Hosta
Molto utilizzata nei giardini delle nostre nonne la pianta di hosta sembrava essere stata dimenticata, ma per fortuna sta vivendo una "seconda giovinezza" ritrovando il posto che merita in giardino; le osta sono piante erbacee perenni di medi dimensioni: durante la primavera producono ampi ciuffi di grandi foglie ovali, lanceolate o cuoriformi, spesse e coriacee, portate da lunghi piccioli arcuati; i ciuffi possono raggiungere i 50-80 cm di diametro e di altezza. In estate tra le foglie si ergono lungi fusti che portano pannocchie di delicati fiori di colore lilla. Il fogliame delle specie originarie di osta è di colore verde chiaro o verde bluastro; in commercio esistono centinaia di ibridi, con foglie variegate, rugose, bluastre, color salvia, o anche di dimensioni particolarmente grandi o piccole.
Il genere Hosta è molto ampio e variegato: comprende all’incirca 40 specie da cui sono derivate, grazie a ibridazioni e incroci, più di 6000 varietà e cultivar, diverse per colori e dimensioni.
Appartengono alla famiglia delle Aspargaceae e sono originarie dell’Asia Orientale, in particolare della Corea, della Cina, del Giappone e della Russia orientale. Allo stato spontaneo crescono nelle aree boschive e montagnose, spesso a ridosso di corsi d’acqua.
Queste erbacee hanno un po’ l’aria antiquata: erano infatti diffusissime nei giardini ottocenteschi: a quell’epoca, infatti, rappresentavano una grande novità e divennero in breve tempo apprezzatissime per le zone ombreggiate esterne, ma anche in contenitore, per abbellire appartamenti o androni poco illuminati.
L’introduzione in Occidente delle prime specie si fa risalire a Philip Franz von Siebold, un medico tedesco che visse per un certo periodo in Giappone, dove erano già molto apprezzate. Verso la fine del XIX secolo giunsero infine altre specie endemiche della Corea e della Cina.
Il loro apprezzamento non fece che aumentare, ma negli Stati Uniti vi fu una vera ondata di entusiasmo grazie alla quale si ottennero, prima della fine di quel secolo, più di 2000 cultivar.
Ancora oggi gli ibridatori non si stancano di introdurre novità, per dimensioni (ve ne sono di piccolissime e di gigantesche), per colorazione delle foglie e per adattabilità a diverse condizioni di luce.
LE HOSTA IN BREVE |
Famiglia, genere, specie | Aspargaceae, Hosta, circa 40 specie |
Tipo di pianta | Erbacea vivace |
Altezza a maturità | Da 15 a 120 cm |
Larghezza a maturità | Da 30 a 150 cm |
Fiori | Da bianco a viola |
Densità | Da 9 a 1 al m2, a seconda della varietà |
Manutenzione | bassa |
Terreno | Ricco e fresco |
Esposizione | Mezz’ombra/ombra. Alcune anche sole |
Irrigazioni | Frequenti in estate |
Rusticità | Ricco e fresco |
Umidità ambientale | alta |
Crescita | Da normale a veloce |
Propagazione | Divisione, semina |
Concimazione | Azotato, a lenta cessione |
Umidità del suolo | alta |
pH del suolo | Da subacido a subalcalino |
Uso | Coprisuolo, bordure, aiuole, vasi, pianta da interno |
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Le hosta sono piante da giardino piuttosto rustiche e resistenti, infatti non temono il freddo, anche se intenso, poiché in inverno perdono la parte aerea, per ricominciare a germogliare dalle radici rizomatose non appena le temperature si alzano in primavera. Si pongono a dimora in piena terra o anche in vaso, in luogo luminoso ma non direttamente colpito dai raggi diretti del sole per un numero eccessivo di ore al giorno; alcune specie dal fogliame di colore particolare sembrano addirittura preferire l'ombra: infatti se poste a dimora in luogo soleggiato il loro fogliame perde colorazione. Il posto ideale sarebbe sotto un albero a foglie caduche, in modo che godano del sole diretto in inverno, che scalda il terreno man tenendolo gelato per il minor tempo possibile, e all'ombra in estate, quando il caldo è torrido e potrebbe asciugare il substrato troppo rapidamente.
Oppure possiamo coltivare le nostre piante in vaso, in modo da spostarle all'ombra durante l'estate.
In questo caso forniamole di un contenitore capiente, almeno 35-45 cm di diametro.
Le hosta sono piante erbacee vivaci: spuntano dal terreno verso aprile, per poi scomparire totalmente a metà autunno. Producono foglie più lunghe che larghe, dal verde acido al verde scuro o glauco, a colorazione uniforme o diversamente variegate o marginate. Rappresentano la loro vera attrattiva, anche se non va dimenticata la gradevole fioritura, prodotta da luglio a ottobre (a seconda della specie), portata su lunghi steli, nei colori dal bianco al lilla al viola, alle volte anche profumata.
L’apparato radicale è rizomatoso e forma ampi reticoli, grazie ai quali vi è una crescita in larghezza piuttosto veloce.
Non si tratta di piante particolarmente esigenti, soprattutto tendono ad adattarsi anche in condizioni non ideali, vegetando senza problemi; prediligono però posizioni semiombreggiate, e terreno abbastanza fresco e umido. Coltiviamole in un buon terriccio ricco e profondo, ben drenato, ma fresco; in caso di siccità annaffiamo con buona regolarità, soprattutto se il cima è molto caldo; a fine inverno spargiamo sul terreno attorno alle radici del concime granulare a lenta cessione,c he si scioglierà nell'arco delle settimane, garantendo un tenore costante di sali minerali nel terreno.
Ricordiamo sempre che gli esemplari coltivati in vaso necessitano di maggiori cure rispetto ai fratelli posti in piena terra: quindi annaffiamo con maggiore frequenza, concimiamo con più attenzione e minori quantità, e soprattutto almeno ogni due anni ricordiamo di cambiare il terreno del vaso.
Le piante di questa varietà non amano essere disturbate, quindi una volta poste a dimora evitiamo di lavorare eccessivamente il terreno, o di estrarle dal substrato per dividerle, ma lasciamo che si allarghino liberamente nel giardino, formando di anno in anno macchie sempre più ampie.
IL CALENDARIO DELLE HOSTA |
Messa a dimora | Primavera; anche fino all’autunno |
Divisione | Primavera, anche fino all’autunno |
Fioritura | Da luglio a ottobre (a seconda della varietà) |
Irrigazione | Da giugno a settembre, a terreno asciutto |
Concimazione | Ogni 3 mesi, granulare a lenta cessione |
Risveglio vegetativo | aprile |
Riposo vegetativo | Novembre-marzo |
La coltivazione delle hosta è molto semplice, visto che praticamente non richiedono manutenzione. Se ben posizionate di solito crescono e si diffondono abbastanza velocemente.
Messa a dimoraIl periodo migliore per procedere all’impianto è tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera (in ogni caso, ma soprattutto per gli esemplari a radice nuda). In seconda istanza è possibile effettuare questa lavorazione anche in autunno e comunque, con un po’ più di attenzione, per quelle ben stabilizzate in vaso, in ogni periodo dell’anno (facendo attenzione a non rompere il pane di terra).
Si scava una buca grande quanto il vaso e si pone sul fondo una manciata di stallatico stagionato. Si inserisce poi l’esemplare badando che il colletto risulti al livello del terreno. Compattiamo bene e irrighiamo abbondantemente.
Se abbiamo acquistato delle piantine a radice nuda o in vasetti da 8-10 cm di diametro è consigliabile farle prima ingrandire in contenitore. Gli esemplari giovani possono, in piena terra, andare incontro a difficoltà dovute a competizione radicale o attacchi da parte di gasteropodi. Se diamo loro la possibilità di irrobustirsi in vaso per uno o due anni saremo poi certi di impiantare piante pronte per affrontare ogni tipo di avversità.
Le hosta amano posizioni ombreggiate o solo parzialmente soleggiate. Sono ideali come coprisuolo sotto le caducifoglie o in tutti gli angoli poco luminosi. La luce diretta viene sopportata meglio dalle varietà con fogliame verde chiaro: è comunque preferibile esporle solamente al sole mattutino, specialmente nel Centro e Sud Italia. L’ombra completa non è quasi mai un ostacolo alla crescita vegetativa, anche se può alle volte comportare la perdita della fioritura.
Le hosta possono essere impiegate felicemente come piante d’appartamento, con una buona illuminazione non diretta.
Un importante nemico è in vento, che può danneggiare e disidratare le foglie. Preferiamo posizioni riparate.
Le piante di Hosta ogliono un substrato fresco e ricco in sostanza organica. Sono ideali i terreni argillosi e capaci di trattenere a lungo l’umidità (senza però che vi sia ristagno). Per mantenere aerato e vitale il suolo è consigliabile, nel mese di novembre, spargere un’abbondante pacciamatura a base di stallatico sfarinato da inglobare con delicatezza all’arrivo della bella stagione.
Per la coltivazione in contenitore si consiglia di impiegare un miscuglio ottenuto con 2/3 di terra di campo e 1/3 di terriccio per piante fiorite. Possiamo eventualmente aggiungere anche qualche manciata di sabbia grossolana di fiume, per favorire lo sgrondo delle acque. Ottima è l’aggiunta anche di un po’ di stallatico sfarinato ben decomposto.
Sul fondo creiamo uno strato drenante con argilla espansa.
Come abbiamo detto le hosta amano un substrato sempre fresco. Nella giusta collocazione di solito è necessario intervenire solamente durante la prima estate, in maniera che le piante non soffrano troppo prima di aver creato un apparato radicale profondo. In seguito accertiamoci solamente che il terreno risulti sempre fresco, soprattutto in profondità. Cerchiamo di evitare di bagnare le foglie: ciò attirerebbe le lumache. Inoltre alcune varietà glauche perderebbero la loro brillantezza.
Ciò che è più importante per la crescita della Hosta è la qualità del terreno, che deve essere ricco in materia organica. È quindi indispensabile, come indicato sopra, distribuire ogni anno dell’ammendante. Per favorirne l’accestimento e la diffusione è però utilissimo spargere, a fine inverno, un concime granulare a lenta cessione, dove l’azoto sia prevalente sugli altri macroelementi.
Questi fertilizzanti possono essere usati anche in vaso, dove è però possibile optare anche per un prodotto liquido da diluire moltissimo e distribuire con ogni irrigazione.
I danni più importanti derivano senz’altro da lumache e limacce: sono ghiotte delle loro foglie e ve ne sono in abbondanza nelle mattinate primaverili, proprio quando nascono i primi e teneri getti. Per ridurre i danni possiamo predisporre delle trappole riempite di birra e inserirle nel terreno: i gasteropodi cadranno dentro.
In caso di forti piogge è però fortemente consigliato distribuire dei prodotti appositi.
Altre problematiche meno frequenti sono le virosi, abbastanza diffuse negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma per fortuna quasi sconosciute in Italia. Nelle aree montane, boschive o campestri può capitare che le foglie diventino il pranzo di caprioli, conigli, arvicole e topi.
È possibile ottenere nuove piante tramite divisione o semina. Quest’ultima opzione è sconsigliabile perché raramente garantisce il mantenimento delle caratteristiche peculiari della cultivar.
La divisione si pratica in qualsiasi momento della crescita vegetativa, anche se è preferibile agire in primavera. Si estrae la zolla e si dividono le parti usando due forche da giardino, inserite dorso contro dorso. Alle volte le piante risultano molto legnose: bisognerà tagliare impiegando una vanga o una lama seghettata. Lavoriamo facendo in modo che rimangano getti singoli con radici attaccate.
Le hosta sono ottime come esemplari isolati oppure in primo o secondo piano (a seconda delle dimensioni) in bordure e aiuole. Possono essere usate felicemente anche in piccoli e grandi vasi.
Possiamo creare ottimi accostamenti con altre hoste, variando le dimensioni e le colorazioni. Bello è anche creare un ritmo inserendo fogliami dalle forme e consistenze differenti: felci, graminacee, ophiopogon, persicaria, heuchere, alchemilla, coleus, brunnera
Tra le piante fiorite segnaliamo invece gli anemoni autunnali, i mughetti, l’astilbe, la dicentra, i geranium adatti all’ombra.
Le varietà di hosta in commercio sono davvero innumerevoli. Possono essenzialmente essere classificate guardando alla colorazione delle loro foglie (uniforme, variegata, marginata) o alla loro dimensione definitiva.
I colori vanno dal verde medio al verde scuro, al glauco, al verde acido, al giallo. Vi possono essere variegature o marginature bianche, dorate o verdi.
Per le dimensioni distinguiamo tra quelle piccole, medie, medio-grandi e giganti.
Ecco alcune delle più conosciute:
August Moon: fino a 70 cm, foglie da verde acido a giallo.
Austin Dickinson: al massimo 50 cm, foglie verde scuro con margine crema.
Aureomarginata: fino a 115 cm, foglie lucide a cuore, increspate, verde scuro con margine dorato.
Carnival fino a 75 cm, foglie verde scuro e margine dorato.
Fire and Ice: foglie bianche con margini verdi, fino a 60 cm
Halcyon: crea ciuffi densi, alti fino a 70 cm, verde blu intenso.
Golden: Tiara ad accrescimento rapido, fino a 73 cm. Foglie verdi con margine dorato: adatta come tappezzante.
Great Expectations ha foglie ondulate e concave, verde-blu con macchie gialle e bianche. Fiorisce abbondantemente e resiste alle limacce.
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Le hosta sono piante particolarmente facili da coltivare e di rapido accrescimento, infatti raggiungono in pochi anni la
visita : hosta
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