Chitalpa tasketiensis
La Chitalpa tasketiensis è un ibrido, creato negli anni sessanta incrociando catalpa bignonioides con chilopsis linearis; il risultato è un piccolo albero, o anche un grosso arbusto, a foglie caduche, ed a crescita molto rapida, che sopporta bene il freddo invernale e la siccità estiva. Gli esemplari adulti possono raggiungere gli 8-9 metri di altezza, nell’arco di una decina di anni; il fusto è eretto, spesso costituito da tronchi multipli. La chioma è ampia, tondeggiante, abbastanza densa. Il fogliame è di forma ovale, lanceolata, di colore verde scuso, leggermente coriaceo e ceroso; tende a cadere in un ristretto arco di tempo, in inverno. Dalla primavera inoltrata fino all’autunno produce grandi mazzi costituiti da grandi fiori di colore rosa, a trombetta, molto vistosi. La fioritura abbondante e prolungata e le dimensioni abbastanza contenute rendono questo albero molto adatto alla coltivazione in giardino, anche come albero ombreggiante. La coltivazione a scopi ornamentali per ora sembra diffusa prevalentemente nell’America settentrionale, mentre in Europa questo albero è ancora considerato “esotico” nonostante la provenienza europea.
Gli alberi di Chitalpa tasketiensis prediligono posizioni ben luminose e soleggiate, anche se possono sopportare qualche ora di leggera ombra al giorno. Sono esemplari resistenti, non temono il freddo ed in genere sopportano bene le nevicate e le gelate invernali. Sopportano senza problemi anche il vento e l’inquinamento ambientale.
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Le piante di Chitalpa tasketiensis a dimora da tempo si accontentano delle piogge, è però bene annaffiare le giovani piante durante le stagioni più siccitose; in linea di massima comunque le chitalpe hanno ereditato dalle chilopsis la resistenza alla siccità. Per una buona fioritura durante i mesi estivi è consigliabile annaffiare saltuariamente. Durante l’autunno interrare alla base della pianta del concime organico ben maturo.
Controllare che alla base della pianta non si formino ristagni d'acqua, che potrebbero risultare pericolosi per la salute della pianta.
Le piante di Chitalpa tashkentensis prediligono terreni sabbiosi, molto ben drenati, non particolarmente ricchi in materia organica. In genere possono adattarsi a qualsiasi tipo di terreno, purchè sia ben drenato e non troppo compatto.
Per ottenere il massimo sviluppo si consiglia di interrare la pianta in un terreno mescolato con sabbia, così da renderlo più leggero e drenante.
La moltiplicazione di questo genere di piante avviene in genere per talea semilegnosa, in estate; in primavera è possibile seminare i semi dell’anno precedente, oppure si può praticare la semina in autunno o in estate inoltrata; le giovani piante vanno coltivate in vaso fino ad un’altezza di 25-45 cm prima di essere poste a dimora per permettere loro di acquisire la necessaria forza ad essere trapiantate.
Si tratta di una varietà albero molto resistente, che in genere non viene attaccato da parassiti o da malattie. Per sicurezza, prima della fioritura, è possibile intervenire con prodotti specifici che siano antiparassitari e funghicidi, così da preservare anche gli esemplari più deboli da possibili malattie.
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