esposizione kaki
nel mio giardino( mio solo da pochi mesi)lo scorso autunno è stato piantato un kako vaniglia in una posizione che che prende poco sole da ottobre a marzo e nulla dicembre e gennaio perchè coperto dalla casa.Devo spostarlo o posso sperare che fruttifichi anche se in ritardo come mi dice il vecchio padrone di casa?grazie.
Gentile Sandro,
è probabile che la tua pianta di kaki riceva veramente poco sole, troppo poco; se vivi in una zona con inverni miti, almeno non avrai il problema del freddo eccessivo, che i kaki temono abbastanza; ma per la fioritura, la fruttificazione e la corretta maturazione dei frutti, una corretta esposizione alla luce solare diretta è fondamentale. Se però il tuo alberello riceve una buona insolazione da marzo fino a ottobre, ritengo che possa tranquillamente portare a maturazione qualche frutto.
In effetti, se la pianta è a dimora da poco, scoprirai se necessita di più sole soltanto nel corso dei prossimi anni. Se hai una zona del giardino più soleggiata, e può contenere un piccolo albero, ti consiglio di spostare subito il tuo kaki, in modo che già dal primo anno riceva la corretta quantità di sole di cui necessita.
I kaki (il nome botanico è dyospiros kaki) sono piccoli alberi originari della Cina centro meridionale, dove vengono coltivati da millenni; in Europa furono introdotti già nel '700; sono piante resistenti, che non temono eccessivamente il freddo, anche perché durante i mesi freddi sono in completo riposo vegetativo.
Non amano però gli eccessi di umidità, soprattutto nel terreno, e anche in inverno; quindi la posizione in poco sole può favorire l'accumulo di acqua nel terreno, che può mantenersi umido per svariate settimane, andando a favorire lo sviluppo di marciumi dell'apparato radicale.
Sono molte le varietà di kaki coltivate in Italia; le zone di coltivazione maggiori sono la Sicilia e L’Emilia Romagna; due territori molto differenti tra loro. In effetti il diospiro è una pianta che vive molto bene nel clima mediterraneo, per poterla allevare anche in zone con inverni rigidi si sono scelti dei portainnesto più resistenti, in modo che le piante possano sopportare temperature invernali anche inferiori ai -12/-15°C.
Tipicamente, nelle varietà tradizionali, i frutti di kaki non sono commestibili al momento del raccolto, in quanto hanno una polpa eccessivamente dura, e dal sapore astringente, del tutto immangiabile.
In genere questo avviene perché la gran parte dei kaki coltivati un tempo produce soltanto frutti partenocarpici, ovvero frutti che si ingrossano e si sviluppano anche quando il fiore non è stato impollinato. Nelle varietà tradizionali questi frutti devono venire fatti appassire, per poter essere consumati.
Esistono varietà che producono sia frutti partenocarpici (e quindi astringenti al momento del raccolto) e frutti dovuti all’impollinazione (dolci già al momento del raccolto, anche se sono duri e compatti, con polpa gialla); esistono poi varietà diffuse solo negli ultimi decenni che producono frutti partenocarpici non astringenti, e vengono detti kaki mela o kaki vaniglia.
- Buon giorno, ho un problema con una pianta di caco-mela. Viene regolarmente concimata ed irrigata, fiorisce regolarmente e fruttifica regolarmente, quando però i frutti raggiungono le dimensioni di un...
- Il kaki è un fruttifero molto diffuso nel nostro paese, sebbene la sua origine sia orientale e l’introduzione relativamente recente. Questo successo è dovuto alle sue molte virtù: innanzitutto i frutt...
- Ho messo a dimora in primavera una pianta di kaki e in questi giorni noto parecchi fiori ancora verdi caduti a terra mentre altri rimasti sull'albero sono rinsecchiti. Sull'albero, alto sui 2 metri, r...
COMMENTI SULL' ARTICOLO