Ficus
Il Ficus appartiene alla famiglia delle Moraceae è dunque una pianta tropicale. I consigli che seguono sono efficaci per tutte le specie di Ficus più comuni quindi anche per il Ficus Ginseng ad oggi molto diffuso. Per prenderci cura del Ficus la nostra pianta deve essere innaffiata 2 volte la settimana nel periodo estivo, dove la temperatura più alta aumenta la necessità di idratazione. Nel periodo invernale quando le temperature si abbassano è sufficiente innaffiare il Ficus una volta ogni 15 gg circa. La regola base da seguire è: mantenere il Ficus ad un buon livello di umidità ed evitare il ristagno dell'acqua che porta le radici a marcire. Le nostre case rispetto agli ambienti tropicali non sono abbastanza umide quindi è bene prestare attenzione all'umidità dell'ambiente anche nebulizzando acqua sulle foglie del Ficus se necessario.
La cura del Ficus prevede nel periodo invernale il suo posizionamento all'interno della casa in un ambiente molto luminoso, ma che non lo sottoponga a luce diretta; sono piante che si considerano da interno perchè vivono e crescono con temperature intorno ai 24 °. Nel periodo estivo la cura del Ficus può prevedere il trasporto della pianta all'esterno a patto di trovargli una posizione a riparo da correnti di aria e da raggi solari diretti. Quando le radici fuoriescono dal fondo del vaso è necessario trapiantare il Ficus in un vaso più capiente, travaso che va fatto sempre in primavera. Il terriccio da utilizzare deve essere: terriccio torboso con 1/4 di terriccio di foglie. Nel travaso sistemare sul fondo materiale in grado di far defluire l'acqua in eccesso per evitare i ristagni, come, ad esempio, la ghiaia.
- In natura il ficus elastica è un grande albero, che raggiunge i 25-30 metri e si sviluppa nelle foreste tropicali dell’Asia; in vaso ha portamento eretto, scarsamente ramificato, e raggiunge i 200-300...
- Il ficus benjamina appartiene alla famiglia delle Moraceae È originario dell’Asia sudorientale e dell’Oceania. È un albero che può raggiungere i 30 metri di altezza dove è endemico (o in zone con cli...
- E' un arbusto o piccolo albero sempreverde, originario dell'Asia centro-meridionale; in natura gli esemplari adulti si mantengono di dimensioni vicine ai 2 m di altezza. Hanno fusti sottili e ramifica...
- Albero sempreverde originario dell'Australia e della Nuova Zelanda, il ficus australe o ficus rubiginosa può raggiungere in natura gli 8-10 metri di altezza, ma in contenitore si mantiene entro i 2-3 ...
Il Ficus è una pianta prevalentemente verde quindi i concimi consigliati sono quelli liquidi con una maggiore quantità di Azoto (N) rispetto agli altri nutrienti. I concimi servono per nutrire le piante in vaso di nutrienti di cui il terreno potrebbe essere carente, se rinvasiamo il Ficus ogni 2 primavere la necessità di concimare è marginale. Si consiglia di usare sempre meno prodotto rispetto a quello indicato nelle confezioni (di solito i concimi sono molto concentrati quindi è bene diluire in quantità di acqua superiori a quelle indicate). Il ficus richiede la concimazione in particolare nel suo periodo vegetativo. In estate e in primavera si può concimare anche ogni 20 giorni in autunno e inverno quando i nutrienti persi sono minori la concimazione può allungarsi a 60 gg, fino a sospendersi in inverno inoltrato.
La maggior parte delle malattie che colpiscono il Ficus sono legate ad un errato rito dell'irrigazione. Tra le più comuni troviamo la caduta delle foglie generata di solito da una scarsa irrigazione o da un errato posizionamento, ad esempio in luogo poco luminoso o esposto a correnti fredde. Se le foglie si afflosciano o si ingialliscono, il problema potrebbe essere inverso, quindi legato ad un'eccessiva irrigazione. Sempre l'idratazione, nello specifico un basso grado di umidità del terriccio, è causa dell'accartocciamento delle foglie del Ficus. Ultimo caso degno di nota riguarda la presenza di macchie nere sulle foglie, in questo caso è necessario migliorare la regolarità nella somministrazione dell'acqua e tenere sotto controllo l'esposizione alla luce, che in questo caso potrebbe essere eccessiva. Rispetto ai parassiti tra i più comuni troviamo la conchiglia bruna o farinosa; di questo parassita ci accorgiamo perchè compaiono macchie sotto le foglie; i rimedi più efficaci sono il lavaggio della pianta utilizzando acqua e sapone neutro oppure gli antiparassitari specifici. Altro parassita comune è il Ragnetto Rosso, che causa macchioline gialle e brune sulle foglie che iniziano ad ingiallire; se il danno è allo stadio iniziale è sufficiente nebulizzare più spesso acqua sulle foglie, l'umidità non è infatti gradita da questo acaro.