Ginco - Ginkgo biloba
albero deciduo a portamento colonnare, appartenente ad una delle famiglie più antiche esistenti in natura, ne sono stati ritrovate le caratteristiche foglie in fossili di milioni di anni, vicina alle conifere; in natura può raggiungere i trenta metri di altezza. Presenta foglie molto particolari, verde chiaro, a forma di ventaglio, che diventano giallo-oro durante l'inverno, e crescono a mazzetti su rami molto corti. Gli esemplari femmina producono frutti a due lobi, dello steso colore delle foglie, che emanano un odore sgradevole. La corteccia è liscia e setosa, di colore sabbia. Abbastanza coltivata come bonsai, solitamente si trova nelle taglie medie o grandi, poiché la dimensione delle foglie rimane abbastanza grande.
si effettua in tardo autunno o in inverno, solitamente dopo la caduta delle foglie, ricordando di mettere del mastice cicatrizzante sulla superficie di taglio. I germogli si cimano lasciando 1-2 folgie. Il filo metallico non si applica, sia perché lascerebbe cicatrici indelebili sulla corteccia, sia perché i rami del ginkgo difficilmente prendono la forma desiderata; solitamente la forma si incoraggia con la potatura.
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Esposizione: gradisce le posizioni soleggiate, molto luminose. In estate è opportuno porlo in luogo leggermente ombreggiato; in inverno evitare di esporlo a gelate troppo persistenti coprendolo con tessuto-non-tessuto o mettendolo in serra fredda.
Annaffiature: non necessita di cospicue quantità d'acqua, fornite acqua in quantità moderata molto frequentemente in estate, più raramente in inverno. Aggiungete del concime per bonsai all'acqua delle annaffiature ogni 20 giorni durante la stagione vegetativa.
Terreno: la composta ottimale si può preparare mescolando torba, sabbia e argilla in parti uguali. Il ginkgo si rinvasa ogni anno, ala fine dell'inverno. Gli esemplari più vecchi si possono rinvasare ogni 2-3 anni.
Moltiplicazione: si può seminare in primavera. Moltiplicare per talea legnosa in autunno.
Parassiti e malattie: non viene colpito da malattie e parassiti. Se il clima è particolarmente umido talvolta può venire attaccato da cocciniglia, difficilmente visibile, in quanto dello stesso colore della corteccia.
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