Cura dell'abete rosso in casa

vedi anche: Abete rosso

Albero sintetico o un vero abete?

L’atmosfera natalizia si fa sentire sempre più presto, già a novembre: per rendere unico questo momento non può però mancare l’albero: piccolo o imponente, diventerà il cuore dei festeggiamenti. Ovviamente potremmo optare per un manufatto sintetico: non necessita di manutenzione ed è riutilizzabile per parecchi anni ; è indubbio però che un vero abete, con i suoi aghi verde scuro e l’ inconfondibile profumo, sia l’unico in grado di trasmettere l’autentica magia delle feste di fine anno.

Le attenzioni richieste (specialmente se si tratta di un vero albero provvisto di radici) non sono molte, ma consentono di mantenere l’esemplare in perfetta forma da novembre fino almeno a metà di gennaio. Saranno ampiamente ricambiate dal suo grande impatto scenico.

Dopo l’Epifania potremo decidere se tenerlo (cambiando il vaso sarà ancora utilizzabile per qualche anno, specie se all’inizio era di dimensioni contenute) o donarlo alle molte associazioni ambientaliste che si occupano del reinserimento in un ambiente adatto.

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Dove posizionarlo?

albero di natale A differenza di un albero “artificiale”, è in questo caso estremamente importante scegliere una collocazione scenografica, ma allo stesso tempo adatta a preservarne lo stato di salute. In particolare bisogna scegliere una stanza il più possibile luminosa, evitando però la luce diretta. Una buona soluzione consiste nell’utilizzare delle tende di colore bianco nelle ore centrali della giornata, specialmente se abbiamo ampie finestre, magari esposte a Sud. Va però evitata anche la situazione opposta: la totale mancanza di luce porterà velocemente ad un indebolimento generale dell’albero. Evitiamo quindi di tenere chiuse le imposte: una buona illuminazione deve essere garantita per almeno 6 ore al giorno.

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    Perché perde gli aghi?

    abete rosso Un inconveniente che capita frequentemente è il disseccamento e la caduta degli aghi: comporta, oltre al continuo impegno nella pulizia, la perdita della sfavillante bellezza. Questo fenomeno è in gran parte dovuto all’ambiente estremamente secco delle nostre case. Per evitarlo poniamo da subito molti umidificatori sui termosifoni. Ancora meglio è mettere in funzione gli appositi apparecchi elettrici, specialmente durante le ore più calde della giornata. Un ulteriore aiuto può venire da un sottovaso molto profondo riempito di argilla espansa: bisognerà bagnarlo regolarmente, evitando però che il livello dell’acqua arrivi alla base del vaso. In questo modo aumenteremo in maniera significativa il tasso, ma eviteremo ristagni idrici e pericolosi marciumi a livello delle radici. Se non lo abbiamo addobbato con luminarie elettriche possiamo vaporizzare tutta la chioma con acqua demineralizzata, anche più volte al giorno (specialmente nelle ore più calde).


    Altre cause di deperimento

    Abete rosso natale Il deperimento di questi alberi è sempre in qualche maniera collegato all’ambiente in cui vivono. Un altro fattore importante è la temperatura: di solito, nei mesi invernali, le nostre case sono caldissime. Molti di noi regolano il termostato tra i 20 e i 22°C. Gli abeti necessitano invece di un clima più fresco: per aiutarli a sopportare un ambiente per loro “innaturale” è meglio, durante il giorno, non salire al di sopra dei 18°C. Molto utile è poi creare artificialmente una buona escursione termica, come c’è normalmente in montagna durante i mesi invernali. Se possiamo, durante la notte, lasciamo che la temperatura scenda anche fino a 12°C: vedrete che la pianta ne trarrà beneficio mostrandosi in perfetta forma per tutte le festività.

    Evitiamo poi gli improvvisi sbalzi di temperatura, le correnti d’aria e anche le fonti di calore nelle vicinanze (no a termosifoni o camini accesi!).


    Cura dell'abete rosso in casa: Manutenzione ordinaria e come comportarsi dopo le feste

    albero di natale dopo natale Le irrigazioni non devono mai essere eccessive: il substrato deve mantenersi solo leggermente umido. La secchezza eccessiva porterà a disseccamento, mentre un terreno zuppo d’acqua causerà certamente asfissia radicale e marciumi. In condizioni normali si consiglia di irrigare abbondantemente una volta alla settimana o comunque quando il terreno risulti secco in profondità.

    Giunti all’Epifania e riposti gli addobbi dovremo impegnarci a mantenere al meglio l’abete per gli anni a venire. L’ideale è spostarlo all’esterno in modo graduale. Per esempio mettiamolo prima in una stanza non riscaldata o in una veranda per poi metterlo fuori nelle ore pomeridiane, aumentandone via via la permanenza.

    L’estate, specialmente in pianura, può essere devastante: posizioniamo il vaso all’ombra di un grande albero a foglie caduche e impegniamoci nel mantenere alta l’umidità ambientale. Un eventuale rinvaso va fatto in primavera: un ottimo substrato si ottiene mescolando terra da giardino acida e compost, in ugual misura.


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