Molte sono le tecniche che si possono mettere in atto per ottenere più esemplari a partire dalle bulbose a disposizione: oltre alla produzione a partire dai semi, infatti, si può sfruttare la capacità di moltiplicazione dei bulbi stessi. La coltivazione a partire dal seme richiede dai tre ai cinque anni per arrivare alla fioritura: dopo la raccolta dei semi a partire dalle infruttescenze, tenete i semi in un logo freddo e asciutto fino al momento della semina. L'autunno è il periodo migliore per la semina, ma appena il seme è disponibile si può seminarlo anche in anticipo. Il terriccio dove viene messo a dimora dev'essere composto di torba e di sabbia. I semi vanno piantati a circa 5 mm l'uno dall'altro e mantenuti a una temperatura di 21° per 6-8 settimane. Durante la stagione vegetativa i bulbi principali formano a loro volta alcuni bulbetti all'interno della tunica, oppure dei bulbilli sugli steli. Durante la dormienza separate i bulbetti dal bulbo principale, sradicando i ceppi originali , ripulendo il terriccio e cospargendo i bulbetti di fungicida. Quindi trapiantateli in file a distanza pari alla loro dimensione in terriccio umido e lasciateli crescere per due stagioni vegetative, poi trapiantateli all'aperto. Eseguite le stesse operazioni con i bulbilli che staccherete dagli steli della pianta madre a fine estate, tenendo conto che i bulbilli hanno bisogno di essere coperti con molto terriccio. Un'operazione simile si può eseguire con i cormi che si formano all'interno del bulbotubero genitore: staccateli dai genitori prima dell'inizio del periodo vegetativo, quindi trattateli come bulbetti.
Non è necessario utilizzare un bulbo completo per ottenere una fioritura:nel caso in cui i bulbi presentino una struttura a scaglie concentriche potrete rimuovere quelle più esterne dal bulbo genitore, dopo averlo sradicato in autunno prima che inizi la crescita radicale. Ripulite le scaglie e cospargetele di polvere fungicida poi conservatele in un sacchetto con torba e perlite per tre mesi alla temperatura di 21 °. Poi in frigo per 6-8 settimane finché non si formano bulbetti da ogni scaglia. Successivamente ponete i bulbetti in terriccio molto drenante fino al definitivo rinvaso. Passiamo infine a considerare la moltiplicazione mediante “chipping”, cioè il taglio del bulbo: quando il fogliame avvizzisce tagliate l'apice delle radici poi tagliatelo a metà dall'alto verso il basso. Dividete ogni metà ottenuta allo stesso modo, fino ad ottenere 16 “spicchi”, che immergerete in una soluzione fungicida per 115 minuti. Metteteli poi in un sacchetto con vemriculite e poneteli in un luogo caldo e buio. Quando compaiono i bulbetti alla base dello spicchio toglieteli e rinvasateli nel terriccio. Otterrete lo stesso risultato scavando la base di un bulbo con un cucchiaio appuntito, per poi metterlo su un vassoio pieno di sabbia e terriccio finchè non compaiono i primi bulbetti sulla superficie scavata.
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