talee di agrumi
Salve,vorrei sapere come si effettua in modo corretto una talea e se si puo' praticare per qualsiasi pianta da frutto agrumi compresi.
Gentile Pasquale,
la talea è un metodo di propagazione che può in teoria venire praticato per qualsiasi pianta; purtroppo però esistono piante che tendono a radicare molto facilmente per talea (un esempio sono le succulente, come le crassule, le cui foglie radicano anche quando cascano accidentalmente a terra), mentre altre piante non radicano quasi mai per talea, anche se tali talee vengono praticate nel modo più adatto e nel momento più propizio.
Come facciamo a sapere se una pianta è adatta ad essere propagata per talea? In genere il modo migliore è l’esperienza, se non n abbiamo, chiediamo a chi ne ha più di noi; purtroppo, non c’è una regola generale, i fattori sono tanti e quindi è difficile sapere se una pianta radica con facilità o meno per talea, senza fare la prova. Le succulente tendono a radicare molto facilmente per talea, in quanto l’acqua contenuta nei loro tessuti fa sopravvivere la talea molto a lungo, fino a che le zone del fusto riescono a sviluppare delle radici. La problematica sta nel fatto che le cellule delle piante sono specializzate per svolgere la funzione che viene a loro affidata (come quelle del corpo umano); quindi una cellula che si trova sul fusto di una pianta, non produce radici; per farlo è necessario che la pianta riesca a mandarle il messaggio di cominciare a produrre radici, e la talea deve sopravvivere abbastanza a lungo perché questo messaggio venga mandato, recepito ed eseguito (riassumendo molto gli eventi).
Le talee si praticano in primavera inoltrata, prelevando dei rametti ancora semi legnosi; oppure in piena estate, prelevando dei rametti già parzialmente lignificati, ma non il legno eccessivamente vecchio; queste talee sono quelle che tendono a radicare con maggiore facilità, ma per precauzione, in genere se ne preparano molte, in modo che se anche alcune non dovessero radicare, almeno qualcuna lo farà, è una mera questione statistica.
Si prelevano gli apici dei rami, possibilmente che non abbiano fiorito; si tagliano in porzioni lunghe 7-10 cm, e la parte bassa va tagliata in modo angolato, in maniera che la maggior quantità di legno possibile sia a contatto con l’esterno. Quindi si immerge la talea nell’ormone radicante, una sostanza (naturalmente prodotta anche dalle piante) che manda alle cellule delle talee il messaggio di radicare.
Si staccano la gran parte delle foglie nella parte bassa, e si tagliano a metà le foglie nella parte alta della talea, soprattutto se sono di grandi dimensioni.
Si interra la talea in un miscuglio fresco e umido, costituito da sabbia e pietra pomice in parti uguali, già posto in un vasetto, e già annaffiato. I vasetti vanno tenuti in un luogo riparato, luminoso, ma non eccessivamente soleggiato; si annaffia ogni volta che il terreno è asciutto, evitando di lascialo secco.
Le talee possono venire prodotte anche con rametti dia grumi, ma in genere le piante risultanti non sono di grande vigoria, gli agrumi sopravvivono e vegetano meglio se innestati su piante diverse a seconda della zona in cui viviamo.
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