Siepe pitosforo
La siepe di pitosforo è particolarmente indicata per realizzare delimitazioni intorno al vostro giardino. Questo perché la foglia risulta molto liscia e la pianta si presenta molto fitta quindi impenetrabile e schermante. Al di là dell'aspetto strettamente funzionale, questo arbusto è utilizzato nelle siepi anche perché è uno di quei pochi arbusti utili a tale scopo che al contempo producono fiori vistosi e profumati.
Nella stessa siepe è possibile alternare e mescolare varietà che differiscono tra loro per il colore del fogliame, realizzando un'estetica davvero unica ed originale. Le foglie di questo tipo di pianta, infatti, possono essere più scure o dalla tonalità verde-grigio con striature e bordi gialli o bianchi. Con un po' di fantasia e creatività, utilizzando gli esemplari di questa particolare varietà, potrete realizzare siepi belle ed eleganti.
Questo arbusto trova le sue origini in Australia, in Africa e in Asia, ma che grazie alle sue caratteristiche di resistenza, si è diffusa in tutto il mondo. A seconda della zona geografica e climatica, vengono utilizzate differenti specie di questa pianta. In Italia la tipologia maggiormente sfruttata è il Pittosporum tobira che presenta una foglia verde chiara con il perimetro giallo, producendo un effetto estetico fine e caratteristico. Nel giardinaggio un'altra varietà che viene utilizzata è la Pittosporum tenuifolium, dalla tonalità molto più scura. Il paese d'origine è la Nuova Zelanda ed è dunque adattabile in zone più ombrose, dal clima meno caldo. Sempre dalla Nuova Zelanda arriva il Pittosporum colensoi con dei fiori dal sgargiante colore rosso nel periodo estivo.
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Il luogo ideale dove coltivare siepi con questo tipo di pianta deve essere abbastanza soleggiato. Se la parte interessata è perennemente all'ombra, la pianta avrà difficoltà a crescere. E' un arbusto piuttosto resistente che non necessita di strutture che lo mettano al riparo dai venti. Anzi è proprio per merito della robustezza che le caratterizza che le siepi di pittosporum vengono facilmente utilizzate nelle località ventose di mare. Il terreno più adatto è quello con un buon drenaggio, formato da terriccio, sabbia e torba. Quando la pianta è giovane occorre bagnarla più volte alla settimana, mentre se si tratta di un esemplare adulto può mantenersi anche in periodi di siccità. La concimatura va compiuta due volte l'anno per le piante più giovani ed è sufficiente una volta in primavera per quelle adulte.
I parassiti più comuni che possono attaccare questa pianta sono le cocciniglie. Sono piccoli insetti che si possono eliminare dalla pianta disinfettando con cura la parte interessata o utilizzando appositi prodotti che ne causano la morte. Se si interviene in tempo, questa pianta si può salvare senza conseguenze. Un'altra tipologia di parassiti sono gli afidi che si trattano con insetticidi specifici. Esiste anche un acaro pericoloso per il pitosforo ed è il ragnetto rosso che va eliminato nebulizzando il fogliame oppure, se la presenza del ragnetto è ridotta, lo si può rimuovere direttamente con del cotone bagnato. La potatura è importante per il pitosforo da siepe perché permette alla pianta di avere sempre una vegetazione rigogliosa. Se non viene cimata più volte nel periodo tra maggio e aprile, rischia infatti di svuotarsi nella parte bassa creando un effetto antiestetico.