L'innesto a gemma, detto anche innesto a scudetto, si basa sul presupposto che le gemme che si formano sui germogli che crescono in primavera, in estate entrano in quiescenza fino alla successiva primavera e in quel periodo sono facilmente utilizzabili per prelevare delle marze.
Scegliete per questo compito rami di un anno, sani e di medio vigore, prelevati da piante né vecchi né giovani: le prime potrebbero dare luogo a uno sviluppo stentato, mentre quelle prese da piante giovani potrebbero ritardare l'entrata in produzione. Appena raccolti i rami, privateli delle foglie ma lasciate il picciolo, poi se non utilizzate subito i rametti teneteli in un luogo fresco e umido avvolti in stracci bagnati. Quando poi utilizzerete le marze immergetene la base in acqua per qualche ora. L'innesto a scudetto, detto anche a gemma dormiente o a T, si esegue nella tarda estate e consiste nell'inserimento della gemma sotto la corteccia di un ramo. Per far questo è necessario che la corteccia si sollevi facilmente, perciò scegliete un periodo in cui l'attività vegetativa sia al massimo. Eventualmente potrete stimolarla attraverso alcune irrigazioni. A seconda della pianta che dovrete innestare, varierà anche il momento dell'operazione: solitamente infatti si procede prima con il susino , poi con il pero, quindi il ciliegio, il pesco e infine il mandorlo. La pianta portinnesto va preparata sul ramo di una pianta giovane, dopo aver tolto tutti i germogli più vicini, ma si può effettuare anche sul ramo di una pianta adulta, sempre a condizione che la corteccia si sollevi con facilità.
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