I pomodori furono introdotti in Europa nel 16° secolo dopo la scoperta dell'America, tuttavia a lungo furono considerati solamente piante ornamentali e solo a partire dal 20° secolo si incominciò a consumare i loro frutti rossi. Il pomodoro è l'unica coltura che non necessita di rotazione, tuttavia bisognerà fornire in gran quantità acqua, nutrimento organico e luce per il corretto sviluppo della pianta. Scegliete quindi un'aiuola assolata e riparata dal vento e concimate abbondantemente per tutto l'inverno. A partire da maggio, quando è terminato il pericolo delle gelate, mettete a dimora l'aperto le piantine di pomodoro disponibili in commercio o che avrete prodotto voi stessi seminando in letto caldo. Le piante vanno seminate in file distanti tra loro dai 50 agli 80 cm, mentre la distanza tra le singole piante arriva anche al metro. Piantate i pomodori un po' obliquamente e in profondità per favorire l'emissione di radici, poi legare il fusto ad un tutore. Lasciate crescere solo due o tre tralci legandoli via via con rafia e tra luglio e settembre concimate e bagnate abbondantemente. Togliete poi le cime perché l'energia si concentri sui frutti. La raccolta avviene sempre in maniera scaglionata a partire da luglio.
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