L'orto a novembre

vedi anche: Orto

Pulizia degli appezzamenti

Questa attività può essere portata a termine da ottobre fino a novembre a seconda del nostro clima e delle coltivazioni presenti. In generale si consiglia di togliere i tutori e lavarli accuratamente: l’ideale sarebbe disinfettarli con prodotti appositi o spruzzandoli con candeggina o solfato di rame.

Passiamo poi all’eliminazione attenta di tutte le infestanti, dei fusti e delle radici delle orticole. Se sono sane possiamo anche decidere di lasciarle in loco, magari sminuzzandole. Potremo poi inglobarle durante la vangatura, insieme ad una dose di stallatico o compost. Il lavoro di vangatura va fatto possibilmente al pomeriggio, lontano dalle piogge: il terreno deve infatti essere asciutto per evitare un ulteriore compattamento, specialmente se di natura fosse argilloso. Le zolle saranno poi disgregate dal freddo e dall’umidità invernali.

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Pulizia degli attrezzi

cavolo autunnale Gli attrezzi sono preziosissimi per gli orticoltori: mantenerli in ordine è importante perché ci consentirà di lavorare con minor fatica, garantendone inoltre la durata nel tempo. L’inizio dell’inverno è il periodo ideale per dedicarsi a queste operazioni: non fa ancora troppo freddo e non siamo oberati da altri impegni. Consigliamo prima di tutto di pulire accuratamente zappe, vanghe, forconi e rastrelli. Aspettiamo che la terra sia ben asciutta e rimuoviamola con una spazzola di ferro. Soprattutto per vanghe, cesoie e falcetti è poi importante dedicarsi all’affilatura: possiamo usare le apposite pietre, un flessibile o farci aiutare da un fabbro. Gli attrezzi da taglio vanno poi disinfettati. Infine oliamo bene tutte le parti metalliche, compresi i meccanismi e le molle delle forbici. Riponiamo in un luogo riparato e il più possibile asciutto.

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Conservazione del raccolto

carote Sono numerosi gli ortaggi che possono essere conservati, anche fino alla fine dell’inverno: riponendoli nella giusta maniera e controllandoli spesso avremo la garanzia di non sprecare il frutto del nostro lavoro.

Quelli che si prestano maggiormente sono le cipolle, le zucche e le patate, le carote e le rape.

Essenziale è scegliere una collocazione fresca e il più possibile secca. Le cipolle possono essere poste in reti (o calze di nylon) e appese al soffitto. Le patate vanno poste in cassette in un luogo buio, ma mai troppo freddo. Per le zucche l’importante è che siano ben distanziate una dall’altra: eviteremo l’eventuale diffondersi di marciumi. Le carote, le rape e i porri possono essere posti in cassette e coperti con della sabbia asciutta. I cespi di indivia e i radicchi si possono conservare in cassoni con il loro pane di terra, coprendoli con della paglia.


L'orto a novembre: Semina e trapianto

raccolto novembre Anche sotto questo aspetto è un periodo tranquillo: possiamo però già garantirci qualche raccolto per la primavera. Prima di tutto possiamo mettere a dimora i bulbilli di aglio e di cipolle invernali. Possiamo spostare al coperto qualche pianta di prezzemolo, prelevata con tutto il pane di terra: in casa o in serra ci darà ancora delle soddisfazioni.

Se abbiamo una serra tiepida possiamo procedere con la semina di lattuga, radicchio da taglio, ravanello, rucola, spinaci. Nelle regioni meridionali di solito non hanno problemi a germinare i piselli rotondi precoci, le fave, i ceci, le lenticchie e i ravanelli.

Se il nostro terreno fosse esaurito possiamo anche decidere, ad inizio mese, di seminare della colza. In primavera, prima che vada a seme, ingloberemo i fusti con l’aratura.


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