semi biologici

Domanda : semi biologici

Salve per seminare in casa piante aromatiche da utilizzare quindi in cucina, ho scelto semi della ditta -sementi biologiche tecnoseme-, cosa ne pensa? e come essere sicuri di usare semi non ogm e non trattati con sostanze nocive alla salute?grazie
pomodoro

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Risposta : semi biologici

Gentile Francesca,

in Italia la legislazione in materia è ampia e abbastanza chiara; se acquisti dei semi biologici certificati, in teoria dovresti ricevere semi effettivamente provenienti da coltivazioni biologiche; lo stesso dicasi per i semi OGM, che dovrebbero riportare in etichetta chiaramente le loro caratteristiche; esistono organismi di controllo che si occupano di questo: se il rivenditore vuole apporre in etichetta le frasi “semente biologica” o “no OGM”, deve per forza far controllare le proprie sementi da un organismo di controllo che si occupa di queste cose. In ogni caso, le sementi per le piante aromatiche, i che si coltivano nell’orto di casa, non dovrebbero contenere nulla di nocivo, e non dovrebbero essere di piante OGM. I semi vengono in genere trattati con un fungicida, di solito a base di zolfo, per fare in modo che, una volta imbustati, non sviluppino muffe o batteri; questo trattamento non prolunga in ogni caso la germinabilità delle sementi, e infatti molte ditte piuttosto che utilizzare un fungicida, preferiscono porre i semi in buste ermetiche, in modo che comunque non sviluppino muffe o batteri. Del resto, i semi non devono restare in tali confezioni per anni, perché molti di essi comunque perderebbero la loro germinabilità dopo brevi periodi di tempo.

Per quanto riguarda gli OGM, spesso si leggono in rete informazioni abbastanza confuse e poco chiare. Gli OGM (Organismi Geneticamente Modificati), non sono semplicemente ibridi tra varietà di piate; per produrre un OGM si immette nel dna di una pianta, del dna di un altro organismo, in modo da sfruttarne le caratteristiche peculiari; ad esempio, anni fa si cercava di far produrre al mais dei batteri, il bacillum thuringensis, in modo che le piante fossero immuni all’attacco di alcuni insetti; oppure si sono sfruttati alcuni organismi completamente refrattari ai diserbanti, per creare sementi per l’agricoltura che diano origine a piante che non vengono rovinate dai diserbanti, utilizzati in agricoltura. Questo tipo di biotecnologie sono costose e servono anni di esperimenti per giungere ad una pianta o un seme geneticamente modificati che diano dei vantaggi. Per questo motivo, le sementi geneticamente modificate di cui ci preoccupiamo sono quelle utilizzate in agricoltura, per produrre cereali e altre piante che vengono utilizzati nell’industria alimentare. Quindi, esistono vari tipi di sementi di mais geneticamente modificato; ma allo stesso tempo, risulta poco sensato preoccuparsi di rosmarino geneticamente modificato.

La stessa cosa vale per i semi transgenici; negli anni ’60 e ’70 del novecento, si irraggiavano le sementi per dare origine a mutazioni genetiche nelle piante. In questo modo si creavano nuove varietà; anche in questo caso, tali operazioni di irraggiamento venivano fatte sul grano, sul mais, sulla soia; non sul basilico o sui gerani; semplicemente per il diverso interesse commerciale che esiste per le diverse sementi. Quindi, quando acquisti i semi del prezzemolo, è assai improbabile che tu ti trovi davanti a semi OGM o transgenici, semplicemente perché è assai difficile che qualcuno abbia avuto l’interesse economico di rendere OGM il prezzemolo.

Chiaro che, i semi certificati sono probabilmente molto più sicuri; ma anche quelli del supermercato difficilmente saranno stati trattati con prodotti chimici nocivi per le acque o i piccoli animali.

Sicuramente però, tutte le piante che coltiviamo oggi nell’orto e sul balcone, sono ibridi; questo non significa che sono OGM o transgeniche; semplicemente l’uomo, nel corso dei millenni, ha incrociato due diverse varietà di melone (per farti un esempio), per ottenere un melone a polpa più soda e a maturazione precoce. Ma non c’è stato alcuno scambio genetico tra i meloni e altri organismi, quali animali o insetti, o batteri. Questo tipo di ibridazioni (tra piante appartenenti allo stesso genere) avvengono anche in natura; tanto che, per farti un esempio, gli studiosi non riescono ancora a capire se il limone sia un ibrido o no, in quanto le ibridazioni tra gli agrumi avvengono con grande facilità, e questa cosa è avvenuta per millenni, visto che gli agrumi vengono coltivati dall’uomo da tantissimo tempo.

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