L'innesto a triangolo è così chiamato perché prevede l'asportazione dalla pianta portinnesto di un tassello triangolare, dove poi si andrà ad inserire la marza. Si comincia recidendo il ramo con un taglio leggermente inclinato verso la parte opposta quella dove si andrà ad inserire la marza. Poi il triangolo vero e proprio si otterrà con due tagli obliqui e convergenti dall'alto verso il basso e dall'esterno verso l'interno. Successivamente preparate la coda della marza in modo che vada ad incastrarsi perfettamente nel tassello del portinnesto, quindi inseritela e procedete alla legatura con rafia. Se la marza è leggermente più grande del tassello incastratela con leggere battute e fissate semplicemente con del mastice. L'epoca in cui è possibile eseguire questo innesta va dalla metà di febbraio fino ai primi segni del risveglio vegetativo. Le marze si ricavano dalle piante madri al momento di effettuare l'innesto, al massimo conservandole alcuni giorni con la base immersa nell'acqua per qualche centimetro. Si tratta di un metodo dall'esecuzione più difficile rispetto a quella a spacco, ma consente di ottenere saldature perfette. Anche in questo caso è fondamentale che la corteccia della marza sia allo stesso livello del portinnesto, ma poiché di solito la corteccia di quest'ultimo è più spessa, la marza andrà spinta più all'interno. Per evitare che la marza si sposti dopo la legatura inserite anche un piccoli spessore di legno che la tenga ferma.
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