Siepi di confine
Le siepi possono essere usate per segnare il confine di proprietà tra un'area o un'altra, o tra il proprio terreno e la strada. In questo caso, tuttavia, bisogna rispettare le distanze regolamentari previste nei regolamenti del comune dove ci si trova, oppure, in loro mancanza, quelle previste dagli usi locali. Se, tuttavia, non esistono disposizioni nei regolamenti comunali e negli usi locali, valgono le misure stabilite dal Codice civile, negli articoli 892-896. In particolare, gli alberi ad alto fusto (piante che raggiungono i 6-7 metri o che hanno rami che spuntano a partire dai 3 metri di altezza) si pongono a tre metri dalla linea che delimita la proprietà. Le piante non ad alto fusto (piante che ramificano sotto i tre metri di altezza), vanno poste a 150 centimetri dal limite della proprietà. Gli arbusti, le viti, le siepi, le piante rampicanti e le piante da frutto possono essere posti a mezzo metro dal confine. Questo non vale per le siepi di ceppaie (devono essere poste a un metro), e per le siepi di robinie (poste ad un metro e mezzo). Se sui confini ci sono muri, le siepi e gli alberi possono essere piantati a contatto con il muro, ma solo se sono più bassi del muro.
A dire il vero, le distanze sopra indicate non tengono conto dello sviluppo successivo delle piante. Infatti, la distanza dalla linea di frontiera della proprietà vale in base al tronco o al fusto così com'erano al momento in cui la pianta è stata piantata, oppure dal luogo dove è stata fatta la semina. Premesso questo, passiamo ad esaminare i tipi di siepe da confine. Una siepe di sempreverdi rimane folta per tutto l'arco dell'anno, quindi sono le più indicate a realizzare questo tipo di siepe. Inoltre, spesso sono composte da piante di facile coltivazione e che non hanno esigenze particolari. Alcune piante sempreverdi utilizzate come siepi da confine sono l'aucuba, il bambù (molto vigorosa, a volte infestante), il berberis (è una siepe spinosa), e il bosso (a sviluppo lento). Altre varietà sono la pyracantha (una siepe spinosa che si sviluppa rapidamente), il cotoneaster, l'evonimo, l'eleagnus (anche spinosa), il ligustro e il lauro. Troviamo anche il prunus laurocerasus (il classico pruno, tipicamente usato nelle siepe, molto vigorosa con una crescita rapida) e il quercus ilex (il classico leccio, molto utilizzato lungo le strade ed i viali).
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Sono le siepi da confine usate da più lungo tempo in Italia: infatti erano usate anticamente – e lo sono tutt'ora in molte zone d'Italia- nella pianura Padana per dividere gli appezzamenti di terreno. Generalmente erano preferiti i pioppi, i frassini, i platani oppure altre specie autoctone, che erano utilizzate anche per rafforzare le rive e gli argini dei canali di irrigazione. Questo genere di siepi hanno una crescita rapida, creano una vasta zona d'ombra e costituiscono un'efficace protezione contro i venti forti. Perché una siepe composta da alberi ad alto fusto si mantenga bene è necessario tagliare periodicamente tutte le piante ad un'altezza di cinquanta-cento centimetri da terra, così da formare una ceppaia densa e compatta. Fino a qualche decennio fa gli interventi periodici di potatura delle ceppaie posizionate lungo i canali erano una fonte regolare di legna da ardere. Questi tipi di siepi sono il più delle volte di grandi dimensioni (infatti, possono raggiungere i tre-cinque metri di altezza), e, proprio per le loro ampie proporzioni, oggigiorno vengono utilizzate per recintare grandi appezzamenti di terreno.
Perchè le piante si sviluppino in modo corretto è bene intervenire regolarmente con interventi di potatura. La prima potatura serve a far assumere alle piante la forma desiderata, mentre quelle successive aiutano a contenere la crescita della siepe e servono a fare in modo che anche le piante più all'interno nella siepe ricevano aria e luce, così da evitare perdite di fogliame nei rametti che si trovano più vicini al tronco. Un suggerimento è quello di potare le piante di circa un terzo della loro altezza, o addirittura della metà, una volta all'anno durante i primi 2-3 anni dalla messa a dimora: in questo modo la siepe diventerà molto folta in tempi rapidi, perché le piante ramificheranno notevolmente nella parte bassa. Riguardo alle siepi di conifere, si consiglia di non potare le piante nella parte alta, finché non avranno raggiunto l'altezza desiderata; solo a questo punto si potranno cimano le piante, per evitare che crescano eccessivamente in altezza. Le potature successive dipendono dalla specie e dalla tipologia di siepe che si vuole ottenere. Per esempio, una siepe di ligustro si pota 3-4 volte all'anno, una siepe di bosso due o tre.
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