Kalmia

Una Kalmia in giardino

Al genere kalmia appartengono circa una decina di arbusti, originari dell'America settentrionale e centrale; la specie più coltivata in giardino è la K. angustifolia, arbusto sempreverde, con piccole foglie ovali o lanceolate, di colore verde scuro o verde brillante. A partire dalla primavera inoltrata all'apice dei rami le kalmie producono grandi infiorescenze a forma di ombrello, costituite da numerosi fiori di colore rosato o bianco, di forma tondeggiante ed appiattita. La fioritura dura alcune settimane ed è molto appariscente. Esistono varietà con fiori particolarmente grandi, o di colore insolito, anche variegati o strati.
Kalmia

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Coltivare la Kalmia

Kalmia Il genere kalmia appartiene alla famiglia delle ericacee, come la maggior parte delle altre ericacee, anche questa varietà necessita di essere coltivata in terreno specifico per piante acidofile; se viviamo in una zona con terreno molto ricco in calcare, o caratterizzata da acqua decisamente dura, sarà necessario porre a dimora l'arbusto in un vaso, in modo da poter controllare periodicamente l'acidità del terreno, e se fosse necessario sostituirlo completamente. La coltivazione in vaso non compromette lo sviluppo della pianta, anche perchè si tratta di un arbusto a crescita lenta, che quindi può rimanere in un contenitore di dimensioni non eccessive anche per alcuni anni. In ogni caso si consiglia un vaso a campana che abbia diametro di almeno 35-40 cm, questo per evitare che il pane di terra attorno alle radici sia eccessivamente ridotto, e quindi la pianta sia soggetta alla siccità o soffra durante i mesi freddi.

Un buon terriccio per piante acidofile si prepara mescolando almeno 3 parti di torba con una parte di terriccio universale, una parte di stallatico ed una parte di pietra pomice; in questo modo avremo un terreno con ph basso, ricco e ben drenato, in modo da non mantenere il terreno eccessivamente inzuppato d'acqua.


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Esposizione

kalmia La Kalmia non teme il freddo, e può sopportare gelate anche in tese; occasionalmente può capitare che durante inverni particolarmente freddi e lunghi alcuni rami si rovinino: a fine inverno rimuoveremo le parti annerite o disseccate a causa del freddo, per favorire lo sviluppo di nuove ramificazioni sane.

Queste piante si pongono a dimora in luogo semiombreggiato, ma luminoso, dove possano godere di almeno alcune ore di sole al giorno, possibilmente durante le ore più fresche della giornata.


Annaffiature

kalmia Le annaffiature di questo genere di pianta saranno abbastanza regolari, da marzo a ottobre, evitando però di saturare il terreno di acqua, e cercando di intervenire solo quando il substrato è ben asciutto. Queste piante possono sopportare senza problemi brevi periodi di siccità.

Controllare che non si formino ristagni d'acqua che comprometterebbero la salute della pianta.


Moltiplicazione

Questo tipo di pianta può essere moltiplicata attraverso la tecnica delle talee semilegnose. Per poter far radicare le nuove piantine è bene preparare un composto di torba e sabbia, dove le nuove piante andranno fatte radicare, prima di essere poste a dimora definitivamente.


Malattie e avversità

kalmia Questa varietà può essere colpita dall'attacco di parassiti ed insetti che possono essere contrastati in modo efficace con l'utilizzo di prodotti antiparassitari specifici, da utilizzare prevalentemente prima della fioritura. Se c'è un eccesso di umidità possono comparire anche malattie fungine che possono provocare un veloce deperimento della pianta.



  • kalmia La kalmia deve il suo nome a Peter Kalm un discepolo finlandese di Linneo che visse intorno al diciottesimo secolo . La
    visita : kalmia

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