Potatura ulivo

Domanda: Potatura ulivo

Salve, mi piacerebbe molto avere alcune informazioni su come poter potare alberi di ulivo. Sono un appassionato di giardinaggio fai da te e posseggo a casa in campagna alcuni alberi di ulivo. Vi sarei molto grato se mi poteste consigliare in ciò. In attesa di una risposta vi ringrazio in modo anticipato!!
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Risposta: Potatura ulivo

Gentilissimo Giancarlo,

La ringraziamo per averci contattato in merito al quesito sulla Sua pianta di Olivo, tramite la rubrica dell’Esperto di Giardinaggio.it.

L’Olivo, Olea europea, è una pianta arborea originaria delle zone Mediterranee ed è coltivata per ottenere i frutti utilizzati per il consumo fresco e per la spremitura al fine di ottenere l’olio.

La pianta è sempreverde, rustica, raggiunge delle altezze anche di 20 metri. Le radici sono superficiali, il tronco grigiastro e contorto, i rami sono verdi e portano delle foglie lanceolate, curiose dal colore grigio-verde.

In primavera (aprile-giugno) si formano molti fiori bianchi riuniti in infiorescenze che danno luogo ai frutti, Drupe dal colore verde-nero.

I fiori si formano su rami di 1 anno.

L’Olivo richiede temperature miti, luoghi soleggiati e resiste alla siccità, richiede invece una regolare concimazione per sostenere i frutti che si formano. La maturazione delle drupe avviene generalmente da settembre all’inverno inoltrato a seconda della zona e della varietà.

Relativamente alla potatura su queste piante si consiglia di intervenire a fine inverno e comunque prima della ripresa vegetativa possibilmente in periodi in cui non si temono ritorni di gelo. I tagli non devono essere troppo energici per non limitare la produzione, si consiglia di fare tagli minimi per formare una chioma globosa che unisce il fattore funzionale di formare i frutti con quello ornamentale ed estetico. E’ da ricordare che la vegetazione tende a portarsi alla periferia della chioma, quindi è importante intervenire con frequenti tagli di “ritorno”. Sui tagli di potatura si consiglia di ricoprire le ferite con paste cicatrizzanti al fine di favorire una rapida cicatrizzazione e proteggere il taglio da veicolazioni accidentali di parassiti fungini.

Distinti saluti.

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Tre tipi di potatura

Potatori d'ulivo all'opera L'olivo generalmente presenta una forma naturale cespugliosa e i suoi fusti si sviluppano direttamente dal terreno. Per un corretto sviluppo della pianta, è fondamentale intervenire mediante una corretta potatura, che può essere classificata in tre tipologie, a seconda della percentuale di rami asportata.

Leggera se interessa meno del 20% dell'intera chioma ed è suggerita nella fase di allevamento che precede l’entrata in produzione della pianta; intensiva quando la chioma asportata supera il 40% dell'insieme, influendo massicciamente sulla pianta e per questo praticata solo nei casi in cui punti a stimolare l’emissione di nuovi e più fitti germogli.

La potatura più diffusa e praticata nella maggior parte degli interventi ordinari, resta comunque quella definita media, che si realizza quando l'asportazione riguarda all'incirca il 20-35% della chioma.


Perché potare?

La potatura, per l’olivo, è un intervento indispensabile per mantenere sana, produttiva e longeva la pianta. Se lasciato crescere liberamente tende a diventare un grande arbusto dalla forma conica. L’intervento dell’uomo è molto importante per svariate ragioni. Prima di tutto eliminare dei rami ne favorisce la nascita e lo sviluppo di nuovi, più fruttferi. Si può, inoltre, dando una forma all’esemplare, distribuire in maniera ottimale l’illuminazione e il passaggio dell’aria attraverso la pianta, fattori importantissimi per la massimizzazione della produzione e per evitare l’insorgere di malattie. Bisogna prestare anche attenzione ad avere un buon equilibrio di foglie e di legno.

Tutti questi fattori influiscono in maniera determinante sulla fruttificazione che, diversamente, tende ad essere irregolare cioè con alternanza di annate troppo abbondanti (e perciò con cascola prematura delle olive) e annate troppo scarse.


Quando?

potare ulivi Il periodo migliore per la potatura è la fine dell’inverno, prima che l’albero cominci a vegetare. E’ molto importante che non ci siano più gelate che possono essere di ostacolo alla cicatrizzazione dei tagli e causare la penetrazione di patogeni.


Quali tipi di potatura esistono?

L’approccio varia con l’età della pianta. Possiamo avere una potatura di formazione (che mira a dare la giusta forma ad una pianta giovane), la potatura di produzione (che favorisce la giusta fruttificazione in un esemplare adulto) e la potatura di ringiovanimento (stimola la produzione di nuove branche eliminandone alcune troppo vecchie, malate o danneggiate).


Impostare la potatura

potatura E’ importante precisare che per potare bene un qualsiasi albero o arbusto bisogna basarsi su di una buona esperienza (specie se vogliamo effettuare una potatura pesante). E’ bene quindi avvalersi dei consigli di una persona esperta o per lo meno osservarne prima direttamente l’operato. Avendo questo tipo di cognizioni prima di tutto bisogna osservare bene l’esemplare per capire in anticipo dove intervenire e quanto. In linea generale si può dire che sulle piante giovani è bene intervenire con mano leggera, su quelle vecchie invece è necessario essere più decisi. Sicuramente è meglio eseguire prima il taglio dei rami più grandi e andando dalla parte alta verso la parte bassa. Gli strumenti da utilizzare (cesoie, sega, motosega) devono essere puliti e ben affilati perché il taglio sia netto.


Forme di allevamento

Per l’olivo in particolare, nel corso dei secoli, sono state sviluppate delle “forme” ideali per una buona crescita e fruttificazione. Spesso sono legate ad un territorio particolare e ad una specifica cultivar.

- Forma a vaso: è tra le più diffuse. Bisogna procedere, negli anni, tagliando la parte alta del tronco, per evitare che cresca in altezza. Da questo si dipartiranno delle branche che andranno verso l’alto. Il tutto formerà una struttura a cono rovesciato, aperto all’interno, ideale per un buon arieggiamento ed irraggiamento della chioma.

- Vaso policonico: la chioma è costituita da 3-4 gruppi distinti di forma conica e risulta aperta al centro. E’ una forma molto diffusa nelle regioni meridionali. Permette, dato che arriva molta luce anche al suolo, la coltivazione di erbacee al suolo (ortaggi). La raccolta delle olive è però più difficile visto che i frutti si vengono a trovare molto in alto. Per ottenerla bisogna troncare durante il primo anno il fusto a circa un metro da terra, preservando tre o quattro branche. Queste devono essere lavorate durante il secondo anno per essere mantenute quasi parallele al suolo e poi andare verso l’alto. I rami secondari, lavorati dal terzo anno, che da queste si dipartono, devono andare principalmente verso l’esterno e lì dare la fruttificazione.

- Forma libera o a cespuglio è la forma che si sta diffondendo maggiormente nei nuovi impianti: favorisce la raccolta visto che la pianta non raggiunge mai altezze ragguardevoli.

Si raggiunge evitando ogni tipo di intervento per i primi 10 anni a parte l’eliminazione dei polloni dalla base fino a 50 cm. I tagli più drastici cominciano dal 10° anno e sono per lo più di contenimento e ringiovanimento.

Vi sono poi altre forme meno diffuse: globosa (simile alla forma libera), a ombrello (le branche si estendono parallelamente al suolo per tutta la loro lunghezza), palmetta libera, vaso cespugliato.


La potatura di produzione

La potatura di produzione è quella più delicata e per la quale serve una maggiore esperienza.

Gli obiettivi di questa pratica sono principalmente

- il mantenimento dell’equilibrio tra il legno e le foglie,

- favorire la nascita di nuovi rametti (l’olivo produce principalmente sui rami nuovi)

- regolare la produzione in maniera che la pianta non fruttifichi esageratamente durante un’annata risultando poi esaurita in quella seguente.

- evitare di avere troppi rametti produttivi su di una stessa branca. Questo provocherà facilmente una prematura cascola delle olive con conseguente perdita di qualità del raccolto

Si può iniziare a parlare di potatura di produzione quando la pianta inizia a fruttificare. Prima che la pianta faccia le olive infatti non ha senso iniziare a potare l'ulivo secondo le regole di questo tipo di potatura perchè non porterebbe risultati.

Il principio base che regola la potatura di produzione è quello di favorire al massimo la produzione di olive e stimolare il più possibile la pianta a produrre olive. Per ottenere questo bisogna individuare i rami produttivi in base al loro stato di salute ed alla loro posizione, dopo di che intervenire per favorire il più possibile l'illuminazione di questi rami.

L'illuminazione su questi rami deve essere ottimale ma si deve fare attenzione a non creare zone oscure della chioma. Il sole è fondamentale per la fruttificazione ma deve essere regolare su tutta la chioma se si vuole fare in modo che l'albero produca in maniera omogenea e soddisfacente.

Solitamente gli olivi da produzione vengono potati a vasa ovvero si cerca di lasciare la pianta molto vuota all'interno ed di disporre le branche principali a 120° per ottimizzare la superficie esposta alla luce. La forma a vaso va curata anno dopo anno e si deve fare in modo, attraverso le potature, che i rami partano all'incirca all'altezza di 1 metro.