Concime biologico

Concime biologico

Il concime biologico è quel tipo di sostanza fertilizzante di origine esclusivamente naturale. Tutti gli elementi che costituiscono il concime biologico derivano pertanto da sostanze provenienti dal mondo animale o vegetale. Negli ultimi anni una nuova sensibilità, particolarmente attenta alla salute dell’ambiente che ci circonda e ad una corretta alimentazione, ha fatto sì che i concimi biologici diventassero una scelta pressoché obbligata per chi voglia coltivare un orto personale. Purtroppo, per ragioni di varia natura, non tutti i produttori commerciali aderiscono a questa filosofia e continuano a utilizzare su larga scala sostanze fertilizzanti di origine chimica o sintetica. Ma se desiderate allestire una produzione in proprio di ortaggi, allora è vivamente consigliato l’utilizzo esclusivo di concimi di tipo biologico.

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Perchè scegliere un concime biologico

concimi biologici La gran parte delle produzioni agricole sfrutta l’abbinamento di fertilizzanti di tipo chimico e biologico. La concimazione chimico-sintetica si basa sulla teoria della mera restituzione quantitativa degli elementi che il terreno, usurato nel tempo dalle coltivazioni, ha progressivamente perduto. Non viene tenuto in conto il fatto che la terra è un elemento vivo, ricco, pulsante e molto articolato, la cui vitalità è strettamente connessa a fattori di gran lunga più complessi di una semplice equazione matematica. Difatti, dopo un utilizzo massiccio e prolungato di fertilizzanti chimici e sintetici, ci si è resi conto che la terra anziché aumentare la sua fertilità, la diminuiva drasticamente, sfruttando e usurando le energie residue derivate da quella stratificazione di humus (la cosiddetta “forza vecchia”) accumulatasi in anni di concimazioni organica, soprattutto a base di letame e compost. Ma, una volta esaurita questa risorsa, appunto, sopraggiunse un drastico calo del tasso di fertilità del suolo. Al limite, la concimazione di tipo chimico può essere intesa come sporadico coadiuvante da impiegarsi in situazioni particolari e secondo modalità specifiche.

Il concime biologico, invece, proprio perché di origine esclusivamente organica, ha il vantaggio di arricchire la terra da coltivare di tutti quei microelementi che, insieme, favoriscono i particolari meccanismi, delicatissimi e vitali, che servono al suolo per tornare alla vita, giovando in questo modo alle piante che cresceranno così più sane, resistenti, rigogliose, equilibrate e certamente appetitose.


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Quali sono i concimi biologici

concime bio Esistono numerose e differenti tipologie di concime biologico e ciascuna di esse può avere i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Principalmente, però, possiamo raggrupparle in tre categorie principali: concimi biologici di origine animale, vegetale o mista.


Concimi animali

stallatico Bisogna conoscere molto bene le proprietà e i conseguenti utilizzi dei concimi biologici di origine animale, come i liquami zootecnici, il letame (detto anche stallatico) o il sangue essiccato di animali da macello. Questo perché ciascuno ha differenze sostanziali che possono alterare in positivo o in negativo la qualità del vostro terreno.

Per esempio, i liquami possono intervenire negativamente nel processo di fertilizzazione creando danni ambientali. Possono infatti danneggiare e inquinare le falde acquifere e sono poco “digeribili” dalle vostre piante anche perché disperdono facilmente alcuni degli elementi nutritivi che dovrebbero essere assimilati dalle radici, come l’azoto, e ne distribuiscono in maniera eccessivamente eterogenea altri. Emanano inoltre un cattivo odore difficilmente tollerabile e molto persistente.

Lo stallatico, o letame, è invece un vero toccasana per il vostro orto. È il concime per eccellenza. Viene prodotto mescolando alla lettiera gli escrementi del bestiame d’allevamento. Una volta accumulato, lo si fa macerare per qualche tempo.

Il più utilizzato, anche per la sua abbondante disponibilità e il risparmio economico che ne deriva, è certamente il letame bovino, mentre più di rado viene impiegato il letame equino. Quest’ultimo è di gran lunga più rinomato e costoso di quello bovino, ma le sue qualità sono davvero eccellenti. Il letame equino può essere impiegato in colture biologiche di qualità superiore. Al contrario, sconsigliamo vivamente il letame suino per via delle sue caratteristiche poco performanti.


Concimi vegetali

cenere come concime Fra i concimi biologici di origine vegetale ricordiamo invece il compost (se preparato con elementi di origine esclusivamente vegetale), la cenere di legna, il sovescio (che, più che un vero e proprio concime, è una tecnica agronomica che arricchisce il terreno di sostanze nutrienti) e la sansa (una sostanza ottenuta dagli scarti di lavorazione dell’olio d’oliva).

Il compost, totalmente “bio”, si ottiene tramite la fermentazione di scarti vegetali (la buccia e il torso delle vostre mele, le foglie secche raccolte in giardino, i resti dell’orto etc.). Dalla macerazione di questi elementi, operata secondo regole precise e modalità ben calibrate, si otterrà un ottimo concime per il vostro orto, ricco com’è di sostanze nutrienti e coadiuvanti.

La cenere di legna non deve essere buttata, ma può servirvi per arricchire di potassio la terra del vostro orto!

Il sovescio, come già detto, più che un concime è una pratica agronomica che consiste nella coltivazione di alcuni tipi di piante da interrare nel vostro terreno perché lo arricchiscono di sostanza organica ampliandovi al contempo le riserve idriche. Più biologico di così!

Anche la sansa arricchisce il vostro terreno con sostanze nutritive di qualità e ne migliora contemporaneamente la composizione. Provatela: non sarete delusi!


Concimi misti

compost Fra i concimi biologici misti citiamo il compost (che può essere ottenuto dalla decomposizione combinata di elementi di origine vegetale e animale) e la pollina (può contenere tracce di elementi inorganici contenuti nella dieta dei volatili).

La pollina si ottiene trattando industrialmente le deiezioni di animali volatili. Anche in questo caso, però, occorre mettere l’accento sull’impatto ambientale di questo concime misto, più o meno alla stregua dei liquami zootecnici. Inoltre, derivando dalla deiezione di volatili da allevamento, può contenere tracce di quegli alimenti non proprio “bio” di cui si nutrono questi animali. Viene essiccata e ridotta in pellet che possono essere distribuiti facilmente nel campo da coltivare e contiene buone percentuali di azoto, fosforo e potassio.