Siepe fiorita
La scelta di coltivare nel proprio giardino una siepe fiorita può avere diverse motivazioni. Può servire a delimitare un confine, può essere un'ottima chiusura per mantenere una certa privacy, può proteggere determinate zone del giardino dal vento o dai rumori oppure può creare la giusta ombra in determinati momenti della giornata, soprattutto in estate quando il sole è più cocente. Il più delle volte si sceglie di creare le siepi con piante sempreverdi che non necessitano di una cura particolare e che tendono a non perdere le foglie durante le stagioni più fredde. Ma c'è anche chi, oltre alla funzione basilare di protezione delle siepi, è anche un esteta e preferisce una siepe fiorita che, pur essendo bisognosa di grandi attenzioni e cure, dona un tocco di gioia e di colore al giardino. Le siepi possono, inoltre, essere composte da piante della stessa specie, ma anche da piante diverse con colorazioni differenti.
Andiamo, però, a vedere nel dettaglio quali sono i vari tipi di siepi fiorite che si possono piantare in giardino. Molto utilizzata è la Chaenomeles japonica (già il nome richiama il suo luogo di provenienza) con fiori rosa, bianchi o rossi, che fiorisce all'inizio della primavera. Una pianta sempreverde, che in alcuni periodi dell'anno, offre una meravigliosa fioritura è l'azalea. La Pyracantha assieme ai suoi fiori bianchi regala anche delle piccole e deliziose bacche gialle o arancioni. Un'altra bella pianta che oltre ai fiori (bianchi in questo caso) dà anche delle bacche, che tra l'altro sono commestibili, è l'Amelanchier. Se si vuole una composizoone davvero particolare si consiglia di utilizzare la Callistemon, una pianta di origine australiana con fiori rossi che hanno una particolare forma allungata che ricorda delle spazzole. Molto suggestivi sono anche i fiori bianchi generati dalla Kolkwitzia. Infine, un intramontabile classico delle siepi fiorite è senza dubbio l'Hibisco.
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Avere una siepe fiorita in giardino è senza dubbio una delizia per gli occhi. I fiori nel pieno del loro splendore danno un tocco di vita a tutto l'insieme. Ma come curare le siepi fiorite in modo che durino a lungo nel tempo? Indubbiamente esse sono un organismo vivente, quindi come tutti gli organismi hanno bisogno di essere nutrite e curate con attenzione.
Se si trascura la manutenzione, la struttura potrebbe crescere in maniera sbagliata, seguire una propria linea e diventare disordinata. Potrebbero anche crearsi dei buchi all'interno. Per questo motivo, c'è bisogno di una potatura quasi costante, in particolare, subito dopo che è stata piantata. Una volta che essa ha raggiunto la forma desiderata, la potatura potrà essere effettuata con intervalli di tempo molto più lunghi. Un'altra azione importante è la cimatura soprattutto delle parti alte, che aiuta lo sviluppo di nuovi rami e foglie, fino a far raggiungere alla pianta la classica forma cespugliosa. Se, invece, la siepe è danneggiata o rovinata del tutto si ricorre alla ceppatura, cioè vengono lasciati solo i ceppi da cui nasceranno nuovi rami.
È molto importante tenere presente che esistono nella legislatura italiana delle regolamentazioni sulle siepi. Intanto, a livello nazionale esistono due leggi all'interno del Codice Penale che stabiliscono l'una la distanza che le siepi devono avere dal confine col terreno adiacente, l'altra l'altezza che queste siepi possono raggiungere. Per quanto riguarda la distanza dal confine, la siepe deve essere posizionata a una distanza minima di mezzo metro. Il discorso cambia un po' se esiste un muretto che divide i due terreni adiacenti. In questo caso, le siepi possono anche trovarsi a ridosso del muretto a patto, però, di non superarlo in altezza. Per quanto riguarda l'altezza, in generale, la legge prevede che le siepi non superino i due metri e mezzo. In ogni caso, oltre alle due leggi nazionali citate potrebbero esistere delle specifiche leggi regionali, provinciali e comunali, che è bene consultare prima di piantare la propria siepe.