Amamelide - Hamamelis virginiana
L'amamelide è un albero molto interessante e con molte virtù. Purtroppo nel nostro paese non sono molto diffusi ed è veramente un peccato: da vicino, infatti, sono davvero di una bellezza rara e hanno l’indubbio pregio di produrre le corolle quando, specie nelle regioni settentrionali, gli altri alberi sono quasi spogli. Per di più non temono assolutamente il gelo, visto che la fioritura si mantiene anche quando il termometro raggiunge i -10°C.
Oltre al loro colore vivace hanno l’indubbio pregio di emanare un profumo dolce e piacevolissimo nell’aria fredda. In autunno le foglie si accendono di un bel rame e aggiungono al giardino un tocco caldo.
Arbusto o piccolo albero deciduo originario degli Stati Uniti e del Canada; a crescita medio veloce, può raggiungere i due-tre metri di altezza, tendendo comunque a crescere in larghezza; questa pianta molto decorativa viene spesso trascurata nei giardini, ma è molto utilizzata in erboristeria e nell'industria cosmetica per le sue proprietà. L'hamamelis è una pianta molto decorativa, soprattutto perché i fiori sbocciano in pieno inverno, tra dicembre e febbraio, e la fioritura solitamente dura fino all'inizio della primavera; i fiori, delicatamente profumati, sono di colore giallo dorato, ocra o rossi, sbocciano riuniti in piccoli mazzetti, e sono caratterizzati da quattro petali e quattro sepali nastriformi, penduli, che tendono ad arrotolarsi con il freddo. In primavera la pianta si ricopre di delicate foglie grigio-verdi, ricoperte da una soffice peluria. Dall'Asia provengono delle specie a fiori più grandi, che presentano anche una decorativa colorazione autunnale delle foglie, che ai primi freddi divengono color albicocca: H. mollis, originario della Cina, e H. japonica, originario del Giappone.
Le hamamelis appartengono alla grande famiglia delle Hamameliaceae (comprendente per esempio anche i liquidambar). Al genere appartengono in tutto 8 specie, ma in coltivazione sono comuni soltanto quattro, due di provenienza americana e due asiatica. Sono caratterizzate dalla fioritura invernale: le corolle appaiono come dei nastrini stropicciati sui rami nudi. Le foglie assomigliano particolarmente a quelle del nocciolo (e infatti alcune specie sono soprannominate nocciolo-veccia). La specie più diffusa e resistente (utilizzata anche come portainnesto per le altre) è la Virginiana il cui tronco può raggiungere un’altezza di 6 metri ed ha forma di albero. Le altre specie, invece, hanno per lo più aspetto arbustivo.. Il portamento è più allargato e leggero, con ramificazioni orizzontali. Il diametro può arrivare anche a misurare 2 metri. L'amamelide è una delle piante da giardino con la fioritura più precoce.
Famiglia e genere | Hamameliaceae, gen. Hamamelis, 8 specie |
Tipo di pianta | Albero o arbusto fino a 8 metri di altezza, a foglia caduca |
Esposizione | Sole, mezz’ombra |
Rustico | Molto rustico |
Terreno | Ricco, acido o subacido, leggermente umido |
Colori | Fiori da giallo a rosso a bruno |
Irrigazione | Regolare, evitando i ristagni |
Fioritura | Dall’autunno alla primavera, a seconda delle specie |
Concimazione | In primavera |
- Gli hamamelis sono arbusti di media grandezza, che non superano di norma i 5-6 metri di altezza; la gran parte delle specie sono originarie del nord America, con due specie invece asiatiche; la partic...
- Al genere hamamelis appartengono meno di dieci specie di arbusti o piccoli alberelli, diffusi in natura in America (hamamelis virginiana) e in Asia (principalmente Hamamelis vernalis, Hamamelis japoni...
L'amamelide preferisce le posizioni soleggiate, ma si adatta bene anche in luoghi semi-ombreggiati; non teme il freddo, più facilmente teme il caldo delle estati torride, in luglio e agosto è spesso opportuno ombreggiare la pianta, per evitare che soffra troppo il caldo e la siccità. Quando si sceglie il sito in cui collocare questo arbusto è bene ricordare che tende a crescere molto in larghezza; non preoccupiamoci se per i primi tempi sembrerà non crescere, poiché l'hamamelis può impiegare anche alcuni anni per ambientarsi al luogo in cui è stato interrato.
Si tratta di piante generalmente molto rustiche. Riescono a sopportare anche i -20°C, con punte di -35° (in particolare la resistentissima virginiana che infatti viene spesso usata come portainnesto). Possono quindi essere coltivate tranquillamente in tutta Italia, dal piano fino anche a 1000 metri di quota.
Possono invece rivelarsi sensibili al caldo e soprattutto al secco. È quindi bene, se viviamo nelle regioni meridionali o sulle coste, meditare bene sul loro posizionamento.
Se al Nord, infatti, l’esposizione migliore è il pieno sole, sarà invece meglio, al Sud, riservare per loro degli angoli più riparati ed ombreggiati.
È altrettanto importante che siano in una zona riparata dal vento. Questo, infatti, soprattutto durante la fioritura invernale, potrebbe danneggiare i boccioli o far cadere i petali. Il gelo, al contrario, non è un problema. Le corolle sono in grado di resistere addirittura al ghiaccio e alla neve.
Questa bella pianta da giardino necessita di abbondanti quantità d'acqua, soprattutto nel periodo che va da aprile a settembre; a cominciare dalla fine delle gelate è bene tenere controllata l'umidità del terreno, provvedendo ad aumentarla nel caso in cui asciughi troppo. In autunno è bene interrare una buona quantità di concime organico ai piedi dell'arbusto.
Il suolo deve essere mantenuto sempre fresco. Possiamo aiutarci creando una spessa pacciamatura con foglie o sfasci d’erba. Irrighiamo regolarmente, specie al Sud, ma evitiamo ristagni.
È sempre buona norma spargere al piede delle piante una buona quantità di stallatico sfarinato maturo, prima dell’arrivo dell’inverno. A questo, in primavera, si potrà aggiungere un fertilizzante a lenta cessione per piante fiorite.
Gli hamamelis apprezzano un terreno ben drenato, ma fresco, ricco di humus e con un pH abbastanza acido. Se il nostro fosse eccessivamente argilloso potremmo eventualmente inglobarvi della torba, della sabbia e dello stallatico maturo.
L’unica varietà che tollera piuttosto bene il suolo calcareo è la mollis.
Preferisce terreni acidi, anche se spesso si adatta anche in terreni argillosi, l'importante è che siano soffici, ricchi di humus e molto ben drenati. Se la terra del nostro giardino presenta un valore di ph troppo alcalino è opportuno riempire la buca in cui si intende interrare l'hamamelis con un buon terriccio per piante acidofile, questo accorgimento migliorerà sicuramente lo sviluppo della pianta, anche se è consigliabile ripetere l'operazione a distanza di alcuni anni, scalzando la pianta e fornendo ulteriore terriccio acido.
Nel periodo di maggio-giugno è possibile prelevare delle talee, che vanno fatte radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, le nuove piantine vanno tenute in vaso in luogo riparato per almeno due anni prima di essere messe a dimora. Ai fiori succedono in primavera dei piccoli frutti marroni, al cui interno possiamo trovare dei piccoli semi neri, possiamo conservarli in luogo freddo e seminarli la primavera successiva, la germinazione è abbastanza alta, ma è consigliabile attendere almeno 3-4 anni prima di porre le piantine a dimora.
Questa pianta è abbastanza rustica e difficilmente viene attaccata da parassiti e malattie. Come molte piante acidofile soffre facilmente di clorosi ferrica.
Vengono alle volte colpiti dalla armillaria. Questa si introduce a livello delle radici e distrugge velocemente la pianta. L’unica maniera per evitarla è attraverso un’attenta prevenzione. Bisogna assolutamente evitare di irrigare eccessivamente e di creare ristagni. Eventualmente alleggeriamo il terreno inglobando sabbia, stallatico o torba.
L’hammamelis virginiana venne scoperta alla metà del 1700 dal botanico americano John Bartram. Arrivò in breve tempo in Europa. Le specie japonica e mollis, invece, dovettero aspettare fino almeno alla metà del XIX secolo per venire introdotte in Inghilterra.
I primi ibridi videro la luce in Danimarca verso il 1920. Si continuò su quella strada, in particolare nei vivai olandesi e belgi.
I fiori possono presentarsi, a seconda della varietà, in autunno, inverno o all’inizio della primavera, generalmente aspettano che le temperature salgano sopra lo zero termico. Può capitare che gli arbusti che producono fiori in primavera rifioriscano leggermente verso ottobre.
I fiori sono costituiti da 4 petali lunghi circa 2 cm e da 4 stami. Il colore può variare dal giallo chiaro fino al bruno, al rosso e, eccezionalmente, al viola.
Il profumo, molto potente, è una via di mezzo tra quello del giacinto e del narciso.
Le foglie sono caduche, alterne. Il bordo, a seconda della specie, risulta più o meno ondulato o dentato e spesso presentano delle asimmetrie. Misurano da 8 a 15 cm di lunghezza.
I frutti sono delle capsule contenenti 2 semi neri. Raggiungono la maturità quando la pianta si appresta a fiorire nuovamente. I semi, quando sono pronti, vengono scagliati lontano e possono essere rinvenuti, senza altro aiuto, anche fino a 6 m di distanza.
Hamamelis japonica fiorisce da gennaio a marzo e può raggiungere i 9 metri di altezza. È originaria dei boschi del Giappone. Ha foglie caduche, allungato-ovate, lunghe fino a 10 cm. I fiori sono grandi e raccolti in racemi fitti, con brevi peduncoli, di color giallo oro. I sepali sono invece purpurei, specie nella parte interna. Sono disponibili diverse cultivar. La arborea ha foglie più grandi e petali giallo oro. La più vigorosa è invece la zuccariniana, con fiori giallo chiaro. Fiorisce circa un mese più tardi della specie.
Vi sono anche varietà con fiori rossi o rosso scuro, tra cui la flavopurpurascens, la adonis, la carmine red e la Ruby Glow.
Hamamelis mollis è un alberello alto fino a 5 metri che produce fiori molto profumati da febbraio ad aprile. Proviene dalla Cina. Le foglie sono lunghe 8-16 cm e larghe fino ad 11. La pagina superiore è molto lucida e con riflessi metallici, molto decorativa. La pagina inferiore risulta invece tomentosa. I fiori, nella specie, sono giallo scuro. Anche in questo caso sono disponibili delle cultivar. In particolare possiamo segnalare la brevipetala Feuerzauber caratterizzata da fiori rossi. Altra molto interessante è la pallida con infiorescenze giallo chiaro. Interessante è anche la Goldcrest, con fiori giallo vivo e fioritura più tardiva rispetto alla specie.
Albero originario del Nordamerica orientale, l'Hamamelis virginiana è ancora oggi molto diffuso dal Canada alla Georgia fino al Nebraska. Ha foglie ovate, lunghe fino a 15 cm, asimmetriche, prima tomentose, poi glabre. I fiori sono gialli e compaiono in autunno, tra settembre ed ottobre, prima o in concomitanza con la caduta delle foglie.
Hamamelis Vernalis proviene dal Nordamerica. È molto diffusa negli stati del Missouri, dell’Arkansas e della Louisiana. È molto simile alla virginiana, ma il calice fiorale è più rosso internamente. I fiori, prodotti tra gennaio e marzo, sono giallo chiaro e emanano un dolce profumo. Risulta molto decorativa a causa della colorazione autunnale delle foglie, che vira al giallo intenso. Si propaga facilmente per stoloni; se si vuole mantenerla compatta è quindi bene acquistare un esemplare innestato. La cultivar Amethyst è interessante per le infiorescenze di color violetto e l’aspetto grigiastro del fogliame.
Le Hamamelis x intermedia sono tratta di ibridi interspecifici. Trovano diverse applicazioni in giardino, esaltando le virtù dei progenitori.
Alcune cultivar interessanti sono:
• Arnold promise con fiori dorati e calice porpora, dal profumo delicato, tra febbraio e marzo.
• Primavera petali giallo pallido
• Jelena petali col ocra con macchie rosse alla base, tra gennaio e febbraio. Le foglie in autunno virano prima al bronzo e poi all’arancio.
• Diane porta grandi infiorescenze granata, profumatissime, e foglie gialle e rosse in autunno
• Westerstede fiori giallo chiaro, tra febbraio e marzo.
Si deve sempre procedere dopo la fioritura, anche se gli interventi sono raramente necessari se non per eliminare rami morti, danneggiati o che crescono in direzioni poco eleganti o gradite.
L’Hamamelis è molto noto nella farmacopea. Gli indiani usavano l’estratto della corteccia interna per applicazioni ed impacchi in caso di infiammazioni. Il principio attivo ha azione sedativa e vasocostrittrice e viene usato ancora oggi.