Tuia siepe
Il genere più adoperato nei giardini per creare delle fitte siepi è la Thuja Orientalis, caratterizzata da un fusto che può raggiungere i 15 metri di altezza e da una chioma di forma piramidale. Le foglie sono molto simili a quelle del cipresso, di dimensioni minute, fitte, di colore verde scuro e brillante, disposte sullo stesso piano a formare delle strutture ventagliformi orizzontali. I frutti legnosi e conici sono costituiti da pigne tondeggianti, che contengono numerosi semi di colore marrone. Può essere adoperata isolata, a gruppi, per siepi, ma anche in vaso per abbellire terrazzi e balconi. Grazie alla sua crescita molto celere, infatti, permette di ottenere con facilità siepi ben formate e rigorose, dritte e squadrate: muri invalicabili per sguardi indiscreti. Inoltre, essendo sempre-verdi, le siepi di Tuia saranno ricche di foglie vive per tutto l'anno.
La messa a dimora delle piante di Tuia può essere effettuata durante tutto l'anno, senza alcun rischio per la pianta stessa. È necessario scavare una buca grande circa il doppio del vaso che la contiene. Per rimuoverla dal vaso, è sufficiente capovolgerla e dare dei piccoli colpetti al fondo del vaso, per far sì che si distacchi con maggior facilità. La pianta, ormai priva del vaso, dunque, dovrà essere posta a dimora, quanto prima, nella buca scavata precedentemente. Se il terreno risulta essere particolarmente argilloso, bisogna mescolare, in parti uguali, la terra rimossa con del terriccio universale. A questo punto, si possono ricoprire le radici con il terreno preparato in precedenza. Le piante, al fine di ottenere una siepe omogenea e compatta, devono essere piantate a distanza regolare: si consiglia di usare tre piante per ogni metro.
- buona sera volevo una informazione da poco avrei acquistato delle siepi da confine specie (Thuja occidentalis)il mio consiglio da parte vostra e sapere se è vero quello che mi dicevano del tipo di tog...
- L'Olivagno o Eleagnus è un genere che comprende circa 50 specie di alberi o arbusti sempreverdi o caduchi, originari dell'Asia. I fusti sono eretti, di colore scuro, densamente ramificati, difficilmen...
- Il pittosporo appartiene alla famiglia delle pittosporaceae. E’ una pianta originaria dell’Asia orientale, dell’Africa e dell’Australia, da cui provengono la maggior parte delle specie, che sono cir...
- Pyracantha e cotoneaster sono due generi di arbusti sempreverdi appartenenti alla famiglia delle rosacee; entrambi i generi sono originari dell'America settentrionale, dell'Europa e dell'Asia, con num...
Le siepi di Thuja possono essere adoperate nella maggior parte delle aree climatiche, poiché queste piante non temono il freddo e possono essere utilizzate anche nelle zone con clima particolarmente rigido. La Thuja cresce più rigogliosa se collocata in una zona soleggiata o semi-ombreggiata del giardino, in modo da poter ricevere almeno qualche ora di irradiazione diretta nel corso della giornata. Per quanto concerne, invece, la tipologia di terreno, il substrato deve essere ricco, soffice e ben drenato. Infatti, le siepi di Thuja temono il ristagno di acqua, che spesso causa rachitismo delle piante in generale: le foglie ingialliscono, fino a seccarsi completamente. Gli esemplari giovani devono essere annaffiati regolarmente, mentre gli alberi adulti possono sopportare senza problemi periodi anche lunghi di siccità, accontentandosi dell'acqua piovana.
La siepe di Thuja richiede una costante manutenzione e la più importante è la potatura, che serve a mantenere la siepe dell’altezza desiderata e ad infoltirla nella parte interna. La potatura si effettua due volte all’anno, a marzo ed a settembre, adoperando cesoie disinfettate e ben affilate. Durante il mese di marzo, è necessario eliminare i rami secchi (tagliando fino al legno vivo) e quelli danneggiati dal gelo. Nella seconda giornata, a settembre, si tagliano solo le parti apicali dei rami; tale modalità di potatura favorirà l’emissione di nuovi getti nella parte basale della pianta. La Thuja, infatti, tende naturalmente a spogliarsi dalle fronde che non ricevono la luce solare. In entrambi i casi, comunque, è bene ricordarsi di non provvedere mai alla potatura in una giornata calda e/o soleggiata, per evitare di bruciarla.