliame, e tra i primi a germogliare in primavera, quindi rimangono spogli per pochi mesi all'anno.
Il fusto è eretto, e la corteccia è grigia, molto rugosa ed incisa; le ramificazioni giovani sono perfettamente parallele al terreno, perpendicolari al fusto, come quelle di molte conifere; solo con l'età i rami del ginkgo biloba tendono verso l'alto, quindi gli alberi adulti tendono ad avere una chioma di forma allungata, a fiamma di candela.
I luoghi di origine di questa bellissima pianta hanno clima simile a quello europeo; quindi questi alberi sono perfettamente adatti ad essere coltivati in giardino. Gli esemplari giovani possono necessitare di annaffiature durante i periodi di siccità prolungata, gli esemplari adulti, o a dimora da molti anni, invece, tendono ad accontentarsi dell'acqua delle precipitazioni, senza necessitare di ulteriori cure.
L'apparato radicale ha un buono sviluppo, quindi in genere non necessitano di concimazioni, anche se è consigliabile interrare del concime organico alla base dell'albero, in autunno, soprattutto alla base delle piante a dimora da poco tempo. Non necessitano di potature o altri tipi di cure, e generalmente non vengono colpiti da parassiti o malattie.
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Il ginkgo è una pianta dioica, ovvero esistono esemplari maschili ed esemplari femminili; produce moltissimi frutti, che vengono consumati in Cina, ma che in europa non sono particolarmente graditi. Per questo motivo si tende a coltivare esemplari maschili, per non dover gestire quantità significative di frutti alla fine dell'estate. Il problema dei frutti di questa pianta è infatti l'odore: i frutti di ginco hanno un odore molto sgradevole, particolarmente forte dopo le piogge. I ginkgo vengono molto apprezzati anche come bonsai da esterno, anche se è necessario coltivarli per molti anni prima di ottenere fogliame di dimensioni ridotte e una chioma simile a quella degli alberi vetusti.
Questa pianta viene da sempre molto utilizzata nella medicina tradizionale cinese e giapponese; da molti anni viene utilizzata anche in erboristeria ed in medicina in Europa; se ne utilizzano le foglie, per tisane ed infusi, ma anche sotto forma di estratti: il ginkgo biloba ha forti proprietà vasodilatatorie, e viene utilizzato per problemi venosi di vario tipo.
Infusi ed estratti vengono utilizzati anche per migliorare la memoria, per migliorare la circolazione, nei casi di stress fisico e mentale e come antiossidante; anche in cosmesi se ne sfruttano le proprietà, per migliorare l'idratazione delle pelli secche o asfittiche.