nepentes
Le piante del genere nepenthes sono tutte piante carnivore, originarie della fascia tropicale, che dall’Asia si estende verso le Filippine, fino quasi in Australia, e alcune specie presenti anche in Madagascar; alcune specie si sviluppano in zone vicine al mare, o caratterizzate da temperature costantemente miti, per tutto l’arco dell’anno; altre specie sono caratteristiche invece di zone di montagna, e possono godere ogni giorno di alcune ore fresche, con giornate caratterizzate da periodi con forti escursioni termiche; poche specie poi sono originarie di zone effettivamente poste ad alta quota, e quindi possono sopportare brevi gelate. In vivaio si trovano in genere ibridi, derivati da specie riunite nel gruppo delle
nepenthes lowland, ovvero di bassa quota, le
nepenthes di pianura, abituate a vivere in zone a clima tropicale, caldo e umido.
Queste piante si sviluppano come lunghe liane, che penzolano tra gli alberi, e quindi hanno fusti sottili, con foglie spesse e leggermente cuoiose, caratterizzate da viticci, che permettono loro di attaccarsi tra le foglie ed i fusti degli altri alberi; le trappole sono costituite da foglie trasformate in sorta di bottiglie o boccette allargate, delle specie di otri, coperte da un labbro superiore, che spesso impedisce all’acqua delle piogge di entrare nella trappola stessa. Il colore delle trappole è verde, con varie maculature rossastre o brune; sono ampie e riempite fino quasi a metà di un fluito più o meno viscoso a seconda della specie; la parte superiore delle trappole è ricoperta da squamosità che la rendono scivolosa, in modo che le prede cadute in trappola trovino difficoltà a fuggirne. Il fluido all’interno delle trappole è formulato in modo tale da accalappiare le prede e farle annegare; contiene anche degli enzimi che digeriranno la preda, e apposite ghiandole poste sul fondo della trappola ne assimileranno i Sali minerali.
In natura esistono nepenthes di varie dimensioni, con liane lunghe fino a 8-10 metri e grandi foglie, con trappole che possono contenere fino a due litri di fluido; in vivaio troviamo specie e ibridi dalle dimensioni decisamente più contenuti, con trappole in genere di dimensioni vicine ai 10 cm.
Le nepenthes in natura producono anche infiorescenze a pannocchia, costituite da fiori color crema o bianchi, con un particolare aroma di muschio; le piante sono dioiche, quindi una pianta produce solo fiori maschili o femminili, e perciò se abbiamo una sola pianta sicuramente i suoi fiori non daranno origine a semi fertili.
Nonostante si tratti di piante di origine tropicale, le condizioni di coltivazione delle nepenthes è abbastanza simile a quella in cui coltiviamo gran parte delle piante carnivore presenti allo stato selvatico in Italia, a parte le temperature; si tratta infatti di piante che temono il freddo, e che vanno coltivate in un clima caldo, con temperature minime mai inferiori ai 12-15°C. Le nepenthes sono quindi piante carnivore da appartamento, che possono essere spostate all’aperto soltanto nelle stagioni ben calde, a partire da maggio-giugno, fino ad agosto-settembre; prediligono posizioni ben soleggiate, o comunque dove possano disporre di almeno alcune ore al giorno di sole diretto, anche se in estate è bene scegliere un’esposizione semi-ombreggiata, soprattutto nelle ore più calde dell’anno. Se è vero che le temperature medie annuali nelle zone tropicali del globo sono molto superiori a quelle italiane, è anche vero che in queste zone non esistono periodi dell’anno con grandi escursioni termiche, quindi la vita in appartamento, con circa 20-22°C di media, è la migliore, per quanto riguarda le temperature. Difficilmente si coltivano queste piante in terrario, perché anche la specie più piccola, con il tempo tende a divenire ingombrante, e quindi necessiterebbe di un terrario decisamente troppo grande.
A parte queste particolari esigenze per quanto riguarda le temperature, in realtà queste piante non necessitano di un clima assai differente rispetto a quello dove si coltiva una drosera, molto più caldo in inverno, si, ma per il resto l’umidità ambientale e le annaffiature saranno praticamente uguali: umidità dell’aria altissima, e annaffiature molto regolari, in modo da mantenere il terreno quasi sempre umido.
Come sempre, ricordiamo che umido non è sinonimo di inzuppato, saturo d’acqua o stagnante; significa semplicemente che le annaffiature dovranno essere regolari, bagnando il terreno ogni volta che tende ad asciugare, ed evitando di lasciare acqua ferma per giorni nel sottovaso. Quando annaffiamo, cerchiamo di bagnare il terreno e non le foglie o le trappole, utilizziamo acqua demineralizzata, o acqua piovana, per evitare di sovraccaricare il terreno con il calcare contenuto nell’acqua del rubinetto di casa. Oltre alle annaffiature, fondamentale è anche mantenere l’aria sempre molto umida; purtroppo in casa durante il periodo invernale, e in giardino in estate, l’aria in Italia tende ad essere decisamente asciutta, quindi saremo costretti a vaporizzare frequentemente la nostra nepenthes, per alzare molto l’umidità attorno alla pianta.
Una nepenthes in aria asciutta tende a disseccare le trappole, e in seguito a deperire vistosamente.
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Le nepenthes in natura si sviluppano come piante epifite, ovvero il loro ridotto apparato radicale affonda nelle foglie decomposte che si possono trovare nel sottobosco, o anche all’incrocio dei rami di grandi alberi, come avviene per molte orchidee di origine tropicale; proprio come facciamo per una phalaenopsis, anche la nostra nepente verrà coltivata in un contenitore abbastanza piccolo, riempito con torba, pezzetti di corteccia, poca pietra pomice: un terreno molto soffice, permeabile e che trattenga leggermente l’umidità. In genere non si rinvasano spesso, ma quando lo si fa si utilizza torba e cortecce, evitando i terriccio pronti, tipo terriccio universale, perché sono spesso concimati.
Infatti, come avviene per la maggior parte delle piante carnivore, anche le nepenthes non amano una alta presenza di Sali minerali nel terreno, che possono rovinare irreparabilmente anche una pianta grande e adulta.
Queste piante infatti si procurano l’azoto ed i Sali minerali di cui necessitano digerendo le prede che catturano.
Le nepenthes sono piante carnivore leggermente diverse dalle altre, prevalentemente perché sviluppano trappole di grandi dimensioni; alcune specie, in particolari zone del globo, hanno sviluppato un particolare rapporto di simbiosi con alcuni insetti, che invece di essere catturati e digeriti dalle trappole, vivono in esse e si cibano di parte delle prede catturate dalla pianta.
Generalmente in alcune specie di nepenthes è facile trovare un microcosmo popolato da larve di zanzara, che sguazzano nel fluido contenuto nelle trappole, senza che esso nuoccia loro; non è ancora ben chiaro come questo accada, e quando questo possa portare beneficio alle piante.